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[GDR] La pelle che abito

Morphea




Si può giocare a nascondino con se stessi?

Sicuramente, sì...

Andrebbe però stabilito quanto sia sano.


Una che si mette a cercare un albero in una foresta dove la foresta non c'è, ma c'è un lago... che fa la conta fino a dieci per trovare se stessa, e ,una volta che lo fa, và sotto per rimettersi a contare, come stava facendo un attimo prima... o che urla "trentunosalvitutti" e poi salva solo se stessa da non si sa chi o cosa... qualche problemuccio deve averlo.







Infondo che ho fatto?
Mi sono solo messa a giocare dietro una trave di legno immaginando un paesaggio meraviglioso... fatto di colline, montagne con le vette innevate, foreste sempreverdi ed erba pipa...

Oh! e quella me la sono pure fumata e deve aver fatto effetto, perchè col bicchiere di vino caldo che ho buttato giù, s'è sposata che è una bellezza.



"Osteeeeeeeee... eeeee....eee.e...eeeeeeee" gli faccio " A me che quella si spacci per mia figlia, proprio non mi garba... *hips*... tu come la metteresti?"


Io so' entrata qui dentro che non c'era nessuno, neppure dietro al bancone.
Ora, però, anche lì, le brocche sembrano campane che suonano a feste e ci sono cinque tavernieri.












" Ehi tu!"
gli faccio a uno di loro puntando il dito " .............. sìsì dico a te.... sai c'ho fatto? ... però ti devi fermare, che se dondoli, mi dondola lo stomaco puramme e ti vomito sui piedi....allò... aesh... lo sai c'ho fatto?.....*hips*... ennocchenollosai.... *hips*........ sono andata dallo shhhhhhhhrivano a dirci di shhhcrivere una, due, quatttttro, seiseisei, uno due ettre... *hips*... sette, dieci, tredici... eppure trentunosisalvichipuò... lettere e di spedirle a tutti i generali ... *hips*...... *hips*... di tutti gli eserciti e di seccarla a vista... eccoqqua... " mi manca pure il respiro e ho l'affanno mò.









Non ho fatto le corse, però, parola mia... giudingiudello.



" SiOri... vi prego di mesciare tuttiassieme... *hips*.... un altro bicchiere... ... *hips*....... *hips*....... *hips*.... che CIO da mantenermi in piedi, almeno fino a quando...... *hips*.... almeno fino a quando.... ... *hips*....... *hips*....... *hips*.... non lo so fino a quando, ma facciamo che sto bicchiere me lo riempite comunque, sì?"










"..... *hips*............................ *hips*.. *hips*...... *hips*.......... *hips*....!"




Grevius
"Meno cinque all'alba"

Notte, notte coperta di nuvole minacciose, lampi distanti.
Da qualche parte pioveva perchè l'aria era carica di quel sapore strano, pesante, quasi caldo.


Piombino dormiva, dormivano tutti.


Nessuno vagava per le strade, era ovunque messer Nessuno, eppure non lo vedevo mai.
Non ci fu volta in cui, addentrandomi nel regno del non giorno, incontrai Nessuno, era lì che mi guardava e io non potevo ricambiargli il saluto.


Udivo solo grilli.
A loro non importa conoscere qualcuno che non c'è, a loro basta cantare per far compagnia al pellegrino.
Cantano per essere presi e messi nei barattoli dei bambini, cantano alla Notte, cantano a Nessuno.


Era l'ora in cui anche gli ubriachi erano riusciti a trascinarsi nei loro giacigli per dormire, era un'ora che difficilmente veniva vissuta da qualcuno.
Sono corte, diverse, ignote, le ore della notte.
A me piaceva passeggiare in mezzo al nulla, alle cose lasciate inerti, alle vie orfane di rumori.


Un giro, uno solo per godermi tutto ciò che non vedevo, un giro lungo quanto un perimetro lastricato di plovere.
E' il momento in cui tutte le città si assomigliano, parlano la stessa lingua, cadono negli stessi mondi fatti di interminabili silenzi.


Tornai dove alloggiavo.
Tornai da lei.
Tornai a guardarla in silenzio, per potermi addormentare, per averne la certezza... lei era tutto.
Io avevo tutto ed era tutto quello che avevo.

_________________
Morphea



Passo al mercato tutti i giorni e nascondo il viso fino agli occhi, sotto il cappuccio della pellegrina. Cerco lo sguardo solo dei commercianti più scaltri e li incontro nei vicoli scarni a ridosso del foro.
Ho più scartoffie ammassate e non lette ora, di un tempo... "che gli dico a questo?... e che rispondo a quest'altro?... e a quell'altra ancora?"
Quanto m'annoia tutta 'sta roba, ma a che serve?

Così entro nella Locanda quand'ancora non c'è nessuno, mi nascondo dietro un traliccio di legno e mi godo il silenzio, fin tanto che m'è concesso.
La sera s'affolla anche l'anfratto più buio tra il bancone e il magazzino e il mio respiro viene meno... tra assurde proposte incomprensibili di battute di pesca e quelle di fughe improbabili al chiaro di luna.


" Sarebbe bello se foste Voi il premio...."

Le trovano divertenti loro... io mi limito ad osservare in silenzio e butto giù il disgusto con un solo bicchiere di vino, forse due.

Poi arriva lui...

"...mano"
Gliela concedo volentieri, come i balli che riescono a portarsi via tutta quell'amarezza.




Ma quando la notte avvolge tutto e la calca aumenta, io esco per strada.



Sono due giorni che quasi scappo fuori.
Esco silenziosamente dal nulla e mi rifugio nella coltre di polvere della sabbia, dietro un capanno di pescatori, poco distante dal porto.

Ma ieri, uscendo dalla Taverna, c'era qualcosa di diverso.
D'improvviso il cielo s'è coperto di travi grigie.
Le nuvole si sono gonfiate in guance smorfiose e sbuffanti, infrangendosi all'orizzonte con frecce d'argento ed echi di tuoni in sommosa.


La pioggia è venuta giù a secchiate e la strada è diventata una manto di fango che sbadigliava sotto ogni mia falcata.
La marea era salita e somigliava sempre più al malessere che mi è esploso dentro.
Sono rimasta lì fino all'alba, in piedi, senza muovere un passo... senza un gesto... coi capelli piangenti sugli occhi e rivoli di acqua grondante che morivano nel corsetto e si addensavano nelle mutande inzuppate.






Fungo
Legio and the sex violence in da tavern!

Era lì Fungo, circondato da quelli che una volta considerava "compagni di viaggio".
In un angolino, tutto tremante, invocando pietà.
Legio che con... un piede di porco? in mano, diceva cose tipo
"Fungo, vie' qua che ti abortiamo!"
Il barone povero, Grebbius, se ne stava da una parte a bloccare la strada, dall'altra parte quell'antipatica di... boh non ricordo neanche come si chiama da tanto era antipatica! che gli saltava sulla pancia, come se volesse fargli ricordare di avere fame perchè aveva un buco nello stomaco.

In tutto questo la risata DIABOLICA! di Morphea si alzava nel rumore generale provocato dalle risa maligne della gente.


"ma non cio gnianche un soldo!"

"sono un bambino piccolo!"


Niente.
A Legio non sembrava importargli ne dei soldi (strano forte! a chi non interessano i soldi?) ne della sua età.
Occhi carichi di malignità, si riusciva a vedere perfettamente un briciolo di follia omicida nel suo sguardo, mentre in mano brandiva l'arnese.


"Ah! ora vedrai Fungo come vengono alla luce i bambini... morti! HA HA HA! Ah se lo vedrai!"

Fungo era terrorizzato. Perchè Legio gli voleva fare del male?
Ma soprattutto: PERCHè VOLEVA FARGLI VEDERE COME VENGONO ALLA LUCE I BAMBINI?
Effettivamente era più sconvolto dalla seconda domanda.
Comunque, nel caos generale, Legio prese il braccio di Fungo, se lo portò vicino, in modo che lui potesse sentire bene il suo respiro carico di desiderio di sangue (e perchè no, vendetta, visto che in casi simili c'è sempre qualcosa di cui vendicarsi) e portando il piede di porco dietro, per caricare il gesto successivo, disse con risata maligna:
"ha! ha! ha! è giunta la tua fine! Ora vedr.."

"OH MA LA VOLETE PIANTARE? CHE CIE UN CASINO! MA STATTENE UN Pò SEDUTO! BEVI! EBBEVI!"

L'urlo di Morphea squarciò la situazione che s'era creata.
Legio, fermatosi, lasciò Fungo, e anche Grebbius, e pure "quella antipatica".
Con molta calma Legio tornò a sedersi, prese il suo boccale di birra e ne assaporò qualche sorso.

Morphea aveva salvato Fungo! Più dalla seconda domanda che propriamente da Legio inteso come tale.

Neanche il tempo di accorgersene, che venne svegliato da una spinta.


"Eddai che cE da lavorare! Sveggliate!"

Che bello iniziare la giornata con queste dolci parole!

Fatti (no dai, le persone sono reali, suvvia) citati potrebbero non rappresentare correttamente quello successo e quello che si è detto e quello che hanno detto i personaggi davveramente. Ce ne scusiamo con gli usufruitori del servizio erogato.
La direzione

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http://forum.iregni.com/viewtopic.php?p=84461628#84461628
Morphea



No, proprio non ci sarei mai riuscita.


Il malessere di qualche giorno fa, oggi, ha preso forma.


Aveva il mio corpo deforme e la mia anima delirante, riflessi in un pantano.


" Quella sono io!" ho detto al cane, che ad uno sputo da me, azzannava un osso non ancora spolpato e ne teneva un altro fermo sotto la zampa. Ho avuto la sensazione che nella sua smorfia ci fosse un sorriso quasi diabolico. Mi ha fissato per qualche istante, ha scelto quale pezzo tenere, lo ha preso tra i denti ed è corso via.

Non ho guardato dove andasse.
Tenevo fisso lo sguardo sulla pozza di fango sotto i piedi.


" Quella sei tu!"
" Sì, lo so..."
" E allora perchè ti stai fissando?"
" Non ha importanza..."
" E cosa ne ha?"
" Un giorno, forse, troverò la risposta alla tua domanda, ma in questo momento non ce l'ho..."
" Morph, Morph... dovresti imparare a tenere a freno la lingua, sai?"
" Non è la lingua che dovrei frenare..."
" E cosa? L'istinto?"
" Neppure quello."
" E cosa?"
" Non ha importanza..."
" Non comprendo..."
" Non sei nè la prima... nè sarai l'ultima... non credo ci sia nulla da capire"




Ho del sangue raggrumito addosso, lavare gli stracci, non sembra sia bastato.

...non sarò mai una brava donna di casa.









" Questa sono io............."





Morphea



Dopo pranzo avevo ancora quella maledetta sensazione addosso.
Quand'è arrivato il Barone l'ho fissato negli occhi, senza esitare.




"Andiamo in lizza!"
"Che t'è preso mò?"
"Niente... andiamo in lizza!"
"No, non mi piace l'espressione che hai sulla faccia..."
"Non ti ho chiesto se ti piace la mia faccia, ti ho detto che voglio prenderle in lizza!"
"No! ... non sarò io a farti del male..."
"Se non sarai tu sarà qualcun altro..."



Lei era lì in silenzio che ci fissava.
Batteva nervosamente una mano sul tavolo.





"Ci vengo io con te in lizza, ma se perdi non sfiderai più nessuno!"

Sono scoppiata a ridere, inchinando la testa all'indietro.

"Certo che lo farò... ahahahahahahahah... sfiderò tutti quelli che incontrerò fino alla mezzanotte di oggi, così fino a domani sera ci sarà qualcosa che mi terrà impegnata. Infondo, non ho di meglio da fare, nè nulla da perdere ahahahahahahahah"



Ha preso a battere anche il piede per terra e i suoi occhi si sono infiammati.



"Fammi capire..."
"Non c'è nulla da capire... se solo ti dicessi il perchè, mi porteresti a forza in un convento e chiederesti che gettino la chiave... quindi decidi solo se accettare o meno, io a mezzanotte sarò lì."
"Sono anni che vivo nella tua follia, non ti ho fatto rinchiudere prima e non lo farò adesso."
" E allò alza le chiappe e andiamo!"





Tutto improvvisamente s'è rasserenato, che anche le cicale smisero di frinire e le allodole di tubare.






Ultimo duello Il 2012-06-01 00:00:00 Morphea ha sfidato Mistic.





Eravamo io e lei, una difronte all'altra.


Sui gradoni di pietra, c'erano sua figlia ed una coppia di Signori elegantemente vestiti.


" Non vi và di sporcarvi le mani con una come me?" gli ho urlato dal basso.
La donna s'è alzata e m'ha chiesto se per l'ora della bubbazza mi sarebbe andato bene l'incontro.


" Madonna, se solo torcerete un capello a mia moglie, dopo dovrete vedervela con me!" mi ha intimato assai imbronciato.

Un ghigno s'è dipinto sulle mie labbra. " Sfidatemi a prescindere, no?"

" Se doveste perdere non vorrei infierire"
ha ribattuto prontamente.

" Ohhh Messere, ma quello è certo... non è per vincere che combatto. Anche i gradoni sui quali siete seduti, oramai, sanno che io sono votata eternamente al martirio delle carni.... hahahahahahahahah!"

Dopo qualche istante di tentennamento, ha chiesto.
" Ad un'ora dal combattimento con mia moglie, vi andrebbe bene?"


Il tempo di fare un cenno col capo e l'uomo al centro dell'arena ha sventolato un fazzoletto.






I resoconti del duello, dai nostri commentatori preferiti:




Misti è partita subito con un dritto ad una guancia.
Con la punta della lingua ho asciugato il sangue sulle labbra.


0. Ops, un leggero colpo nelle gengive, non sembra possa fare molto male! (Mistic infligge 3 punti di danno a Morphea.)




L'istinto ha avuto la meglio e dopo averle sorriso, le ho ricambiato il favore, sbattendola a terra.


1. Mistic viene falciato come una spiga di grano! Che movimento impressionante di Morphea! Dopo quell'attacco perfetto Mistic si torce a terra dolorante! (Morphea infligge 11 punti di danno a Mistic.)




Si è rialzata dopo un po' e ha ricolpito sulla stessa guancia.
Il dito ha preso il posto della lingua.


2. Ops, un leggero colpo nelle gengive, non sembra possa fare molto male! (Mistic infligge 3 punti di danno a Morphea.)




Ho testo la gamba e le ho tirato un calcio ad un fianco, dai cui s'è riparata con la mano.

3. Superba parata di Mistic, che non si lascia intimorire e contrattacca immediatamente. (Morphea infligge 2 punti di danno a Mistic.)




Ci siamo guardate negli occhi. La rabbia per qualche istante ha preso le sembianze dell'odio.
Mi ha stretto la caviglia con la mano e con l'altra m'ha storto il piede.


4. Morphea e Mistic sicuramente non passeranno le vancanze insieme! (Mistic infligge 4 punti di danno a Morphea.)




Ho provato a resisterle, ma la testa ha cominciato a girarmi e non sono riuscita a reagire.


5. Wow! Morphea ha perso l'equilibrio ed ha fallito un colpo che sembrava semplicissimo! (Morphea infligge 0 punti di danno a Mistic.)




Non so perchè lo abbia fatto, ma m'ha tirato una testata sul naso e ho perso completamente i sensi.


6. Mistic tira un colpo sleale a Morphea, proprio davanti all'arbitro che non dice niente! Mister Moreno, sei un buffone! Che scandalo questo arbitraggio, è scioccante! Non abbiamo mai visto una cosa simile, dovrebbe stare in prigione, non in un'arena! (Mistic infligge 8 punti di danno a Morphea.)








L'uomo al centro dell'arena, l'ha presa per mano, sollevandole il braccio al cielo.



... è l'ultima cosa che ricordo


Da questa epica lotta Mistic è emerso vincitore. Festeggiamo e celebriamo questo eroe senza pari!
Darkwitch
Tamara passeggiava tranquilla col marito per Piombino quando si resero conto che in lizza vi era un duello:una dama conosciuta tempi orsono contro un'altra dama.

Qualche convenevole di buona educazione e poi la proposta

"Vi andrebbe di venire in lizza con me?"

Tamara si accigliò e tentò di ignorare quella proposta quando la madama nuovamente incalzò

" Non vi và di sporcarvi le mani con una come me?"

E no,questo era troppo.

"Domani all'ora della bubbazza vi va bene?Sono un ex soldato una lizza d'allenamento non mi potrà che far del bene."


Diego la guardava alquanto perplesso quando poi si intromise,discusse con la donna e si misero d'accordo per un'ulteriore lizza.

Tamara capendo che la discussione era terminata fece un inchino col capo e disse

"Bene..a domani madama"

e prendendo il marito per mano se ne andò.
Morphea
Grappoli di glicine vomitavano sui muri di cinta delle case patrizie.

Camminavo tra le strade di Piombino, col peso amaro dei pensieri e le tumefazioni sul corpo, fra i gelsomini, che si arrampicavano fra le edere di un'estate assai ambigua.

"E' ancora poco..." pensai"... non basta!"


Mi ripresentai lì in attesa della mia avversaria.
Non tardò.




Un'insolita Viscontessa dai modi gentili, ma pur sempre una nobildonna ed io null'altro che una brigante sgraziata e rozza. Glielo aveva rammentato anche il servo del marito la notte prima.
... Un servo....


ahahahahahahahahahah



Un uomo vestito di tutto punto che non è altro che un nessuno in mezzo a tanti.

E' con quel pensiero che mi sono avviata al centro dell'arena... chiedendomi come fosse possibile che un uomo ingabbiasse la propria libertà per pochi, miseri ducati.


" Io vi conosco... "aveva detto.
" Io no... qualcosa vorrà pur dire, no? ahahahahaha " avevo ribattuto scoppiandogli a ridere in faccia.


Ho scosso la testa e ho guardato la donna negli occhi.



Ultimo duello Il 2012-06-01 17:00:00 Morphea ha sfidato Darkwitch.




Ha attaccato per prima, mentre io ho provato a schivare il colpo piegando il braccio.
Ed è lì che mi ritrovo il primo livido.


0. Superba parata di Morphea, che non si lascia intimorire e contrattacca immediatamente. (Darkwitch infligge 2 punti di danno a Morphea.)



Quando l'uomo del fazzoletto s'è distratto per un gruppo di anatre che, spiccando il volo, si sono fatte strada fra il fogliame, ho morso l'orecchio di Madonna Tamara.

1. Morphea tira un colpo sleale a Darkwitch, proprio davanti all'arbitro che non dice niente! Mister Moreno, sei un buffone! Che scandalo questo arbitraggio, è scioccante! Non abbiamo mai visto una cosa simile, dovrebbe stare in prigione, non in un'arena! (Morphea infligge 8 punti di danno a Darkwitch.)



Non deve esserle piaciuto molto.
La reazione è stata immediata e sono atterrata di schiena sulla nuda terra, senza riuscire più ad alzarmi.


2. Morphea viene falciato come una spiga di grano! Che movimento impressionante di Darkwitch! Dopo quell'attacco perfetto Morphea si torce a terra dolorante! (Darkwitch infligge 12 punti di danno a Morphea.)



Fissavo il cielo, sorridente.

Da questa epica lotta Darkwitch è emerso vincitore. Festeggiamo e celebriamo questo eroe senza pari!




Misti m'è venuta a fare ombra, neppure se il sole fosse ancora accecante da offuscarmi la vista.
La guardavo così, distesa di schiena con le braccia aperte.
Avevo dolori dappertutto ma mi scappava da ridere.

" So' proprio una chiavica, ve'? ahahahahahah"

Il cenno che ha fatto con la testa, non lasciava dubbi.


" Ma tu fai una cosa... al prossimo duello, miett't direttamente longa longa 'nterr"

" Se avessi saputo che tenevo questa ciorta, o m' m'ttev nterr e scal e n'à chies o mi facevo direttamente monaca di Clausura. Questa è sempre colpa di Von Klausen che all'epoca non mi ha creduto e non mi fece prendere i voti...
E invece, no! Vulev fa a' malament'... sono diventa brigante! ... ma nun accir' manc e mosc'! Ahahahahahahaha"


"ahahahahahahaha a boss!"

" Ahahahahahahah E dire che si mettono pure paura.. ma tu hai capito di cosa? Ahahahahahahahahahahah"


Stesa a terra e senza più nemmeno la forza per sputarmi in faccia le ho chiesto un favore.


" Trova una pergamena gigante e facci scrivere questa cosa sopra"le ho detto a bassa voce cosa "e riportamelo prima che cominci il duello. Ti prometto che non mi muovo da qui... ahahahahaha... pur volendo nun CIA facc'! ahahahahahaha"



Ultimo duello Il 2012-06-01 18:00:00 Stettino ha sfidato Morphea.




A duello iniziato, Misti ancora non si vedeva.
Io sono rimasta stesa a terra e quando il Visconte mi ha raggiunto al centro della lizza, gli ho dato un colpetto con la mano su un piede.
Non sia mai si facesse troppo male. Dopo chi se lo sorbiva il servo per tutto il tempo come la sera precedente.


0. Wow! Morphea ha perso l'equilibrio ed ha fallito un colpo che sembrava semplicissimo! (Morphea infligge 0 punti di danno a Stettino.)




Oh! Ha perso pure l'equilibrio mentre cercava di darmi un calcio alla mano... gli è andata male però. Ha mancato il colpo!

"ahahahahahahahahah"


1. Wow! Stettino ha perso l'equilibrio ed ha fallito un colpo che sembrava semplicissimo! (Stettino infligge 0 punti di danno a Morphea.)




Sempre distesa a terra gli ho dato un pugno sulla caviglia...
Uhhhhh! com'era sofferente.
"ahahahahahahahahah"


2. Superba parata di Stettino, che non si lascia intimorire e contrattacca immediatamente. (Morphea infligge 2 punti di danno a Stettino.)






Non gli è piaciuto per niente neppure a lui, ma intanto è arrivata misti con quello che le avevo chiesto e me lo ha lanciato in mezzo al campo. Mi sono trascinata per raccoglierlo e me lo sono srotolato sulla pancia.







"Fate di me ciò che volete... so' carn e maciell!
Pronta per i vostri tavoli, a tranci o intera. Facit vuj...
ottima qualità...a prezzi modici...quasi regalati...bast un soffio e m spezz!"




Non s'è preoccupato proprio, m'ha preso in parola.


3. Morphea viene falciato come una spiga di grano! Che movimento impressionante di Stettino! Dopo quell'attacco perfetto Morphea si torce a terra dolorante! (Stettino infligge 15 punti di danno a Morphea.)





" Ahahahahahahahahahahahahahahahahah!"

Da questa epica lotta Stettino è emerso vincitore. Festeggiamo e celebriamo questo eroe senza pari!
Stettino
Porsi la mano alla donna

"Suvvia, oggi avete preso fin troppe botte. Poi non è certo consono a una donna rimanere distesa sulla sabbia della lizza..."


"Birra?"

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Legio
















Girava una leggenda nel paese dove sono nato.
La narrava nonna.
Parlava della lotta eterna tra il bene e il male .
Nella battaglia per il predominio del mondo il male aveva vinto. E Iddio era stato sconfitto.

Cosi' il Diavolo prese Iddio e gli mozzo i piedi, che non potesse piu andare da nessuna parte,
gli stacco' le braccia , perche non potesse piu ribellarsi contro di lui,
lo acceco' perche non potesse vedere piu luce e gli taglio' il naso perche non avesse piu da sentire odori.
Ma gli lascio' le orecchie,
in modo che dal fondo della sua prigione, Iddio ,
nudo , monco , storpio e cieco ,
potesse udire le urla dei suoi figli.


Mi sono sempre detto che forse narrava questo al posto di Esopo
per metterci in guardia su che cacchio di casino andavamo a ficcarci crescendo.
Magari era una brava donna.
Ma non l'ho mai saputo in realta'.












Piombino , plenilunio di Pentecoste .



Gli altri due stavano in silenzio e lo guardavano come quello a cui è morto er gatto.
Spietatamente imbarazzati esprimevano in silenzio un rammarico non loro.
Resisteva a quelle espressioni contrite da due giorni.
Aveva preso dalla nonna quell'impassibilita a comando che ci si mette addosso come i crisantemi nei giorni di gran festa.







Sette sassi , na spada, un mazzo de carte , 47 pani e un cartoccio de mais.



Richiuse i legacci.



Si alzo' di scatto dalla sedia portandosi via la fiasca.
Una folata d'odio spazzo' il tavolo e si alzo' con lui.






".........Namesene !"









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Morphea
Il Visconte mi tese la mano ed io la afferrai senza dare toppo peso a quello che diceva... se ne avessi trovati altri, sarei andata avanti così per l'intero giorno.


Approfittai della sua offerta...


"Birra?"

Volevo altro...

" Vi ringrazio, ma non ho voglia di bere. Gradirei, piuttosto, che mi imprestaste il Vostro servo..."

La mia richiesta lo incuriosì, così come incuriosì la Rettrice.


" Non è un problema, ma cosa volete farci?"
" Non lo so ancora, deciderò poi..."


Non so perchè avessi sentito la necessità di una cosa del genere, ma me ne pentii col trascorrere del giorno, tant'è che quando lo vidi arrivare, non ebbi il coraggio di chiedergli nulla.

Un uomo che prova piacere nel servire gli altri senza sentirsi schiavo di se stesso, com'era possibile?

Forse il malessere di quei giorni, mi offuscava così tanto quel briciolo di ragione che mi resta, da non permettermi di comprendere che la differenza tra lui e molti altri, fosse solo la consapevolezza di un destino segnato, la pelle che indossa... quella che ognuno abita... ed in questo, neppure io ero diversa da lui.







Ed è per questo motivo che andai a cercarlo, perchè una pelle non la puoi solo indossare, la devi abitare... la devi vivere...




Scoprii che nel silenzio, c'era qualcosa che non avevo visto prima.


Ciò che ognuno abita, non è sempre ciò che gli altri ti vedono indossare.








Le paure, il più delle volte, creano mostri inesistenti, come quelle leggende, che ti raccontano quando sei piccolo, in cui il mostro rappresenta gli orrori che prima o poi sarai costretto ad affrontare... ma nessuno ti insegna quale sia il modo giusto per esorcizzarli.
L'unica cosa certa è che scappare non ucciderà il mostro che ti insegue.





Fungo
Fungo, svogliato vogatore.

Era stanco Fungo, stanco di remare controcorrente. Come per l'andata, anche il ritorno stava diventando un supplizio. Possibile che ogni volta che si decide una meta troviamo sempre vento contrario?
All'andata aveva sofferto meno.
Equipaggio.
Un nome come un'altro per essere comunque schiavi del capitano, ma è decisamente meno faticoso pulire tutto il giorno il ponte e la coperta piuttosto che stare ai remi con tutti gli altri sudati.
Non aveva neanche così tanta forza lui, però il vento era troppo forte. Serviva gente ai remi.

Mentre era nel pieno dello sforzo fisico, per ridurre la fatica Fungo pensava.
Pensava a tutto quello che gli era successo fin'ora.

Quando intraprendi un viaggio con Morfèa devi crescere alla svelta.
Lo capisci dal primo giorno che sali con lei a bordo.
Uno sputo o una carezza possono fare la differenza.
Non è più il bel mondo beato del arraffa il malloppo e scappa.
Qui c'è la vita di mare.
Tra un vomito e il solito rancio a base di pesce, le giornate sembravano interminabili.

Un giorno in taverna entrò un tizio che disse
"ma cos'è, siamo in un asilo?" ed aveva ragione, c'erano tanti altri bambini come Fungo su questa nave.
Ma forse il fatto che ce ne siano così tanti è proprio perchè chi sta viaggiando crede in questo stile di vita, o forse non ne conosce altri.
Del resto sentire Morphea quando parla dei suoi progetti, oppure anche solo del suo passato, ne lascia trasparire tutte le emozioni fortissime provate dalle situazioni in cui si trovano sempre.
Qualcuno riassumerebbe in: avventura, per Fungo è qualcosa in più.
Morphea alla fine per Fungo non è considerabile una madre, per lo meno, potrebbe essere una madre, una madre un po' particolare? O forse solo una maestra in un'arte in cui Fungo è decisamente carente?
Se mamma Ilsebill lo aveva istruito al furto, alla menzogna e all'approfittarsi del prossimo, di sicuro Morphea era quella che più di tutti gli aveva insegnato a non dare mai fiducia agli sconosciuti, soprattutto quelli che fanno finta di conoscerti, di benedire quelli sicuri sputandoli, e di dargli soprannomi buffi quando ostentano nomi troppo lunghi e complicati.

E di Legio che dire?

Beh, se Morphea è la madre che Fungo non ha mai avuto (e che spera di non avere mai), Legio è di sicuro il padre che non ha avuto.
Per spiegarsi meglio, quando Fungo vede l'uomo alto (e del resto chi è più basso di Fungo?), carismatico, temuto e bravissimo rubatore che è diventato, si immedesima.


Da grande voglio diventare come lui!

Detto questo si addormentò, raggomitolato com'era nella sua branda, cullato dalle onde.

Piccolo Fungo, ti terremo compagnia noi, che come unica scusante alle cazzate che dici prima di addormentarti ti concediamo la tua età: 9 anni.

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http://forum.iregni.com/viewtopic.php?p=84461628#84461628
Morphea



Ci sono giorni d'allegria e giorni di pura prigionia.



Quale mondo è questo?
Quale il Regno?
Quali ombre vedo?
Quale il mondo dei vivi?
Quale il mondo dei morti?



" Se io ho torto, tu sei folle a non aver già mollato..."
" Già..."


Io la vedo la pena nei suoi occhi e lei sembra non accorgersene.
E' per questo che non la comprendo.
In realtà credo di non averci mai capito nulla, neppure di me stessa.


C'è il timone, c'è il mare... c'è il vento che soffia dove cavolo gli pare, un po' come tutti d'altra parte.
Divertente, no?

Sorridere ha sempre un prezzo che non paghi mai in ducati e se, spesso, incontri la morte, non è divertente. E' solo un modo come un altro per distruggere la cosa che ti corrode da dentro o ciò che vedi fuori.


Mai nessuno che ti sbatta al muro e te la dica lui la verità o riesca a tirartela fuori... o che voglia sentirsela dire questa cosa che tutti chiamano verità.





Un modo?
Il morire?
Una parola?
Il sentire?
Il vivere?
L'essere sordi?
Ciechi?
Muti?

Cosa c'è dietro tutti quei muri di cui è fatto il mondo?
Cosa ti implora dentro di venir fuori senza riuscirci?



Ecco perchè forse sono già morta e neppure saprò mai se sono stata viva.






Quindici uomini, quindici uomini,
sulla cassa del morto. *hips*


Yoh, oh, oh! E una bottiglia di Rhum!*hips*
Quindici uomini, quindici anime,
*hips* sulla cassa del morto.


Quindici uomini, *hips* quindici voci che
gridano per vendetta.

*hips*

Del tesoro nascosto,
stan cercando *hips* le carte
ma nella cassa c'è...


Oh oh oh oh oh!
una bottiglia di, *hips* una bottiglia di
una bottiglia di Rhum.*hips*


15 uomini,*hips* 15 sguardi che,
stan cercando un ragazzo.


*hips*

15 uomini, 15 armi che
sono pronte a sparare,*hips*
per avere il tesoro
hanno *hips* ucciso di già,
non li fermerà...


15 uomini,*hips* 15 sgherri che
issan la bandiera pirata.*hips*


15 uomini, 15 forti che *hips*
hanno preso la nave
e già sull'isola *hips* sono
per cercare il tesoro,
*hips*ma non l'avranno mai!

Oh *hips* oh *hips* oh *hips* oh *hips* oh!
e non avranno mai ,
*hips* nemmeno avranno mai,
una bottiglia di Rhum.


15 uomini, 15 ormai non più,
sono rimasti a terra. *hips*


15 uomini, *hips* 15 nomi che
*hips* nessuno ricorderà.


*hips* Han pagato quell'oro
con la vita e il dolore,*hips*
era il prezzo di...


Oh oh oh oh oh! *hips*
*hips* una bottiglia di, una bottiglia di
una bottiglia di Rhum. *hips*










Il mare si increspa e la vita prende forma, ora.
Sorridi, non fa, poi, così male................


Fungo
La vera storia di Morphea.

Capitava che ogni tanto i bambini sulla nave, finito il lavoro loro affidatogli, si trovassero a prua per giocare. Però dopo tutto il giorno che devi comunque contribuire per mantenere le vele, cambiare direzione, remare, e se proprio avanza tempo pulire il ponte, capita che si è così sfiniti che di correre in giro per la nave è meglio di no. Perciò ci si racconta storie.
Quella sera era ispirato Fungo, perciò partì col raccontare la sua:


Sapete, Morfèa gli mi a raccontato che della sua storia. E me lo a detto in segreto!

E ovviamente tutti i piccoli ascoltatori erano incuriositi. Come poteva un loro coetaneo sapere più di loro sulla capitana della nave?

Allora, Morfèa una volta non era Morfèa. Cioè, era una donna enorme. Grossissima. Che poi dopo che gli a congniusciuto Legio doveva dimostrare di essere cattivvissima come lui.

Qui qualcuno ebbe da ridire in quanto Legio non è "cattivvissimo" come asseriva Fungo, ma il racconto comunque andò avanti.

Eh insomma, Morfèa, o cuella che gli era prima, doveva essere cattiva come Legio, e perciò fece... UNA MAGIA! e da uno sputo grosso, ma molto grosso...

E mentre specificava quanto fosse grosso allargava le mani più che poteva.

Così grosso che alla fine diviene una persona. E perciò c'è Morfèa cattiva con Legio cattivo e si crea pure la Morfèa buona a cui gli danno il nome di Misti.
E' per cuesto che si chiamano tra di loro "amò!" perchè è un amore di se stesso! Cioè loro sono uno, che si ama con me stesso!


E poi Morfèa cattiva gli e diventata buona pure lei, e perciò Legio, che non si voleva sentire meno, gli è diventato buono pure lui. E ora sono: Legio buono, Misti buona e Morfèa un pò cattiva ma molto buona.

Ovviamente nessuno capiva molto di quello che diceva Fungo, e si scatenò un dibattito su chi fosse più cattivo di chi e chi invece fosse più buono.
C'è chi sosteneva che Legio fosse diventato buono ma solo perchè si annoiava a fare il cattivo da solo, chi invece diceva che Morfèa non era mai stata cattiva. Però nessuno aveva dubbi sul fatto che Misti fosse buona.
Fungo ovviamente non credeva certo in quello che diceva, però su una cosa era sicuro, Morphea doveva averlo sentito parlare nel sonno quella sera dove aveva detto a bassa voce di volere imitare Legio.
Però doveva avere i poteri sovrannaturali, dato che non c'era nessuno nella stanza.
Però se lo ha sentito pure riferito al marito, tanto cattiva non doveva essere, visto che era una azione buona.
Perciò la verità poteva essere una sola: Morfèa era davvero buona.
Ora rimaneva capire solo se Legio è ancora cattivo o se pure lui è buono.
In ogni caso non importa. E' da imitare comunque.

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http://forum.iregni.com/viewtopic.php?p=84461628#84461628
Morphea




So di essere madre.
So di essere moglie.
So di essere io.

Non so quanto sia madre.
Non so quanto sia moglie.
Non so quanto sia io.

Non sono una figlia.
So cosa guardano i figli.
I miei figli mi seguono e ancora si attaccano alle mie mutande...


Lui non è miglio figlio e mi segue come loro.
Lui una madre ce l'ha, ma non ha più mutande a cui aggrapparsi.
Le mie le guarda e non le tocca.
Lui non lo conosce suo padre.
Lui non ha un padre... come me.
Non è il figlio di una vacca, però, come lo sono io.

Io non potrei mai essere sua madre, lui una madre già ce l'ha, ma io so cosa vorrei per i miei figli e lui potrebbe esserlo esattamente come loro.



Non accarezzo mai nè i miei figli, nè il suo, se non quando dormono...
Attendo che il vento si plachi e che il russare dei grandi diventi così assordante da coprire i miei passi.
Vado di sotto, mi assicuro che respirino e gli metto apposto i capelli con le mani.







Fungo non dorme mai lì.
Lo vado a cercare tra le casse sul ponte e quando sono sicura che dorma, gli siedo accanto.
Non si accarezzano mai i figli, neppure quando tremano, solo quando dormono e non c'è pericolo che qualcuno ti scopra... domani potresti non esserci più e loro non dovranno sentire la mancanza delle tue carezze.
Lui lo accarezzo un po' di più. Spesso ha la schiena scoperta e le gambine fredde.
Non può ammalarsi, Billo non me lo perdonerebbe come io non lo perdonerei a lei.
Così gli parlo mentre si rigira nel sonno, come non faccio quand'è sveglio e corre tra i tavoli in cambusa.





" Ti vedo quando lo guardi, sai?
Ascolto le cose che gli chiedi e vedo la faccia che fai quando non ti risponde.
Vedo nei tuoi occhi vispi tutto ciò che manca.
So cosa potrebbe insegnarti che ancora non sai.
Non ti insegnerà nulla di quello che ci si aspetta da un padre, ma ti dirà come sopravvivere quando la morte ti vincerà.
E' un buon padre lui e non c'è bisogno che nel tuo sangue scorra il suo...
Non è necessario.

Nostra figlia è al sicuro qui.
Mio figlio e il suo pure, hanno almeno noi.
Tu a volte tremi, anche se ti nascondi dietro le mie gambe.
Non và bene così.



E' necessario che impari a scrivere e che tu abbia un padre."















La benevolenza di Eolo ha rasserenato gli animi di ognuno.



" Misti è necessario che tu insegni a FunCo a scrivere "

Fungo mi guardava e parlava con odio.

" Non hai scelta, devi imparare a farlo. Devi imparare a fregare gli altri anche così!"

Non credo abbia capito, ma non ha importanza, imparerà a scrivere.






" Legio... è necessario che tu adotti funCo, ha bisogno di un padre."

Sapevo che avrebbe capito.







Tutti dormono, ma Eolo ha appena fatto i capricci e s'è quietato per la notte.
Sogneranno lo stesso.




Manca un cane rognoso su questo ponte, pieno di casse di rum e caquita di gabbiani.









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