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[GDR]Campo di battaglia 2: la guerra di Modena

--Rerum_scriptor
PREMESSA OFF GDR:
Apro questo topic con l'intenzione di creare sulla falsariga de "il campo di battaglia" un gdr di qualità dove si esprimessero le varie voci di coloro che si trovano coinvolti nella guerra.
Prima di tutto un paio di norme da rispettare:
Può partecipare a questo GDR chi è coinvolto direttamente direttamente nelle azioni belliche, con questo intendo
-soldati di eserciti e milizie
-popolani delle città luogo delgli scontri
-viaggiatori intrepidi e avventurieri che sfidano la sorte attraversando i territori contesi
-altri su questa falsariga

Sottolineo il fatto che vanno narrati eventi: niente post esclusivamente di monologhi interiori pro o contro guerra, che però vanno benissimo se accompagnati dalla narrazione di uno scontro, di una fuga da una città assediata, di un saccheggio et similia. Riguardo ai soldati poi sarebbe cosa simpatica romanzare, anche solo con poche righe, i propri avvenimenti post battaglia.
Ovviamente in questi resoconti evitate di ridicolizzare i nemici sconfitti, per esempio "Caleblost morì sotto la mia spada lanciando urla effemminate" a meno che la cosa non sia concordata con l'interessato
Infine una cosa che va assolutamente evitata è la provocazione messa alla terza persona mascherata da gdr, interventi come:
tizio stava camminando quando gli giunse voce delle affermazioni di caio, allora pensò:" caio è un idiota per questo e quest'altro motivo"


Direi che è tutto, mi scuso per la poca chiarezza e rindondanza, ma ho cercato di far del mio meglio.
Consiglio di leggere anche la guida per il gdr di lupo, decisamente più fruibile.
Periodicamente con questo png pubblicherò dei mini resoconti oggettivi dello spostamento delle armate e dell'esito degli scontri.
Se volete darmi suggerimenti per modificare le regole base del gdr o semplicemente commentare, non dovete far altro che usare il topic apposito
http://forum.iregni.com/viewtopic.php?t=622041&sid=sxoGNztjenXvgbmf6kHtV8GrH
Confido in una partecipazione numerosa








Questa è la situazione degli schieramenti alla dichiarazione congiunta di guerra da parte di Genova e Milano nei confronti della piccola Modena.
L'armata d'invasione genovese stazione a La Spezia, presumibilmente pronta a piombare su Massa. E' costituita dall'armata mauriziana di annina e da quelle di sandovino e tzabusa, a difendere massa c'è the prince.E' aperto scontro a guastalla tra la forze milanesi di icemen e l'esercito di airone.
nelle terovie, a milano, vi è un altro esercito sotto il comando di polimnia.
A sud difende i confini della neutrale repubblica fiorentina l'armata dei cavalieri di santo stefano, mentre a nord, a verona, attendono le armate veneziane di pirata e swantz, che probabilmente la serenissima invierà in aiuto dell'alleato modenese
pnj


Guastalla, 18 maggio 1457

Cara sorella,
ti scrivo queste quattro righe prima che gli eventi facciano il loro corso.
Stanotte siamo entrati in territorio modenese.
Fuori Guastalla abbiamo approntato le armi d'assedio.
Suppongo che all'interno della città succeda più o meno la stessa cosa.

L'atmosfera comincia a farsi cupa : durante la marci d'avvicinamento si scherzava addirittura ma ora ... ora alcuni di noi hanno incrociato gli sguardi con qualche gruppuscolo di profughi che si allontanavano.
Era gente le cui abitazioni site fuori dale mura , erano diventate campo di battaglia.

Il comandante Icemen ha inviato un messaggio alla città : diceva di restare nelle proprie case, al fine di evitare una strage.
Lo sa anche lui che i Modenesi combatteranno fino alla fine.
Così come faremo noi.

Alla fine il sangue rosso di entrambi ingrasserà le terre di Modena : chissà se distingueremo tra sangue loro e sangue nostro.

Tuttavia questo è il mio mestiere e nulla rinnego.
Ho sempre preferito l'azione alle parole, certo che un fiotto di sangue - colpevole o innocente che sia - sia più vero e giusto e santo delle parle vomitate.

Abbi cura di te.

Tuo Edgard

pnj
Si svegliò di soprassalto nel cuor della notte. Nuove notizie erano giunte.
La guerra che tanto temeva era allor arrivata...??
Si alzò dalla branda e si vestì in fretta, voleva sapere.
Nella fretta non ignorò spada e scudo...qualsiasi cosa poteva essere accaduta... era meglio essere preparati.
Uscì dalla tenda e bloccò il suo commilitone, l'unico che l'aveva accompagnata fin lì dalla sua città.
"Ditemi! Che è successo?? "
Il soldato, sperduto quanto lei nella città di Spezia, le fece cenno di seguirlo.
Insieme si recarono dal loro diretto superiore.
All'apprendere la notizia entrambi rimasero sgomenti.
La preoccupazione si fece strada sui loro volti...poi, dapprima sul viso dell'amico, e poi, in effetti, un pò anche sul suo, si fece strada l'eccitazione.
Non sapeva se era dovuta alla paura, alla tensione, al fatto che non aveva mai affrontato una guerra...sapeva solo che c'era...
Belva
Massa 19 Maggio 1457. - Notte -

Era una notte calda, l'estate si avvicinava, e le persone oramai uscivano sempre più, le taverne erano sempre più affollate, e per un solo boccale di birra bisognava aspettare ore in quel di Massa.

Ma quelle ore buie, erano diverse dalle altre recentemente passate, tutti erano svegli, e tutti con sè avevano bastoni spade scudi ed elmi..

Era un chiaro segno, la guerra era iniziata, e Modena, come sempre ha risposto con l'orgoglio che da sempre la constraddistingue, anche questa chiamata alle armi.

Nessuno intaccherà mai questo ducato, prima, dovrete passare su di noi...
Seaman21


La marcia era durata tutta la notte a tappe forzate.
All’alba eravamo accampati ed i fuochi cominciavano ad ardere per permettere ai soldati di rifocillarsi e riposarsi.
La convocazione degli ufficiali presso la tenda del Comando era prevista a metà mattinata.
Improvvisamente un vociare, dapprima sommesso poi sempre più forte, cominciò a percorrere i soldati…
“Modena è caduta! Modena è caduta!”
“I nostri eserciti hanno occupato la miniera di Massa….”
Mi alzai ed uscii dalla mia tenda. Fermai uno dei miei soldati e chiesi cosa stava succedendo.
“Tenente non lo sappiamo…Deve essere arrivato un corriere con notizie dai fronti più avanzati….di più non saprei dire…” mi rispose
Le notizie erano dunque recenti e non ancora confermate.
Mi diressi verso il Comando per appurare quanto fondamento vi fosse….
Appena entrato vidi su un tavolo, srotolata, questa pergamena…

http://img134.imageshack.us/img134/71/nuovoconsiglioamodena1.jpg

Un sorriso mi allargò il cuore e la speranza che sarebbe stata una guerra breve con poche vittime aumentò…..

_________________
Preferisco essere un sognatore tra i più umili, con visioni da realizzare, piuttosto che il principe di un popolo senza sogni nè desideri!
Tergesteo
Al secondo assalto , la vittoria.
La notte precedente erano stati respinti, ma stavolta oltre al valore giovò la sorte.

Tergesteo era stanco e ferito.
Disperava nella riuscita, ma ce l'avevano fatta.


"Avversari valorosi , niente da dire ... coriacei , indomiti ... non è stata una passeggiata ... e non lo sarà!"

Sicuramente lo avrebbero disprezzato , i modenesi, e lo volevano morto come gli altri assalitori.
Ma per quegli uomni e donne Tergesteo provava stima, benchè avversari.
Il suo disprezzo lo aveva già dchiarato a suo tempo per ben altra categoria di persone.
--Rerum_scriptor



La guerra potrebbe finire ancora prima di essere veramenete iniziata.
L'esercito milanese di icemen ha abbandonato guastalla dirigendosi a tappe forzate verso modena, spiazzando l'avversario.
Nel contempo un gruppo di avventurieri milanesi, i porcelli mannari, ha preso posseso del castello spodestando il consiglio modenese, l'ormai detronizzato duca marcolando si è trovato così a difendere da icement una fortezza che non era più sua.
Nel contempo a sud le forze genovesi hanno avanzato con prudenza, occupando la miniera di massa: per l'attacco finale è solo questione di ore.
Ci sono ben poche possibilità di sopravvivere per il piccolo ducato, ora privato dalla possibilità di riannettere i territori perduti.
Venezia continua con il suo assordante silenzio, se non interviene ora l'esito della guerra è segnato.
Rahziel


La battaglia sembrava vicina e a mano a mano cresceva il tumulto delle varie spade: sarebbe stato il ferro contro il ferro ? Gli eserciti si stavano preparando a velocità eccezionale, la battaglia di Modena aveva già preso l’impeto. La cavalleria era in avanti. L’esercito avversario era pronto. Senza sosta i guerrieri brandivano le proprie armi come se fossero estensioni delle proprie braccia, prolungamenti del proprio corpo. Sarebbero state sfoderate per tranciare di netto la testa a coloro che stavano opprimendo la libertà?

"In nome del Doge!In nome di Modena!"

Qualcuno che provava a contrastare quegli attacchi con la rabbia, ma purtroppo la rabbia senza l’intelletto era qualcosa di futile, ed infatti chi faceva ciò andava incontro alla morte. Quella terra di lì a poco sarebbe stato un cimitero riesumato. Quanti i guerrieri che sarebbero stati spazzati via senza alcun ritegno e con estrema brutalità? Da sotto quei pesanti elmi si potevano sentire risate e fremiti che reclamavano sangue.

"Libertà!" - s'udì un grido.

Un'aquila nel cielo, e poi il silenzio assoluto.
Tutto era pronto...
Lordaltair
Fuori dal castello mi fermai e osservai il duro lavoro di coloro che stavano innalzando i nuovi stendardi e ammainando i vecchi.

Il rosso Leone e La bianca aquila estense di Modena perdevano per ora il loro posto nel vento...sostituite dalla Rosse Croce di Genova, il serpente e la nera aquila di Milano e infine......il mio blasone?

La rossa aquila incoronata da stelle con la Rosa bianca tra gli artigli svettava insieme alle altre...un piccolo regalo di Dani oppure...Sai !........

Guardai meglio..era proprio lei! Mentre aiutava gli altri soldati era riuscita furbescamente a far passare sotto i loro occhi la mia bandiera...

Sorrisi..."Ora..ho Dani mi uccide o si metterà a ridere con me....Sai, sai...quando imparerai a stare più tranquilla...riuscirò mai a metterti del sale in zucca prima o poi?"

Al pensiero della Rossa fanciulla, un altro volto mi sovvenne alla mente..un volto che vidi impresso nello stendardo modenese che lentamente spariva alla vista.....Lady Hania.

Speravo di incontrarla sul campo di battaglia...saggiare le sue capacità...dalle mie ultime informazioni avevo invece saputo che era ripartita per Guastalla.

Non so perchè, ma temevo per lei...se l'avessi affrontata io...e avessi vinto, probabilmente..anzi sicuramente...avrei risparmiato la sua vita..le avrei permesso di combattere ancora per Modena..altri forse non avrebbero avuto questo riguardo.

"Che strani pensieri fai Altair", disse una voce nella mia mente...e io istintivamente osservai il corvo..."Ma forse..questa tua umanità..per quanto possa avere molto da ridire su essa, sarà ciò che ci potrà salvare....almeno per ora...."

Scossi la testa , ancora sconvolto ma almeno non più sorpreso...poi ripresi il cammino...

"Lady Hania, ovunque voi siate...tenete a mente le parole del vostro maestro e quelle che vi dissi quella sera in taverna....siate sempre pronta e abbiate cuore saldo...in questi giorni...temo...vi servirà molto."

Un aquila lasciava il cielo, due sue sorelle insieme a una rossa croce ne prendevano il posto..Simboli di Uomini...innalzati come Dei........................
Occhilucenti
Ella sedeva assorta presa da cupi pensieri... gli amici eran lontani e alle loro risate si era sostituito il clangore del ferro contro il ferro. Armata solo della forza di volontà... scrutava la strada verso Massa apprensiva... non uno sguardo lanciava dietro di lei...
Si sentiva sola anche se molti volti la circondavano.
Il messo le aveva appena consegnato una lettera...
Lui le aveva scritto... finalmente... stava tornando da lei...proprio ora che era appena partita.
Raccolse un ciottolo da terra e lo lanciò...sperando facesse abbastanza rumore da riscuoterla dai suoi pensieri.
Doveva pensare a quel che l'attendeva nell'immediato futuro...
Le nuove notizie giunte all'accampamento l'avevano sollevata un pò... ma era durato un solo secondo...

Non poteva abbassare la guardia... nn poteva permettersi altro pensiero che fosse diverso dalla semplice sopravvivenza.
Gli affari del cuore l'avrebbero trovata pronta qualora fosse tornata...

Si rialzò e raggiunse gli altri soldati.
Forse la loro allegria avrebbe fugato momentaneamente le tenebre...
Sandovino
sandovino leggeva attentamente i resocnti e vedendo amnacate una notizie prese carte a penna ed invio un messaggio



Nella notte tra lunedi e martedi 19/05/1457 cion una azione veloce e pulita le truppe di Genova hano assunto in conttrollo della miniera di massa annetendo allo stato genovese il nodo . Da martedi mattina la minera compare regolamente amminstarta dallo stato genovese ed il nodo è sotto lo stretto controllo dello stesso
Le truppe di genova continuano ad ottenere risultati senza lo spargimento di sangue e sperano di giungere in tali condizioni sino alla vittoria

_________________
Steth
Il soldato Steth aveva aiutato a soffocare la rivolta durante il primo attacco, ma ... ahimè ... si ritrovò lontano dallo scontro il giorno seguente, quando le truppe di Iceman detronizzarono il duca.

Quando il commilitone giunse con queste notizie provenienti dalla parte opposta della città si ricordò di quello che gli disse il nonno in gioventù:

"non c'è nulla di più imprevedibile di un modenese che difende la sua terra"

si girò verso il castello, dove ormai sventolava il vessillo milanese, ed urlò:

"MODENA VIVE! ... voi invasori, lo farete ancora per poco."
--Rerum_scriptor
Sono felice che il topic abbia preso vita, continuate così!




Tutto dipende da Venezia.
L'esercito di icemen ha abbandonato modena, che , essendo una capitale, è impossibile da annettere: con le sale del consiglio modenese saldamente nelle mani dei porcelli mannari l'obbiettivo milanese è già stato raggiunto.
Ora i milanesi hanno ricominciato ad assediare guastalla, resisteròà l'esercito di airone?
A sud finalmente sandovino ha circondato massa, mentre per ora le armate di annina e tsabusa rimangono nelle retrovie. il comandante genovese abbia proposto ai massesi una resa indolore, essendo questi già fortemente debilitati dalla perdita di una miniera, ma pare che abbia ricevuto solo un rifiuto sprezzante.
Finalmente la serenissima rompe il suo silenzio con un ultimatum all'alleanza milano-genovese: se entro un giorno le truppe attaccanti non si ritireranno, i veneziani apriranno le ostilità schierandosi a fianco di modena.
Si tratta di un momento fondamentale: se le forze genovesi riescono in breve tempo a far cadere massa, o le milanesi guastalla, ci saranno ben poche possibilità di un ritorno allo status quo di prima della guerra; invece se la loro avanzata risulterà difficoltosa e lenta è possibile che si perdano d'animo e incomincino a valutare la possibilità di una trattativa.
Homerunner
HomeRunner riuscì ad entrare a Massa, correndo a predifiato, un istante prima che le sue porte venissero chiuse per impedire al vicinissimo esercito genovese di penetrare all'interno e prendere la città con un colpo di mano.
Ansimante, si fermò e guardò indietro, verso la pianura calpestata dai piedi di numerosi fanti genovesi.
Finalmente erano arrivati, dunque, fino sotto le mura di Massa.
Si chiese perchè ci avevano messo così tanto, ma non trovando alcuna risposta plausibile si limitò a scrollare le spalle, dirigendosi poi verso il presidio di guardia per mettersi a disposizione della difesa della città.
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Lo so che è vecchia, prima o poi la cambierò prometto!
Luisella
Me ne stavo seduta, da sola, immobile, nonostante, su cocci di vasi e grafianti rovi.
Vedevo, ascoltavo, e pensavo come fossi un oracolo.Capivo, e siccome non potevo far altro che spiegare usando parole
pagane, avrei voluto tacere.
Ma lo spirito era prossimo al buio. Mentre tornava l'idolatria, chiedevo umilmente ad Aristotele di donare alla mia anima
nobiltà e libertà, di tornare a respirare l'aria pura del mattino, di sognare , pestare l'erba, ridere , ballare.
Come fossi vittima di un bere che brucia le budella e stravolge il ben pensare,
deliravo,ascoltavo, vedevo.
Si, vedevo che negli sconrti si aggrovigliavano le braccia possenti.
Petti spalancati che un tempo stringevano dolcemente amanti infuocate.
Alati funesti, che facevano da cimiero a teste incrinate dalle quali penzolavano lembi di carne.
Unici animati erano le lacrime, che , ancora sanguinolenti rigavano scarne ed inespressive gote, e i capelli che giocavano con il vento
come fossero accarezzati da lievi mani femminili e profumate.
Anime di innocenti che vagavano incredule e stupite tra laceri e vani sventolii di bandiere.
E io gridavo "forza!!! ballate ridete beffardi, affinchè l'innominabile, pensi che state danzando."
Mentre un' ascia insanguinata raschiava a mò di organo ferroso contro il bilico di un elmo, all'orizzonte
anche il cielo era rosso. Tramonto d'inferno.
Ancora nelle mie allucinazioni, ascoltavo.
Sentivo voci, solo voci che sussurravano come a non voler palesar segreti che già, sfacciati, sventolavano sui pennoni di alte torri.
Ed ognuno di quei sussurri, un offesa al mio cuore.
Avevano rubato la speranza che animava il mio spirito
mi soffocavano e mi sporcavano cercando di ripulirmi con cenci tumidi di sangue innocente.
E mentre molti avevano già raggiunto la morte con i loro egoismi e la loro fame, mi apprestai a scrivere il mio sfogo
usando una lacera e dannata pergamena.



Voi dal cervello rimpicciolito, dall'incapacità di combattere con onore, maestri solo nello scuoiare animali.
Voi siete i più inetti della storia.
Empi! voi adorate il sacrilegio! Ricolmi i vostri esseri di vizi, tutti i vizi! ira , meravigliosa lussuria, menzogna accidia.
Poi tornerete aizzando i vostri petti che trasuderanno di onori e di gloria, pur se conterranno dei cuori infetti.
Con volti deTurpati o con braccia monche, sui vostri allori sprofonderete spocchiosi le membra stanche.
Le dame vi cureranno facendo a gara tra loro. vi immischierete nella politica, sfoggiando le vostre medaglie dopo aver lucidato la scritta EROE
e non trucidator di folle. SARETE IN SALVO.
Sarete acclamati a furor di popolo, lo stesso che avete decimato, vi giudicheranno la razza eletta.
Ma io che di razza da sempre sono inferiore, vorrei poter far con voi come fa il gatto
che della sua vittima fa di trastullo, strazio
e poi lì, la abbandona, perchè già sazio.


Ma poi dopo aver, qui, vomitato l'immondo ratto, con mano ancor tremante e l'anima più leggera
mi limitavo a scrivere una preghiera intingendo nel mio cuore
chiedendo pietà per voi a DIO mio solo SIGNORE.
_________________
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