Morphea
Tutto resterà seppellito nel giardino dietro la cappella... sotto la neve.
Tutto apparirà nuovamente candido ed immacolato, persino i sorrisi e le vane speranze.
Tutto ritornerà virgineo al passaggio del vento disinvolto di quest'inverno inviolato.
Ero andata al Monastero nella speranza di dissipare dubbi e quietare il mio animo insofferente, ma, quella notte, compresi che il ritiro non sarebbe valso a nulla.
Sono rimasta nella mia cella senza mangiare nè bere. Ho fissato il soffitto così come se avessi avuto ancora difronte il catino in cui Goyo lasciava in ammollo le mie bende.
Due giorni dopo sono tornata al vecchio mulino dell'anziana señora.
Ho dormito profondamente sebbene il sonno non abbia portato consiglio.
Oggi, al risveglio, due lettere mi attendevano.
Una era deliziosa proprio come la cicuta.
Ho prestato molta attenzione ad ogni singola parola, leggendola incredula.
Credo di averlo fatto diverse volte.
" Mi basterà sentire solo la puzza..."avevo detto una volta.
E quell'olezzo è arrivato... con tutta la sua prepotenza.
Poche cose mi avrebbero deluso così profondamente.
Nel bene o nel male avrei mantenuto la parola data... e questa mattina il bene passava il testimone al male; così, mentre la lettera si consumava nel fuoco del braciere, sono uscita di casa e mi sono diretta altrove. Non ricordo esattamente dove, ma mi sono liberata della pellegrina, per il motivo esattamente opposto per cui l'ho indossata fino ad ora.
E' un buon giorno oggi.
"hombre ... vino, un pergamino y la tinta"
La seconda lettera meritava almeno una risposta.
- Tortosa, 09 Marzo 1460
Messer Elric,
sono lieta di ricevere Vostre notizie, e, soprattutto, sono felice per il traguardo che avete raggiunto insieme ai Vostri uomini; non dimenticherò mai l'aiuto che deste ai cittadini di Udine durante l'assedio, e spero non l'abbiano fatto neppure loro... siete stato uno dei pochi a comprendere quale fosse il motivo che ci spinse alla ribellione.
Vorrei che porgeste i miei saluti al caro Goa.
Devo anche dirVi che alcune delle Vostre parole, mi hanno stupita, forse anche turbata...
A differenza di quanto avete ipotizzato, nei Vostri gesti non ho mai visto altro che amicizia; amicizia che, tra l'altro, è stata sempre totalmente ricambiata e lo sarà sempre, ma null'altro.
Ero una donna sposata allora, sì come lo sono ora, e per quanto sia di natura ribelle, ho il bruttissimo difetto di essere fedele anche quando non dovrei, fino al punto di non prestare attenzione a ciò che mi accade intorno.
Un giorno, forse, riuscirò a snaturarmi anche in questo, ma per ora...
Pertanto Vi chiedo scusa per la mia distrazione, se solo avessi sospettato ciò che mi avete confessato, probabilmente avrei avuto un comportamento diverso, persuadendoVi. Semmai avessi detto qualcosa o se avessi fatto qualche gesto che Vi abbia fatto credere altro, Vi chiedo di perdonarmi... non vorrei mai vedere qualcuno soffrire per una mia mancanza, spero non sia accaduto.
Vi rinnovo i miei più sentiti auguri, e spero possiate trovare nella fede la giusta guida alle Vostre azioni. Pregate per me quando vi capiterà.
Sempre Vostra amica,
Morphea.
Ho consegnato la lettera all'oste insieme a delle corone, affinchè parta con la prossima imbarcazione diretta a Gaeta.
"Dueño .... más vino!"