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[GDR]Campo di battaglia 2: la guerra di Modena

Ilbavone
Ippolita ha scritto:
la notte era stata lunga... i soldati avevano lottato strenuamente, il loro capitano era riuscito a tener sempre alto il morale... si erano visti davanti due eserciti... grandi.... imponenti.
I grifoni avevano avanzato senza indecisioni, nessuno poteva dir loro cosa fare, loro erano fieri, coraggiosi, forti.
La battaglia aveva fatto feriti da entrambe le parti, il sole incominciava a nascere ad est, ora ippolita poteva vedere bene i suoi nemici...
un ultimo grido prima di lasciare il campo di battaglia, in attesa del prossimo scontro " volevate vedere la nostra faccia???? eccola!" si sfilò l'elmo
"Guardateci negli occhi, non vi vedrete mai paura, guardateci bene!
Queste sono le facce di chi non tradirà mai Milano, queste sono le facce di chi non teme nulla! Viviamo ogni giorno a contatto con la morte... ella è nostra amica... credete davvero che possa spaventarci??? chi nel cuore è puro e lotta per il suo ducato.. per i suoi ideali, come noi.. come voi, non avrà mai paura! ricordatelo!"


TiSfiato ecco chi eva il pazzo, ehm pazza di cui navvavi che uvlava!!
pnj
Lpoiyt si chiese se a parte tute queste chiacchiere avrebbe mai avuto notizie di una guerra vera con morti veri, fino ad ora la situazione sembrava fin troppo statica..

sangue!sangue!sangue!
Ryuga81
Ippolita ha scritto:
un ultimo grido prima di lasciare il campo di battaglia, in attesa del prossimo scontro " volevate vedere la nostra faccia???? eccola!" si sfilò l'elmo
"Guardateci negli occhi, non vi vedrete mai paura, guardateci bene!
Queste sono le facce di chi non tradirà mai Milano, queste sono le facce di chi non teme nulla! Viviamo ogni giorno a contatto con la morte... ella è nostra amica... credete davvero che possa spaventarci??? chi nel cuore è puro e lotta per il suo ducato.. per i suoi ideali, come noi.. come voi, non avrà mai paura! ricordatelo!"



Ryuga vide diversi soldati fuori le mura di Mantua togliersi l'elmo, gridare qualcosa di incomprensibile, data la lontananza (ben fuori la portata dei nostri archi), verso la citta', poi fare i bagagli e andarsene.

Avranno urlato "Tanto la citta' e' ancora acerba", s'immagino', scrollo' le spalle e torno' a occuparsi delle sue faccende.
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Arabell
Il sole stava tramontando sulle mura di Guastalla. Dall'accampamento si iniziavano ad intravedere i fuochi per la notte e nell'aria si sentivano gli aromi della carne al fuoco. Arabell iniziava a sentire un pò di stanchezza dovuta non a possibili combattimenti ma alla tensione che ogni giorno cresceva ed ogni notte scemava alla scoperta dei falsi allarmi di attacchi o possibili battaglie.
Negli ultimi giorni aveva sentito i resoconti di alcuni viandanti, di contadini e letto alcune missivi che "gentilmente" i modenesi lanciavano legate a delle frecce verso i loro accampamenti. Una delle ultime poi l'aveva davvero fatta alterare: E ti pareva se non la buttavano sul drammatico! disse rivolgendosi ad un suo compagno d'arme. Fino ad ora abbiam solo marciato ed effettuato qualche incursione, niente scontri epocali, niente stragi..Nelle città colti dal panico non lavora più, non vendono le merci, dicono a tutti di non far altro che difendere e poi dan la colpa a noi se i loro concittadini più deboli fan la fame e son alla miseria..Va bene che siam noi gli invasori e quindi i cattivi per eccellenza, ma ora è troppo! Mica è colpa nostra se i loro eserciti invece di affrontarci in campo aperto si rintanano nelle città mettendo ancora più a rischio il loro popolo! Ovvio poi che i cittadini son ancora più spaventati e sragionano! Li dobbiam inseguire fin sotto le mura! Ma ti sembra normale?? E' dunque questo l'onore che dicon manchi a noi?
Il soldato le rispose con un sorriso ironico: sai..i mantuani non sò perchè gli han fatto creder che abbiam poche riserve di cibo..e qualcuno dei nostri oggi urlava che il cosciotto del genovese di ieri notte era cotto! Oltre tutto dicon anche che fà troppo caldo per uscire..heheheheh...
Giuseppe10
Il sole si era alzato da poco su Guastalla, una notta strana era appena passata, era stata leggermente inquieta, un gruppo di tre persone si era avvicinato alla città, erano stati avvistati dalle sentinelle sulle torri che subito avevano richiamato l'attenzione...

Luogotenente!!!
Luogotenente!!!

Il Luogotente corse sulle mura,

Che succede?! chiese.

Ci sono tre persone che si stanno avvicinando alla città.. risposero...Ma non sono dei due eserciti, li abbiamo tenuti d'occhio per tutta la notte e nè quello del generale Tancredi e nè quello di Icemen si sono mossi..è un altro gruppo!

Le disposizioni che ho dato sono state chiare nessuno può passare in città, siamo in guerra, appena si avvicinano uccideteli disse il Luogotenente Airone verso i soldati...

Il gruppò si avvicinò sempre di più appena furono abbastanza vicini furono trucidati dall'esercito...

27-05-2009 04:10 : Avete colpito Williamwallace. Questo colpo l'ha probabilmente ucciso.
27-05-2009 04:10 : Siete stati attaccati da un gruppo composto da DanitheripperdaWilliamwallace e diTergesteo.


Il soldato Giuseppe ne uccise solo uno conficcando la spada nel ventre, gli altri furono uccisi dall'esercito, erano troppo pochi...
Probabilmente erano delle spie, pensò, prima ci dicono che siamo senza spina dorsale e poi mandano delle spie per soppesare la nostra forza...quanto coraggio...

E pensieroso se ne tornò dentro la città a pulire la spada dal sangue degli invasori...
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Non era perfetto, ma era quello di cui avevamo bisogno.
Ebernitz
Davanti alla Gendarmeria puliva la sua lancia mentre i gendarmi del suo Gruppo stavano facendo colazione con il misero pasto mattutino.

Sentì un po' di movimento dentro l'edificio e un gendarme di un altro gruppo uscì dallo stesso dirigendosi verso Giacomo.


"Giacomo..Giacomo, ti ricordi quelli che hai segnalato giorni fa?"

Lui chinò il capo di lato e inarcò un sopracciglio prima di annuisre, forse dopo essersene ricordato

"si si..quel pazzo sul cavallo che è corso fuori dalle mura come se avesse l'intera guardia cittadina dietro"

Il Gendarme rise e diede una pacca sulla spalla di Giacomo

"beh, erano gli usurpatori, sono morti, la ex Duchessa fantoccio, il Tergesto Tergesteo e tal williamwallace...non mi ricordo come si dice..."

Giacomo rise alla notizia e rispose allegro

"ottimo, eccezionale, beh magari uno alla volta ma li facciam fuori"

E rise assieme ai suoi uomini, più rilassato come se si fosse liberato di una spina dall'alluce.
Icemen
Quella notte vicino l'accampamento dell'Armata Hydra vi erano dei movimenti sospetti. Probabilmente qualcuno voleva saggiare le forze degli eserciti milanesi.
Il Comandante Icemen, che la notte non dormiva mai, si accorse di ciò che stava accadendo.
Con passo felino scrutò qui "poveri uomini" che ignari della loro sorte andavano incontro a morte certa.
Icemen vedendoli, capì che non era il caso di svegliare nessuno dei suoi soldati, per cui uscì allo scoperto ed attese che i nemici lo attaccassero.
I tre non esitarono ad attaccarlo contemporaneamente, ma lui, forte delle sue esperienze in battaglia, li affrontò senza alcuna esitazione.
In pochi minuti Icemen concluse il duello:
Citazione:
27-05-2009 04:10 : Avete colpito Perspice. Questo colpo l'ha probabilmente ucciso.
27-05-2009 04:10 : Siete stati attaccati da Perspice.
27-05-2009 04:10 : Avete colpito Omega97. Questo colpo l'ha probabilmente ucciso.
27-05-2009 04:10 : Siete stati attaccati da Omega97.
27-05-2009 04:10 : Avete colpito Signoredellafossa. Questo colpo l'ha probabilmente ucciso.
27-05-2009 04:10 : Avete colpito Signoredellafossa. Questo colpo l'ha probabilmente ucciso.
27-05-2009 04:10 : Siete stati attaccati da Signoredellafossa


Finito il combattimento Icemen notò un po di fermento dentro le mura di Guastalla e capì qualcosa stava accadendo.

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Albino Sforza detto Icemen


Airone156
Questa notte alcuni banditi tra cui la ex duchessa fantoccio e ii suoi fidi scudieri , sono stati falciati dall' esercito "Squali di Modena" mentre tentavano di arruolarsi tra le fila degli eserciti invasori
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Sigfrido
Il destino a volte è proprio beffardo.
Proprio quando sembrava tutto pronto per la partenza e gli animi erano già eccitati per l'imminente battaglia un altro ordine fermò tutti.

ALTTTTTTTTTTTTTTTTTT

La compagnia si fermò sbigottita.

Ma come siamo appena partiti. Che sarà mai successo?

Nelle retrovie una delle poderose armi d'assedio si era rotta e aveva perso una delle gigantesche ruote.
Il caldo era insopportabile sotto le armature incandescenti e i nervi tesissimi poichè ci trovavamo in campo aperto e facili prede di una possibile imboscata. Venne dato l'ordine di rimanere in posizione difensiva ed attenta mentre l'avanguardia andava a perflustrare la zona e i genieri ripavamo l'enerome catapulta.

Insomma per la grande battaglia si doveva ancora aspettare.
Ippolita
La notte era stata lunga e faticosa, c’era stata una battaglia alle porte di guastalla, tre guerrieri erano morti, Ippolita diede ordine ai suoi soldati di seppellire i corpi dei nemici “ onore ai caduti” e bisbigliando una preghiera si diresse verso la sua tenda.
Da dietro le mura si sentivano urla e risate, qualcuno cantava con voce stonata canzoni volgari.
Era troppo stanca per ascoltarli. All’improvviso il vento portò una voce più alta delle altre e colse alcune parole…alcuni nomi seguiti da insulti “ duchessa.. briganti..william..”
Un pensiero agghiacciante! No no non è possibile!
Si avvicinò alle mura della città e lo spettacolo che vide le provocò un conato, i corpi di willy dany e terges sdraiati in un angolo, scherniti, offese, calci, pugni, ignobili sputi… chi strappava loro le vesti, chi tagliava i biondi capelli della guerriera per farne macabri trofei. Tutti intorno ridevano, e appellavano i tre corpi esanimi con epiteti di ogni tipo.
Ippolita era senza forza, si sentiva impotente, nulla poteva fare per i corpi degli amici, compagni di tante avventure, di tante serate.
Le lacrime… le lacrime… non poteva fermare le lacrime, di dolore… di rabbia!
“ONOREEEEE ONOREEEEEEE DOV’è L’ONORE???” il grido le morì sulle labbra, non aveva la forza neanche per gridare, il suo cuore era straziato come le carni dei tre valorosi guerrieri.
Tornò alla tenda, si sedette davanti al fuoco ormai spento, i suoi ricordi non smettevano di scorrere, una sola cosa la consolava: erano morti insieme, la promessa era mantenuta, i fratelli di morte avevano cessato di vivere nella stessa battaglia!
" una cicatrice contro una ferita aperta. Un solo taglio due promesse"
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Real
A 47 anni si è vecchi.

E quando sei vecchio, e hai la fortuna di essere ancora vivo e in discreta salute, di cose ne hai viste abbastanza.

Se poi sei un soldato, e hai avuto a che fare con la morte, probabilmente alcune di queste cose, anche solo ricordarle, fanno stringere i visceri e tolgono il sonno.

Non è facile affondare la spada la prima volta. La prima gola tagliata, forse per fortuna. Ti ricordi di quando sei scampato, durante quella fuga, al cavaliere che ti inseguiva con la lancia in resta, solo perché eri inciampato su un cadavere. Di tuo fratello.

La guerra non lascia mai buoni ricordi.

Le bevute con i commilitoni, le feste nelle taverne, le donne, commilitoni o forestiere, persino il bottino concesso da una città arresa, non cancellano altri ricordi.

Ma il dovere spesso ti impone di scendere in battaglia. Il dovere ti fa cancellare qualsiasi altro pensiero che non sia eseguire gli ordini. E, se devi, combattere.

Aveva combattuto, il vecchio, aveva attaccato e difeso. La sua lama era stata affilata più volte, e molte volte lavata. Piena di ricordi.

Una cosa addolciva il peso del sangue. Solo una.

Sapere di aver fatto quello che dovevi. Senza compiacimento, senza tristezza, solo il dovere. Solo il dovere, poteva cancellare le facce tagliate e i ventri squarciati, solo il dovere.

All’alba, di guardia, le armi indossate, il vecchio contemplò l’ennesimo campo di battaglia, e si domandò quale fosse il dovere di quegli …animali… che facevano scempio del corpo dei suoi amici, pieni di compiacimento, senza onore, senza forza, solo pieni di sé e della gioia di un successo effimero.

Intorno a lui, i comandanti faticavano a trattenere i soldati più giovani. Si augurò che la battaglia, una battaglia, arrivasse al più presto.
Giuseppe10
In città la tensione era molto alta anche se l'umore era alle stelle, i Modenesi erano un popolo orgoglioso e non avevano perdonato a Danitheripper di essersi autoproclamata Duchessa, di certo però l'orgoglio non annebbiava il loro rispetto... i corpi infatti furono sepolti fuori la città...

Anche quella sarebbe stata una giornata piena d'attesa, poco prima di continuare i preparativi per la notte Giuseppe notò che fuori furono scaricati in un angolo 3 manichini di paglia che erano stati travestiti per sembrare come le tre persone uccise quella notte e che erano serviti per un piccolo spettacolino allestito al centro della piazza, notò che sembravano reali, i pomodori che erano stati lanciati sui manichini, infatti, davano l'impressione che sgorgasse ancora sangue dai corpi di paglia...

Dopo essersi soffermato un attimo andò verso il proprio accampamento...
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Non era perfetto, ma era quello di cui avevamo bisogno.
Airone156
Davide Malaspina sentì i lamenti della baronessa Ippolita e disse al suo scudiero: " chiudi la tenda che quello starnazzare mi urta" .

Lo scudiero obbedi e tornato il silenzio Davide gli disse : " Ma di che si lamentano costoro ?, chi va a morire in maniera così sciocca , non è un soldato onorevole ma solo uno sciocco " e poi aggiunse " sentimi , se quelli valutano così tanto l'onore , sarà mia cura lasciarglieo tutto , l'importante è che la vittora sia Modenese è questo che conta e non lo starnazzare " .
Lo scudiero annui e Davide Malaspina si immerse nuovamente nella lettura del suo libro preferito .
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Toth
Toth aveva saputo della morte dei 3 milanesi colpevoli degli assalti della capitale modenese...
un po' gli dispiaceva per l'amica Dany e Terge... ma in fondo si erano loro cacciati in quella situazione... il finale era un po' scontato...il fiero popolo modenese non li avrebbe fatti scappare illesi come se nulla fosse... e così fu...




[gdr_off] per ippo... un gdr non si fa facendo fare delle cose agli avversari... nessuno ha scritto prima di te che i corpo dei caduti erano stati derisi e umiliati, se non sai fare GDR leggiti la guida ma non permetterti di far passare per cattivi chi si difende... fortuna che Giuseppe ha messo una pezza...
imparate a giocare di ruolo e a raccontare le cose senza metterci di vostro per lo meno nelle parti di altri.

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Io c'ero quando Voi non c'eravate...e ci sarò quando Voi non ci sarete più!!!
Christe
Erano le prime luci dell'alba ormai e nell'accampamento veneziano già ci si agitava e preparava in attesa degli ordini del Capitano. L'aria era fresca e correva veloce tra le tende, veloce come la notizia della vittoria dell'Esercito di Modena sul gruppo di Danitheripper. Ma per Christe la notizia sarebbe stata ben più pesante di altri: nello scontro era caduto il suo amatissimo amico Tergesteo Barbarigo.
Era bello gioire della respinta dell'esercito di Tancredi a Verona, ma questa vittoria non poteva essere gaudiosa come la precedente: che presto che si fa ad esultare per una vittoria in guerra e subito dopo rendersi conto che pur nella vittoria si è in qualche modo sconfitti.
La fanciulla si sedette sotto una grande quercia lontano dall'accampamento e lì, come mai aveva fatto in vita sua, pianse disperata,gridando al cielo il suo dolore fino a non sentirsi più le corde vocali, versò tante lacrime che non poteva vedere distintamente le cose attorno a sè, si alzava e gridava stringendo i pugni al cielo roseo dell'alba finchè, spossata e tremante, perse i sensi e cadde ai piedi dell'imponente albero: questa volta il dolore era davvero troppo grande anche per lei.
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Factum omne rotat
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