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Anche un porcello mannaro se adulato può salire su un albero

Tergesteo
Tergesteo aveva passato tutto il giorno precedente all'Ufficio Risorti per le pratiche relative.
Gli parve - tra la calca di anime - di aver riconosciuto una vecchia zia bisbetica.

Per il resto la risurrezione andava benone , se si escludevano alcuni "disturbi" legati al rigor mortis.

"Ma" - si disse - "non tutto il male vien per nuocere ...."
Potterino
Potterino che aveva appreso della morte di Dani..
Anche se sei ancora una cittadina di Milano.. lo sai che sei una grande amica... mi dispiace davvero benvenuta nel club dei morti, prima o poi faremo i fantasmini insieme ^^ (eh si dato che king_y è diventato liv 4 avremo 2 pg da infestare ^^
Penso a dani e quanto il porceddu mannaro potesse farsi rivedere
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pnj
Danitheripper vagava per le strade modenesi assetata e mezza ignuda. Si sarebbe potuto dire senza incorrere in errore che trattavasi di puro spirito!

Athinodoros era stato molto gentile a portarla a bere, peccato che la birra sgorgava dai dodici buchi che l’avevano uccisa e creava un’imbarazzante situazione d’incontinenza. Il barista alla quarta birra l’aveva invitata a farsi curare …

“Sono morta messere, non c’è cura per me” aveva provato a giustificarsi.

“E’ dall’inizio della guerra che voi creature dell’inferno venite a bere qui. Ho il pavimento che sembra un abbeveratoio per cavalli sbronzi. Gli altri almeno prima di te avevano avuto il buonsenso di fermarsi alla prima birra ma tu insisti … allora se non lo vuoi proprio capire te lo dico io: non puoi bere, non trattieni!”

Danitheripper lo guardò esterrefatta e mortificata: aveva ragione! Possibile però che un pochino di birra scendendo non restasse attaccata prima di uscire? Ma la verità era agghiacciante: i morti sono sobri! L’oltretomba era la sede degli alcoolisti anonimi.

A quel punto tutto il peso della verità gravò su di lei.

Accampò una scusa con l’amico:
“Athino, perdonami devo andare, devo apparire a un paio di preti e dir loro che Aristotele non esiste … e poi, ho il lenzuolo steso a lavare, ho un gomito che mi fa contatto con il piede … insomma ciao, e alla prossima”

Raggiunse Tergesteo e Williamwallace alla locanda, pronta a svelare loro ciò che aveva appena appreso ma Terge la bloccò.

“Dani dì a Will cos'è successo a Tottholo!”
Oddio Tottholo … se l’era quasi scordato, ma che bisogno c’era di dirlo a Will?
“Io l'ho ucciso ...”
“Tottholo era il suo pesce rosso”
“Tottholo era il mio pesce rosso ...”
“È venuta correndo in camera mia, col pesciolino in mano gridando: Terge, Terge ... Tottholo è morto. E io ho detto: Davvero? Che cosa triste ... Com'è morto? E tu cos'hai risposto?”
"L'ho calpestato!"
“Veramente, signorina, la frase che hai strategicamente usato è stata: l'ho involontariamente calpestato. Al che io le ho chiesto: e come ha fatto il tuo piede a entrare involontariamente nella boccia di vetro di Tottholo? E lei ha detto: no no, Tottholo era sul tappeto quando l'ho calpestato. Uhm ... La trama s'infittisce! E come ha fatto Tottholo ad arrivare sul tappeto? Non ha mentito! Ha detto che aveva tolto Tottholo dalla sua boccia e buttato sul tappeto. E che faceva Tottholo sul tappeto?”
“Sbatteva la coda”
“E l'hai schiacciato col piede”

Danitheripper fece di sì con la testa
“E quando hai alzato il piede, che cosa ha fatto Tottholo?”
“Niente”
“Aveva smesso di sbattere la coda. E poi mi ha detto che sbattendo il piede, vedendo che Tottholo non sbatteva più la coda, si era resa conto del suo gesto. Non è una perfetta e semplice immagine della vita e della morte? Un pesce che sbatte la coda sul tappeto e un pesce che non sbatte più la coda. È così potente che anche una bionda folle, ignara del concetto della vita e della morte, ne ha capito il senso. Tu volevi bene a Tottholo, vero?”

Danitheripper fece di sì con la testa
“Beh, anche io volevo bene a Tottholo, ma l’ho cucinato volentieri insieme ai restanti pesciolini che nuotavano tutti insieme nella vasca grande. Servitevi pure ragazzi: quello più grosso lì è Sconny, faceva un sacco di bolle, come Tottholo del resto, e poi c’è Bagram, Kratolo, Landolo, lui taceva e nuotava, quasi mi è dispiaciuto cucinarlo, Missy, Ripperina, Proppigno, Lupacchiottolo, Polimmietta … tutti belli a vedersi ma vedrete che ne apprezzerete le vere virtù una volta mangiati”.

Danitheripper dimenticò il motivo per cui era corsa da loro ma quando iniziarono a bere la maledizione degli alcoolisti anonimi si fece sentire per tutti e tre allo stesso modo …
pnj
Mentre si trovava davanti alla propria tomba Danitheripper s’imbatté nell’amico Potterino, defunto prima di lei e venuto a salutarla e a darle una mano.



Sulla pietra si poteva leggere una frase semplice e … lapidaria:
“Ve l’avevo detto che non mi sentivo tanto bene …”



Potterino le aveva portato l’equipaggiamento del piccolo estinto, due testi scritti da lui in persona: “Vivi si nasce morti si diventa” e “Scherzi da morti: apparizioni mirate per screditare i vivi” .



Il primo libro iniziava con parole illuminanti …





A nascere sono buoni tutti ... è a morire che inizia il difficile.




Morta era morta, adesso dalla sua aveva il tempo quindi decise di impiegarlo per divertirsi.



“Apparirò a Pierluigi, non ti preoccupare Potto, è da un po’ che mi aspetta a Como e gli devo una visita, ma prima lasciami andare da Cangrande, non ci vediamo dai tempi di Piacenza, magari gli fa piacere vedermi, avrei un paio di ideuzze da mettergli in testa …”





Scegliete a chi apparire, cercate di usare una voce cavernosa per guadagnarvi l’attenzione della vittima e per farvi rispettare in quanto fantasma.




“Cangranduccioooooooooo” con una voce suadente cercò di svegliare il Doge. Aveva fatto le prove con la voce cavernosa ma si era fatta paura da sola ed aveva rinunziato. Il Doge si svegliò ma non la riconobbe. Evidentemente i manifesti con la sua testa mozzata non erano giunti fin lì …



“Sono Danitheripper!”

“Dani, ciao! Chi non muore si rivede!”

“In realtà non è proprio così ...”

“Ah già, me lo avevano detto che eri morta … scusami ho tante cose da fare che mi è passato di mente, altrimenti ti avrei fatto portare dei fiori dai veneziani che sono in gita da quelle parti”

“Non fa nulla, ho fatto dire dai miei parenti non fiori ma opere di bene. Se doni 20 birre a un bambino sobrio fa lo stesso … ma insomma, non mi fare perdere il filo, ero venuta qui per un motivo ben preciso. In nome della nostra antica amicizia, o meglio conoscenza, o meglio, in nome del fatto che qualche volta abbiamo bevuto insieme in taverna, vabbé tu uscivi ed io entravo … sono qui a svelarti delle informazioni importantissime”.

“Ma tu non eri schierata con genovesi e milanesi? Che informazioni puoi mai darmi? Li vuoi tradire adesso che sei morta? Questa cosa mi puzza!”

“Ehm, sarei io che puzzo … sai com’è, sono morta da tre giorni, fa caldo, inizio ad andare in putrefazione …”


“Scusami, non volevo infierire, dai, dimmi pure, è ovvio che mi fido di te, lo sanno tutti che i morti non possono mentire” le disse per rimediare alla gaffe appena fatta.

“Cangrande, dietro quello che succede ci sono persone che neppure immagini, gente insospettabile che abita nel tuo Ducato, per questo sono qui da te, perché ho capito di aver sbagliato e sto espiando le mie colpe rivolgendomi all’unica persona che può fermare la guerra. Ti ricordi di Sciamano? Egli è morto, ma prima di morire ha incaricato i suoi figli di vendicarlo seminando morte e distruzione. Ebbene i suoi figli sono centinaia, secondo qualcuno addirittura migliaia, non potete trovarli tutti, ma posso farti qualcuno dei loro nomi, i più pericolosi. Ferma loro, il resto verrà da sé”. A quel punto Cangrande sembrava davvero interessato.

“Chi sono?”

“Carismatica78, Peperitapatti, Amleto, Athinodoros, Cinghiale e Grevius”

“Incredibile!!! Ma io mi fidavo di loro, possibile? Ma poi … vada per Carismatica che ha gli stessi baffi del papà e non ci piove, ma gli altri? Non somigliano molto a Sciamano”

“Hanno preso dalle mamme”

“Certo, non c’è altra spiegazione. Grazie Dani, prenderò subito dei provvedimenti: li metto tutti in un reggimento, poi li mando incontro all’esercito di Pirata … il resto verrà da sé”




Morale della favola: indossa pure le corone d’aglio Carismatica, e tu, cara Peperita, smettila di ballare sulla mia tomba … Amleto ... tu lo sai il perché ... gli altri ... Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
Magic_eagle
"No, non è per te, vattene”
“QUACK! QUACK!”
“Ti ho detto di no! “ disse mentre apriva la finestra e appoggiava il boccale di birra sul davanzale. Tu hai la tua acqua nella tinozza per il bagno, vai a giocare con le paperelle finte e le barchette di carta che ti ci ho messo dentro, questo lo lasci stare!”

Richiuse la finestra ma non tirò la tenda, voleva vedere se funzionava.

“Dicono che il sei gennaio bisogna mettere una ciotola di latte fuori dalla finestra per dissetare la befana, forse funziona anche con Dani, ma se le metto fuori il latte e il suo fantasma arriva davvero mi tira le coperte fino alla fine dei miei giorni, meglio la birra, sperando le basti. Andiamo a dormire, che domani devo svegliarmi all'alba ..... e smettila di volare dalla tinozza al letto, mi bagni tutto, guarda che ti mando da Amleto, sai!”

Sotto le coperte fino al naso ogni tanto apriva un occhio per vedere se la birra nel bicchiere c'era tutta, ma fino all'alba non era ancora successo niente “quante frottole raccontano ai bambini” pensò prima di addormentarsi definitivamente.

Una folata d'aria. Scendere dal letto e impugnare la spada appoggiata al comodino fu un'unica azione.
“Chi c'è?” gridò.
La finestra era aperta. La tenda sventolava. Qualcosa si muoveva sul letto. Puntò la spada in quella direzione con il braccio teso, scrutando l'oscurità.
Qualcosa si muoveva sotto le coperte, con la punta della spada alzò il lenzuolo e scoprì la piccola testa spettinata.
“Domani ti faccio in umido, sai?” disse con un sospiro di sollievo rendendosi conto che uscendo dal letto aveva sotterrato la piccola anatra sotto le lenzuola “un altro spavento così e ti regalo ai genovesi” continuò sorridendo e liberando la sua piccola amica.

Riflessa nello specchio vide la sua immagine spettinata in mutande con la spada in mano “meno male che non c'è nessuno, sarebbe morto dal ridere, non per mano mia” pensò rimettendo la spada al suo posto e chiudendo la finestra di spalle, con l'altra mano. Non notò che il boccale sul davanzale era vuoto....

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pnj


Il Modenese girava per le taverne della sua città...
Qualcosa era cambiato...
Quando sul trono di principe sedeva Danitheripper, il benvenuto aggli avventori era il seguente:

http://www.youtube.com/watch?v=o6aQa506I5I

Ora, con la Contessa di Portofino sul trono, entrando nelle taverne i clienti venivano salutati come pretendeva la nuova Principessa:

http://www.youtube.com/watch?v=7uIgnQG9NbA
Ottaviana
Otta girovagava per le vie di Guastalla mentre i 12 cricetini precedendo i suoi passi distribuivano uova di pasqua e rametti d'olivo...
sventolavano bandierine che parlavano al cuore della gente invitandola a credere che anche lei sarebbe risorta...che non essendo divina ma solo cretina avrebbe messo non 3 giorni ma 45
Il suo cuore era fiducioso e mentre pensava di organizzare una festa al cimitero cantava felice





Li Immortacci

Mia cuggina la Todrara cbe conosce tanta ggente dice:
"Li porcelli morti nun so'mmorti veramente. So' nascosti a Modena a fa' la
bella vita. Sono stati presi in blocco da 'na dita pe'ffa' vennere piu' dischi e
faje un po' pubbliscita'".
Ar Tuscolano ce sta er Chitara conosciuto come er Vuducialdaro, mentre ar
Testaccio ce trovi er Mafrodito che nun smette de cantacce "Li campioni
semo noi".
A Murotorto an vedi er Rastamanno che ce da' le vibbrazioni rastamanne: lui
je dice a 'na pischella de nun piagnere pecche' se fumamo er sigaretto con
l'amico Selassie'.
Semo li immortacci, semo li immortacci, gli altissimi morti: ma nun e'
vero, ma nun e' vero, siam tutti risorti. Noi semo gli zombi der monno
cantaro guidati dar moog der Guardiano der faro: semo li immortacci.

A Centocelle troneggia er Pelvicaro che bappaluba e magna tutti li frutti.
C'ha na fija che j'attizza er Trilleraro che se chiama Micheletto ma er
negretto nun vo'ffa'. Ma quando viene sera, li immortacci dai sette colli
scennono in pianura co'certi mignottoni da paura, poi cor magnaccia
intoneno er refrein.
Semo li immortacci, semo li immortacci, gli altissimi morti: ma che ce
frega ma che ce importa, siam sempre i piu' forti. Ce piace sfreccia' sur
raccordo anularo, ma a notte inortrata ce invita er canaro a facce du'spaghi.

Ma a Primaporta ce sta er Lucertolaro che co'su'madre vole fare du'zompi;
cor Quattrocchi immagginaro, con er Tromba e cor Vedraro, l'Impiccato e er
Fucilense se ne vanno la' per la' a Freggene dar Piscina a fa' li sassi
rotola'.
Semo li immortacci, semo li immortacci, cantanti feretri. Quanno trapassi,
quanno trapassi vai sotto du'metri, puoi fare domanna pe'ffare ritonno
pero` la domanda fa'r giro der monno e tu resti feretro: feretro feretro
feretro feretro mortaeci feretro feretro mortacci retrofit.





http://www.youtube.com/watch?v=m0nV7kezBjw
pnj
Nadine cercava di scrivere una nuova canzone, ma non le venivano le parole e Robor, il vocabolario umano, non era a Massa, quindi l'impresa si stava rivelando disperata.
Da quando era morto suo padre dormiva poco e visto che nessun nemico le mandava bambini ad ubriacarla, per prendere sonno scriveva canzoni per il gruppo che aveva fondato: "I nottambuli canterni di Massa".

Una voce la chiamo'

"Carismaticaaaaaaa"

"E tu chi cavolo sei? Non bastano gli uomini, ora pure le donne mi entrano in casa!"


La visitatrice sospiro'

"Genio sono Danitheripper"

"Genio sei tu! Se non ti ho mai incontrato come faccio a sapere chi sei? Ora che ci penso... come hai fatto ed entrare? Ho fatto benedire la casa due giorni fa da Padre Bizzipap... ma dove ha imparato a farle le benedizioni... al Centro Educativo Parroci Umoristi... il C.E.P.U.!?!?"

"Veramente sono entrata dalla porta... era aperta!"

"Ah si! Ho cucinato il pesce oggi, stavo facendo cambiare l'aria... tu accomodati, io intanto prendo una piuma ed una pergamena cosi me li scrivo e sono sicura che non me li scordo"

"Che cosa ti devi scrivere?"

"I numeri del lotto... è per questo che sei qui vero? Anche zia Micabelia quando mori' me li diede, feci un ambo su Venezia... a ruota fissa!!! Coi soldi mi sono comprata il coprispalle... figo vero? Spero di fare un terno stavolta, voglio il mantello, ho già deciso il colore... Giallo!"


Dani sospiro' nuovamente

Allora non fa finta... è scema veramente!

"Senti Cari io non sono qui per darti i numeri... ma per dirti la verità su tuo padre"

"Ti pareva che non mi davi i numeri, tutti uguali questi morti!! Hai fatto un sacco di strada per niente allora... lo so già che papino Alessiomagno si spendeva tutto nei bordelli, infatti di eredità mi ha lasciato "due mosconi e tre caccole" *, magari se tu mi dessi dei numeri buoni..."

"E LA FINISCI CON QUESTI NUMERI!!!! Sono qui per dirti che tuo padre non è Alessiomagno ma Sciamano! Una vuole essere delicata... ma tu sei impossibile!"


Cari fisso' Dani sbigottita

Sciamano è mio padre... l'uomo che prese san Miniato... l'uomo che guidava la Carovana delle Libertà... il MALE

"Ma non è morto pure lui?"

"Si... purtroppo è morto... so che per te è un dolore..."


Cari interruppe Dani ed esclamo'

"Allora posso presentare domanda per la sua eredità... evviva mi compro il mantello e magari pure un corpetto!!!"

"Cari ma sei attaccata ai soldi in una maniera paurosa! In ogni caso non penso che prenderesti molto... hai un sacco di fratelli e fratellastri."

"Pure! E chi sono?"

"Sono tanti... ti dico qualche nome fra quelli che conosci meglio"

"Va bene sentiamo"

"Peperitapatti"

"Che bello!!! Peppe mi è sempre piaciuta come cognata, come sorella è meglio!"

"Amleto"

"Il procione? Lo conobbi a Pola... stava sempre a fare il bagno al lago la mattina... non era molto amato dai pescatori"

"Athinodoros"

"Beh si... lui potrebbe essere... è figo, arrivista, perfido, spione... proprio come me... abbiamo anche gli stessi gusti... che lui sia mio fratello ci credo ad occhi chiusi"

"Cinghiale"

"Quello delle cacce al tesoro? Lo conosco poco... "

"Grevius"

"Lo zio Grev non è mio zio ma mio fratello!?!!? Uff... che confusione! Senti Dani non è che pure Illimino è mio fratello... lui non ha mai saputo chi sono i suoi genitori... sai abbiamo anche un figlio... mi seccherebbe aver fatto l'incestuosa...."


Dani guardo' Cari... la voglia di strozzarla era forte, ma si trattenne

"No, non è figlio di Sciamano... se chiedi in Serenissima ti dicono sicuramente di chi è figlio, ma di Sciamano non lo è di sicuro!"


Cari ridacchio'

"Si ho capito cosa intendi... ma tu hai detto che ne ho molti altri... ed io ora mi sono fissata che potrei aver fatto l'incestuosa con qualche mio fratello... Visto che sei morta e sai tutto, se ti dico i nomi dei miei ex tu mi dici se sono anche loro figli di papino il MALE?"

"Immagino che la mia rivelazione ti abbia scioccata... ti ho sconvolto la vita... ti devo almeno questo, dai dimmi i nomi!"


"Va bene allora vado con ordine, il primo è Al...



Dopo circa due ore Dani sentì Cari dire


"...ia è l'ultimo"

"No non lo è nemmeno lui, certo che la tua vita sentimentale è complicata... ora pero' devo andare, se non rimbocco le coperte a Pierluigi68 poi si sveglia nervoso"

"Aspetta un'ultima domanda! Mi hai detto chi è mio padre... ma non chi è la mia vera madre! Ti prego dopo tanti anni posso finalmente saperlo!"

"Va bene Cari te lo diro'"


Dani si avvicino' sussurro' un nome all'orecchio di Cari che immediatamente impallidi'

"Lei... la mia mamma è lei!?!? Con quella specie di tenda in testa al posto del cappellino? A pensarci... potrebbe essere... ma per ora non le diro' che ho scoperto la verità... per ora... Dani non so come ringraziarti, vieni a trovarmi quando vuoi, magari porta anche Potto, Tergesteo e zio Williamwallace che facciamo un tresette col vivo..."

Poi scoppio' a ridere seguita da Dani

"Ora devo scappare o Pierluigi68 chi se lo sente! Tornero'... e ricorda combatti in nome di tuo padre!!!!'"


*NdA: la simpatica risposta del defunto Alessiomagno alla mia domanda: Papino ma cosa mi hai lasciato in eredità?
pnj


Gli antichi profeti hanno parlato, qualcosa di terribile sta per avvenire.
Verrà da Mediolanum e macchierà col suo sangue la pietra e verrà strappato alla vita, dopo alcuni giorni imprecisati risorgerà, e quando questo avverrà l’ombra dell’Anticristo inizierà a oscurare il cielo insieme a nuvole di pioggia. E costringerà le genti a recuperare le vesti invernali che avevano riposto. Il tempo resterà instabile, con aria relativamente fredda su gran parte dei Ducati Italici fino a mercoledì, favorendo fenomeni impulsivi più frequenti nella giornata di lunedì. Nuvolosità variabile con locali e temporanei addensamenti, che durante le ore più calde daranno luogo ad isolati rovesci sulle zone appenniniche.
L’uomo può non avere la stessa idea ma molti uomini condivideranno lo stesso suo ideale.
Coloro che combattono, che fanno la guerra contro i loro fratelli, si troveranno a fare la guerra contro lo spirito della verità. Poiché quello che viene seminato nel terrore deve essere raccolto nello scompiglio e nel conflitto. Si consiglia in quel periodo di coltivare i primi campi a mais in modo da fare incetta di mais scoppiato (cosiddetto pop-corn) per seguire i successivi avvenimenti comodamente seduti a cibarsene.
Ella sarà questo e molto di più, ma che lo scompiglio non trovi insinuazioni nella sua chioma color dell’oro, poiché in quel caso la sua vendetta sarà inimmaginabile.
Eccola: colei che giaceva senza vita adesso vive …
Williamwallace
William uscì di corsa dalla taverna, si arrampicò sulla torre civica della piazza di Mirandola e si mise ad urlare richiamando l'attenzione della Gente tutta:

"Annuntio vobis gaudium magnum:
Habemus Danitheripper!"


la gente lo fissò,sapeva della sua amicizia con il folle,sapeva della sua resurrezione e rispose in coro tutta assieme

"Ecchisene..."
Tergesteo
Il Folle avanzò tra la folla : assieme a lui un figuro vestito con abiti di foggia orientale.
"Questo è Rabbi Ecchisene ... egli è qui per mostrarvi la Via!"

Il sapiente venuto da oltremare si schierì la voce."Voi ascoltate la voce el maestro Ecchisene : io vi annuncio grandi avvenimenti.
Sta per tornare colei che sola potrà riportare ordine in questo mondo in confusione.
Colei alla quale non son degno di sciogliere un legaccio del sandalo nè aprire la portiera della carrozza.
Convertitevi dunque al Verbum Blondum e avrete salva la vita.
Diffidate dai falsi profeti , diffidate dai veri profeti ..insomma diffidate dai profeti e se siete Savoiardi e sovrappeso anche dai profetirolles!"


La folla mormorava.
Lo sbigottimento era generale.

"Rabbi, cosa dobbiamo fare ?"
"Pentitevi e ossigenatevi i capelli!"
Grevius
Grevius stava pensando agli affaracci suoi in un'altra terra, in un'altro Regno, sotto un'altra luna quando.... Un brivido gli percorse la schiena...

"Greeeeeeeviussss" disse una voce profonda ma femminile

"Chi c'è chi mi chiama chi........." e si bloccò perchè davanti a se torreggiava un fantasma di donna

"Aaaaaahhhhh e tu chi seeeeeiiiiiiiiiii!!!!" disse urlando

"Shhhhhhhhhhh zitto che svegli tutti!" disse il fantasma

"Sono il fantasma di Daniela la squartatrice" rivelò

Grevius stette una decina di minuti a fssarla e poi disse...

"Chi?"

"Danitheripper"

"Ah.................... Continuo a non capire" disse il ragazzo sempre più confuso

"Sono il capo di tuo cugino William... "

"Ahnnnnn ora ho capito... la porcellina mannara!"

"Si lei"

"E che ha fatto Will, non si è presentato a lavoro?"

"Si.... cioè NO! Che c'entra! Sono venuta per dirti che tuo padre è Sciamano!"

Grevius rimase basito...

"Ma come, mia mamma Nisha non mi ha detto di aver frequentato Sciamano da ragazza... anche se devo ammettere che non ho un padre, per cui potrebbe anche essere............ Ma tu che ne sai?"

"Grevius Grevius... Io so molte cose di teee, e d'ora in poi stai molto attento, che ti osserverò! Muhahahahahahha" disse scomparendo il fantasma della donna

Grevius dopo essere rimasto a bocca aperta a veder scomparire Dani riprese a fare gli affaracci suoi, sempre in un'altra terra, sempre in un'altro Regno, sempre sotto un'altra luna

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Homerdelcavalierener
Homer era a Modena. A un certo punto sentì un soffio gelido entrargli in un orecchio e non trovando resistenza uscì dall'altro. Poi il medesimo soffio rientrò pian piano nella testa di Homer, stando ben attento a non uscirne

"Homer sono Tergesteo, ti ricordi di me?"

"Si" rispose Homer

"Son venuto a leggerti nella mente le tue più intime elucubrazioni, dove le tieni?"

"Ehm...elucuche? boh, guarda in giro Terge, devono essere da qualche parte..."

"Homer, qui non c'è niente, vedo un cartello affittasi, e poi il nulla...confessa dove le hai nascoste?"

"ehm Terge, non ho ben capito cosa cerchi, il cartello per favore toglilo che tanto non ha chiamto nessuno per i locali liberi, poi vedi te, come se fossi a casa tua..."

"Ha ha ha Homer ho trovato qualcosa....c'è un angolino con scritto - piaceri della vita- ora non avrai più segreti per me! Ma...ma ...è un 'impepata di cozze...che schifooo"

"Hey hey terge! Piano con i giudizi di merito, de gustibus non sputacchiandum est"

Homer si tappò il naso e soffiò forte, il soffio gelido uscì dalle orecchie...
Tergesteo
“Quando il mare immobile congiura un'armatura
e le sue correnti
cupe e abortite
generano minuscoli mostri,
la vera navigazione è morta.

Istante disagevole
e il primo animale è a mare.
Le zampe che pompano furiosamente
nel loro rigido galoppo verdastro.
E le teste che affiorano
Si bilanciano
Delicate
Sospendono
Acconsentono
In una muta agonia di narici
Si cercano l'un l'altro”


Tergesteo era rientrato nelle sue spoglie mortali dopo aver visitato il cranio di Homer.
La voce del Folle echeggiava dall'edificio in pietra fatiscente.
Una voce rotta in cui si intuiva l'orrore.
Più che un poema sembrava un lamento funebre.

Un uomo, dalle vesti austere ed ordinate, si avvicinò all'uscio.
Picchiò sulla porta lignea dell'edificio.


"KIBBUTZZZZZ? gridò il Folle dall'interno , nella lingua che andava apprendendo da Rabbi Ecchisene. In idioma nostrano sarebbe suonato come un "Chi bussa alla mia porta?"

"Comando Vigili Urbani. Le devo notificare che lei è sotto processo"

Silenzio.
Una voce roca vagamente femminile rispose.
"Ah..uh ...seeenta mio marito non c'è ... se vuole tornare dopo o magari tra un mese ..."
"Tergesteo non facci il cretino...APRA!"


L'uscio si scostò e ne uscì la testa di Tergesteo, invero parecchio pallido.
"Ma si sente bene, Barbarigo?"
"Si insomma ... mica tanto ... ma ieri l'altro stavo peggio..."
"Capisco ..legga e firmi!"


Tergesteo prese la missiva.



COMANDO VIGILI URBANI DI MODENA
Si informa il messer Tergesteo BARBARIGO, nato a Fornovo (MI) che il tribunale richiede la pena capitale per i reati a lui ascritti di seguito :

1) Assalto non autorizzato al Castello
2) Disturbo dell'ordine pubblico
3) Ubriachezza molesta
4) Atti osceni in luogo pubblico
5) Usurpazione di carica ufficiale
6) Acquisto illegale di sostanze medicinali
7) Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive (DASPO) e obbligo di firma presso qualunque stazione di polizia del Ducato di Modena durante l'esecuzione di qualunque manifestazione sportiva

Al reo viene inflitta la pena di morte da eseguirsi quanto prima


Fto.
Comando Vigili Modena



"Pena capitale? Ma non sono già morto?"
"Si ma non è applicabile la condizionale : deve morire altre 7 volte!"
"Ma ma ..mica sono un gatto ... ho un contratto base , non ho risurrezioni illimitate!"
"Questi sono problemi suoi ...."


Tergesteo era parecchio affranto.
Invitò ad entrare il messo ducale per offrirgli qualcosa da bere.

Dentro alla stanza c'era odore di malaria, di incubi, di morte lenta.
La fine della notte.



"Le piace il liquore? Troppo forte?"
"Buonissimo ..fa resuscitare i morti!"
"Prego?"

Il messo s'accorse della gaffe e tentò di mascherare l'imbarazzo alla maniera degli abitanti del Gange.
Da cui il detto "fare l'indiano"


"Senta Barbarigo, posso farle una domanda?"
"Dica"
"Passi per l'assalto e l'usurpazione ..ma le altre accuse?"
"Beh ..ubriachezza ed atti osceni sono collegate ... sa com'è si beve un bicchiere di troppo ..."
"Il DASPO l'ho preso durante la trasferta a Modena ... mi secca che non posso andare a vedere le Aquile di Fornovo Soule Royal ... ma tanto il campionato è finito ..."
"E quella sull'acquisto illegale di medicinali ?"


Tergesteo si avvicinò al messo quel tanto che bastava per sussurargli all'orecchio e con ampi gesti accompagnava il racconto.
Alla fine si allontanò ed entrà in una stanza per poi uscirne con una scatolina blu e bianca , che allungò al visitatore.
Sottolineò il dono con un ampio gesto circolare del braccio.
Il messo sorrise e occultò il pacchetto.


"Mi dica ancora questo, Barbarigo ... cosa farà ora... la considerano un vile, un assassino,un infame, un .."
"Si grazie, credo di aver afferrato il concetto ..."


Il Folle si voltò. Divenne serio, forse anche triste.
"Ha mai preso in considerazione delle vere libertà?
La libertà dall'opinione degli altri..persino dalla propria opinione?"


Nessuna risposta.

"Io scorgo passare fiumi di veleno ... ma è osceno se dico una parolaccia nel cortile di un castello lontano ... curioso non crede?"

Nessuna risposta.

"Mi perdoni se la metto in imbarazzo ... non ci badi ... ho chiesto l'infermità mentale nel processo..."
"Capisco ...beh è ora che mi incammini : al Comando Vigili mi stanno aspettando"
"Certamente, faccia buon viaggio"


Tergesteo accompagnò il messo alla porta.
E nacque così il detto "Mettere alla porta"
pnj
E dove c'era folla o problemi d'ordine pubblico c'eran le tre dell' "ave Marisa": eran la "Capa comari" Zia_Cannella con il suo seguito di brutte vecchie malefiche di comare Teresina_imbriagona e comare Maria_pansadescusìa.
Nell'aria modenese si fiutava infatti un non so chè di sospettoso:


Maria_pansadescusìa: Sniff Sniff...mmm...qui c'è qualcosa di sospetto...sniff sniff... - disse la vecchia alzando in aria il nasone peloso da befana.

Zia_Cannella: Ma!!Ma ndemogna!Gato scoredà ancora Teresina?oooooh!Te sì na loamara: sniff!!senti che pesteeeeeeeeeeeeee snifffff!(Ma andiamo!Hai scoreggiato ancora Teresina?oooooh!Sei un letamaio: sniff!!senti che pesteeeeeeeeeeeeee snifffff!)

Maria_pansadescusìa:Porco Dimonio, la ne vòl copare questa chì!Che bruta bocca, cara da Aristoteles!Lassemola chì, valà e nemo de là! (Porco Demonio, ci vuole uccidere questa qua!Che brutto alito, cara ad Aristoteles!Lasciamola qui, valà e andiamo là!) - disse la malefica prendendo il comando della situazione e avvicinandosi ad un Messere giovane in uniforme che veniva allontanato di fretta dalla fatiscente casetta di pietra.

Il poveretto era un Messo Ducale che veniva "gentilmente sospinto fuori" dall'abitazione da uno dei giovani soldati milanesi rinati: se ne stava con le braccia penzolanti e il capo chino dinnanzi alla porta dell'edificio. La Maria si avvicinò a lui con sospetto per ficcanasare sul motivo della presenza di un pubblico ufficiale in quella zona di catapecchie.

Maria_pansadescusìa:GIOVINEEEEEEEEEEEEE!! E ALLORA?- strillò facendolo sobbalzare e dandogli una testata sulla schiena: la vecchina era talmente senza forze ed ingobbita che per farsi vedere dagli interlocutori doveva sbraitare come un'oca incinta e dare testate come un toro infervorato.

Messo Ducale:AAAAAAAAAAAH!!!!!!! - strillò lui - MARIA!COSA URLI BRUTTA STREGA?SI SI HO CAPITO!DIMMI COSA VUOI SAPERE, BRUTILDE!

La vecchiaccia, scura in volto e ammiccante come d'intesa con la comare Cannella, scrutavò il giovane ufficiale e pensò che forse egli non fosse troppo ben disposto a dialogare con lei, pertanto bussò alla porta di legno del padrone di casa per avere novelle. Messer Tergesteo aprì la porta trovandosi dinnanzi il sorriso sdentato della comare:

Tergesteo: EEEEEEEEH NO!!EEEEEH NO, CIO'!!Già prestato servizio al Signòr con le corna, la coda e gli zoccoli da gnù!!Adesso son vivo, brutta mostra senza fauci!!Torna da lui e digli che non gavì da rompere le balotte!! - disse temendo un richiamo dal "capocaldaia" degli inferi.

Maria_pansadescusìa:GIOVINEEEEEEEEEEEEE!!SON LA MARIA! - disse la gobbosa pestolando coi piedi per entrare in casa ad accomodarsi.

Tergesteo: AAAAAAHNN!Scusa Maria!Ma Aristoteles quella volta... che pastroccio galo fato per far na roba bruta come tì?Dei vanti, cossa vuto? (Ma Aristoteles quella volta... che pasticcio ha combinato per far una cosa così brutta come te?Dai avanti, che cosa vuoi?) - tagliò corto il ragazzo.

Maria_pansadescusìaGIOVINEEEEEEEEEEEEE!!Cosa voleva il Messo qua fuori?Ah?Era pieno di scartoffie in mano: doveva fare el barbechiul?dimmi tutto e parla forte!

Tergesteo: Ma qual chiul, vecchia!Voleva uccidermi di nuovo il "Messo qui fuori", ecco perchè l'ho "Messo" alla porta ahahah! - disse ridendo forzatamente per l'orribile freddura che aveva detto.

Maria_pansadescusìa: AH?ANCORA?AHAHAHA!ne hanno già di nuovo le borse...di mais...piene di te e degli altri tò amici ehehehe sput sput - ridacchiò la vecchiaccia sputacchiando a causa della dentiera mal messa.

Tergesteo: Vecchia infame!Vuoi che muoia di nuovo, malefica?Mori tì che non te sì bona da gninte!Manco come gaina vecia par el brodo te sì bona!Ah Maria Maria Maria Maria con ea pansa descusìa e coe tette de veludo, MARIA TE SALUDO! (Muori tu che non sei buona per nessuna cosa!Neanche come gallina vecchia per il brodo sei buona!Ah Maria Maria Maria Maria con la pancia scucita e le tette di velluto, Maria ti saluto!) - e, scocciato, le chiuse in faccia la porta di casa tornando a sistemarsi.

Tergesteo: (guardandosi allo specchio) Mi lamento di lei, ma anche io non ho una bella cera: sembro un cadavere. BWUAHAHAHAHAH!!
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