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Resoconto di GUERRA, Diario di un Soldato:Claudio_lo_ardito

Xyandra


Era un alba strana quella che il Luogotenente stava affrontando.
Era lontano dalla sua città da tempo, impegnato nell'esercito a cui aveva dedicato ogni attimo in onore di Modena e del Suo Duca, sempre fedele al suo Capitano.
Poche ore di sonno lo accompagnavano da parecchi giorni ma lo sguardo era sempre sicuro.
La vita in esercito lo aveva tenuto lontano dalla cittadina ma ogni giorno poteva osservare i cittadini della bella Massa, fieri, a testa alta e pronti a combattere con ogni mezzo per quello che avevano e per difendere l'onore della propria città e del proprio ducato.
L'alba però portava con se l'esercito nemico, le odiate insegne dell'invasore fra le cui fila c'era il suo unico Amore, quello che si cerca per una vita e spesso non si trova.
Un Amore, oggi nemico per scelta di conquista.
Un solo attimo di felicitià nel saperLa così vicina e poi la realtà del conflitto, un messo portava nuove notizie.
Le notizie giungevano frammentarie tramite messi o di bocca in bocca lungo tutta quella terra che avevo percorso e difeso.
Era ora di aggiungere poche righe al suo diario, una semplice cronistoria degli avvenimenti in modo che se fosse morto qualcosa di lui fosse rimasto.

DIARIO di Claudio di le Ardite Genti
[... molte pagine scritte, soprattutto dedicate a Lei precedono....]

Al Fronte
16 maggio 1457 -Strani avvenimenti accadono fra Massa e La Spezia

17 maggio 1457 -Milano e Genova dichiarano guerra a Modena, dobbiamo uccidere per difenderci

-Sventato primo attacco al castello della capitale


18 maggio 1457 -Guastalla viene assediata dall'esercito di icemen che poi avanza su Modena.

- Viene chiesa la resa che ovviamente non avviene


19 maggio 1457 - Un eroico gruppo di soldati Astenico, Anaizit, Eriti, Skorpio2, Tyrion81 nell'avanzare verso Modena per difenderla viene assaltato ed ucciso dall'esercito nemico.

-Modena cade e gli usurpatori conquistano il consiglio.
Danitheripper (Principe)
Williamwallace (Sceriffo)
Yoga_prince (Ministro del Commercio)
Sir_daky
Plue (Prefetto)
Walden (Ministro delle Miniere)
Gio_nic
Damabianca (Pubblico ministero)
Katerina (Sergente)
Tergesteo (Portavoce)
Muloiceblue (Giudice)
Lordaltair (Capitano)


20 maggio 1457 -La Serenissima si schiera e manda , onorevolmente, un ultimatum agli invasori.

-L'esercito di Sandovino è piombato su Massa e ne chiede la resa, i cittadini esaltano la loro indole e sono pronti a tutto.

-L'esercito di Icemen è di nuovo su Guastalla.

21 maggio 1457
-l'esercito nemico di Rosaselvaggia giunge nella Nostra capitale

-l'esercito nemico di Icemen assedia Mirandola.



22 maggio 1457
-Spostamenti tattici e nell'ombra degli eserciti nemici.




Elenco degli Eroi Modenesi caduti:
Astenico
Anaizit
Eriti
Skorpio2
Tyrion81
Brezzanevada
Arckaret



Vili assalitori uccisi: -
Mr.nice
Seleucos84
Sregolata
Damabianca
Skicuordileone






Dal diario di guerra di Eriti

Chi scrive è Eriti Velia Malipiero Giustiniani Longo, Contessa di Soliera, Cittadina Mirandolese e Modenese.
Cercherò di riportare quanto più fedelmente i fatti accaduti e che accadranno, così che i posteri sapranno come i loro antenati hanno combattuto. Sarà la storia a giudicare le nostre gesta, sarà Lei a decidere chi aveva Onore e chi no.



Sabato 16 Maggio 1457

Alle 3 di notte, Il Ducato di Milano, nella figura della Duchessa Dama_Propezia, e la Repubblica di Genova, nella figura del Doge Margab, dichiarano guerra al Ducato di Modena, accusandolo di tramare nell'ombra contro di loro, di esser sempre stato ostile nei loro confronti, di non aver mai voluto ratificare trattati con loro, di aver attaccato la Repubblica Genovese, senza aspettare la comunicazione del Nostro Imperatore che, il giorno dopo, dichiara che quanto era successo il giorno prima nel nodo fra Massa e Spezia era stato un errore, e pertanto nessuno aveva colpa di ciò.
Nonostante queste affermazioni del nostro Supremo Sovrano, Genova e Milano non hanno ritrattato la loro posizione.
Inutili sono stati i tentativi diplomatici del nostro Duca Marcolando, Genova e Milano continuano a sputare false sentenze.

La guerra ha inizio.

Domenica 17 maggio 1457 L'esercito milanese del Comandante Icemen, dopo esser entrato furtivamente su suolo modenese, dichiara, tramite missiva lanciata alle porte di Guastalla che la città sarà messa sotto assedio e chiede la resa dei cittadini tutti.
I guastallesi non demordono, si preparano all'assedio, si armano, si unisco, e attendono tutto il giorno, pronti per la morte.
Valorosi cittadini.

Lunedì 18 Maggio 1457 I milanesi, dimostrandosi sempre più vigliacchi e bugiardi, non assediano la città, ma la aggirano. Sulla via verso Modena, incontrano 2 gruppi armati di soldati Modenesi, diretti alla Capitale per difenderla.
Inizia lo scontro con uno dei due. I 5 soldati soccombono sotto il loro attacco a sorpresa. Il secondo gruppo riesce ad arrivare a Modena per difenderla.

I 5 caduti in battaglia:

Citazione:
Caporale Astenico
Soldato Tiziana "Anaizit" Ferrari
Soldato Eriti Velia Malipiero Giustiniani Longo
Soldato Stefano "Skorpio2" Ferrari
Soldato Tyron81



Nella stessa notte però, gruppi armati di milanesi e genovesi, che per tutto il tempo erano rimasti nell'ombra, come iene che attendono nascosti che il leone finisca il suo pasto per poi assaltare la carcassa, assaltano il castello di Modena, deponendo il Consiglio Eletto e il Duca. Prendono il potere, e fanno del glorioso castello di Modena, castello che ha avuto il privilegio di ospitare i più illustri esponenti del nostro tempo, il loro bivacco.

Questo il nuovo consiglio formato dagli usurpatori vigliacchi:

Citazione:
Danitheripper (Principe)
Williamwallace (Sceriffo)
Yoga_prince (Ministro del Commercio)
Sir_daky
Plue (Prefetto)
Walden (Ministro delle Miniere)
Gio_nic
Damabianca (Pubblico ministero)
Katerina (Sergente)
Tergesteo (Portavoce)
Muloiceblue (Giudice)
Lordaltair (Capitano)



Firenze chiude i propri confini.

Martedì 19 maggio 1457
I 5 soldati assaliti si risvegliano a Mirandola furenti per la loro sorte e per la mancanza di onore degli usurpatori.
I Modenesi, sorpresi da questa infamia, si unisco, al di là delle città, al di là dei partiti, al di là di tutto. Sono uniti, compatti, un unico essere inferocito pronto a sbranare chi ha osato turbare il loro quieto vivere.
Si uniscono, si preparano, si armano. Sono pronti a morire. Preferiscono la morte alla sottomissione.
Alla fine resteranno o loro o gli usurpatori.

La chiesa condanna ufficialmente la guerra, ma non gli assalitori.

Mercoledì 20 Maggio 1457 La Repubblica di Venezia comunica pubblicamente la sua presa di posizione. Condanna la guerra. Manda un ultimatum agli usurpatori: hanno 24 ore per deporre le armi, abbandonare il suolo modenese e restituire la Corona al legittimo Duca. Scaduto tale tempo, se nulla sarà stato fatto, scenderanno in guerra al fianco di Modena.
L'esercito genovese del Comandante Sandovino, assedia la città di Massa, e ne chiede la resa incondizionata.
L'esercito milanese del Comandante Icemen è di nuovo alle porte di Guastalla, pronto ad assediarla.
Il Regno delle Due Sicilie, pur condannando la guerra, si dichiarano neutrali in questo conflitto.

Mirandola – 21 Maggio 1457 Quinto giorno dall’inizio del conflitto

All’alba i mirandolesi si sono ritrovati l’accampamento dell’Esercito milanese del Comandante Icemen alle porte. Subito sono iniziati i preparativi per la difesa della città. Tutti dal contadino al nobile, dal bambino al vecchio, si sono uniti per proteggere la loro casa.
Mentre in città fervevano i preparativi, alle porte l’accampamento viveva minaccioso, con fumi neri che si alzavano dai vari focolai, oscurando il cielo, coprendo con il loro odore acre, il dolce profumo di frutta che è di regola a Mirandola.
Nella Capitale, invece, sempre all’alba fu avvistato l’accampamento dell’Esercito Genovese di Rosaselvaggia. Ma i modenesi, non si scoraggiano e per tutto il tempo, orgogliosamente, difendono la loro terra.
Gli usurpatori tentano, con ogni mezzo, di dividere il popolo modenese. Ad oggi nessuna altra prova contro i legittimi governanti, presenti e passati, è stata presentata. Continue sono le richieste genovesi ai Consiglieri Modenesi di autorizzare la libera pubblicazione dei loro scritti.
Ad oggi, nessun altro attacco o combattimento, si è svolto in terra modenese.

Nota personale: nella tarda serata, sfuggendo al medico, ho incontrato il Comandante Icemen e alcuni suoi soldati. La diffidenza iniziale dovuta anche alle rispettive parti in questo conflitto, è lentamente scemata, confermando che le parole risolvono i problemi più di una lama.
Triste sarà il giorno, se Aristotele vorrà, che le nostre lame si scontreranno.

Mirandola – 22 Maggio 1457 Sesto giorno dall’inizio del conflitto

L’accampamento dell’Esercito Milanese di Icemen è sparito, sono rimasti solo i segni del suo passaggio. Segni che né la terra né i cuori modenesi dimenticheranno mai. I mirandolesi, sollevati da tale scomparsa, non si lasciano ingannare e continuano a difendersi.
La pressione mentale che gli Usurpatori tentano di instillare nei modenesi, non ha effetto. L’unica parola d’ordine che tutti i Modenesi sentono è: Difesa. Difendono con la vita la loro terra, terra da amare non da conquistare con la forza.
Anche oggi, nessun altra prova viene portata a conoscenza dei modenese “ingannati dai loro governanti falsi e bugiardi”.
Nella tarda serata, un comunicato perviene in terre Italiche: la Savoia, condannando la guerra, invita Milano a abbandonare le armi e il conflitto. Se entro 3 giorni ciò non avverrà, la Savoia entrerà in guerra al fianco di Modena e Venezia.
Pare inoltre che un tentativo di sconfinamento a Venezia da parte dell'Esercito Milanese di Tancredi, sia stato intercettato e bloccato, rispedendolo indietro.

Mirandola – 23 Maggio 1457
Settimo giorno dall’inizio del conflitto

Alba felice in quel di Modena per i suoi figli.
Il castello, dopo diversi tenaci tentativi, è di nuovo in mano Modenesi.
I danni al suo interno, alle sue sale, sono consistenti e lacerano ancora di più il cuore già ferito di Modena. Ma le ferite si rimarginano, i danni si riparano. È tempo, ora, che gli Usurpatori paghino per ciò che hanno fatto. È tempo che imparino cosa succede quando si disturba il sonno di una belva feroce.
Modena non dimenticherà tanto in fretta questi abusi e questi soprusi. Modena si rialzerà e scaccerà il nemico. Che i governanti milanesi e genovesi imparino cos’è l’onore. Mentre loro sono al sicuro nei loro castelli, a Modena tutti combattono, dal semplice contadino al più eminente Principe.
Adesso inizia la vera guerra!!!

Ecco il nuovo consiglio Modenese:

Citazione:
Sconosciuta (Principe)
Marcolando (Sceriffo)
Cardios (Capitano)
Crotalous
Galadrie
Molinieri (Prefetto)
Steth (Giudice)
Pack (Sergente)
Abbavato
Rayzen (Pubblico ministero)
Idarne (Ministro del Commercio)
Fragaldino


Mirandola - 24 Maggio 1457
Ottavo giorno dall'inizio del conflitto

Nella notte sono iniziati i primi scontri fra i Modenesi e i Milanesi e Genovesi.
Gli scontri, non troppo lunghi hanno visto le prime vittorie Modenesi. Dopo la ripresa del Castello, queste piccole grandi vittorie, solleva ulteriormente il morale dei soldati e dei cittadini.

A Massa L'esercito Modena Delta Force del Comandante Edoardo "The_Prince" Cybo-Malaspina, si è scontrato con un gruppetto di Genovesi (più un vagabondo Fiorentino). L'esito ha visto l'Esercito Modenese vincere. Nessun ferito è stato riportato tra le fila dei fratelli Modenesi, mentre gli attaccanti son caduti sotto i loro attacchi ripetuti.

Questo l'elenco:

Citazione:
Diem
Dj7
Falconxxx
Giangiobo
Anthony08



A Guastalla l'esercito Squali di Modena del Comandante Davide "Airone156" Malaspina, si è scontrato, invece, con un trio formato da una modenese, un milanese e un veneziano.
Anche qui lo scontro è stato breve e i tre sono stati colpiti. Non si registrano morti o feriti tra le fila modenesi.

Questi i tre caduti:

Citazione:
Uccioilservo
Graziello
Morzan1995


E' iniziata la controffensiva modenese? Pare di si, e molti lo sperano.

Mirandola - 25 Maggio 1457
Nono giorno dall'inizio del conflitto

Oggi, giornata calma, nessuno scontro si è verificato nelle terre modenesi.
Oggi, non c'è nulla da segnalare. Spostamenti tattici degli eserciti. Organizzazione delle difese modenesi.
Calma piatta ... La quiete prima delle tempesta?

Mirandola - 26 Maggio 1457
Decimo giorno dall'inizio del conflitto

Un altro morto si aggiunge alla lista.
Il deceduto, un vagabondo genovese, si era addentrato nei confini modenesi. Conscio o meno del pericolo che correva, si è scontrato con l'esercito modenese posto a difesa di Massa. Lo scontro impari, si è risolto in fretta, lasciando in terra solo altro sangue.

Il morto si chiamava:

Citazione:
Bracciofortebracci


Molti si chiedono, quando questa futile guerra finirà, quante altre persone dovranno versare il loro sangue. Ma soprattutto, si chiedono, alla fine, cosa resterà e cosa si sarà ottenuto o perso.


Mirandola – 27 Maggio 1457
Undicesimo giorno dall’inizio del conflitto

Gli avvenimenti riportati finora sembrano essere stati solo il preludio di ciò che è iniziato e di ciò che sarà.
Nella notte il sangue ha di nuovo bagnato le pacifiche terre modenesi.

A Massa un vagabondo genovese è stato sorpreso dall’esercito modenese mentre cercava di oltrepassare la frontiera.
Il comandante Edoardo “The_Prince” Cybo-Malaspina ha ordinato ai suoi uomini di fermarlo. Essi, dopo avergli intimato di fermarsi e di tornare su suoi passi, hanno dovuto usare le maniere forti per bloccarlo. Scontro breve che non ha impegnato seriamente i soldati.

Caduto a Massa:

Citazione:
Principedidan


A Guastalla i modenesi si sono presi una rivincita, che più che definirla a livello militare, sarebbe più corretto dire a livello del loro orgoglio.
L’esercito “Gli squali di Modena” del Comandante Davide “Airone156” Malaspina si è scontrato con un gruppo composto da tre milanesi. Questi ultimi si sono battuti con tenacia, ma la superiorità numerica dei modenesi unita all’odio provato dai soldati nel confronti delle loro persone, hanno decretato la vittoria dell’Esercito Modenese.
Nella notte, a Guastalla, tre Usurpatori sono stati uccisi, anche se due di loro sembrano essere solo ridotti in fin di vita, e nel giro di diverse settimane, se Aristotele lo vorrà, torneranno in forma.
Alcune voci dicono che un uomo, non ben identificato, abbia scagliato la testa decapitata della morta verso l’accampamento militare milanese.
Altre voci affermano che un soldato milanese abbia chiesto la restituzione dei cadaveri a “uomini privi di onore che hanno osato infierire su un morto”.
Mi chiedo dove fossero tali persone quando un loro esercito attaccava nella notte un gruppo di modenesi ignari della sua presenza su quella strada. Dove erano quando i corpi dei modenesi sono stati più volte colpiti quando ormai erano privi di conoscenza e non potevano reagire.
Affermano che Modena non ha onore perché ha dato la giusta punizione a colei che si è autoproclamata Duchessa dopo aver assaltato e preso con la forza il Castello, ma allora dov’è l’onore di Milano quando attaccano dei modenesi su suolo modenese con un loro esercito?
Questa è la guerra, signori. Gli eserciti uccidono. I cadaveri sono deturpati e spogliati dalle loro armi. L’odio fra attaccati e attaccanti dilaga. Il sangue viene versato.
Modena sa di essere in guerra, in una guerra voluta da altri.
Milano e Genova lo sanno? Loro che aprono taverne, che si giustificano per l’attacco con fantomatiche prove trafugate dal Consiglio modenese, che fanno i simpatici, che proclamano di voler salvare Modena dai suoi “sporchi, falsi e doppiogiochisti” governanti, che si offendo se vengono trattati come Invasori, Usurpatori, come NEMICI, sanno di essere in una guerra voluta dai loro governanti, chiusi al sicuro dei loro palazzi? Capiscono che sono in guerra e non in gita turistica? Chissà, ai posteri l’ardua sentenza …

Caduti a Guastalla:

Citazione:
Danitheripper
Tergesteo
WilliamWallace



Mirandola – 28 Maggio 1457 Dodicesimo giorno dall’inizio del conflitto

La controffensiva veneta-modenese è finalmente iniziata? Così pare.
Altra giornata di sangue questa.
Due scontri fra eserciti si sono verificati nella notte.

A Massa l’esercito Modena Delta Force del Comandante Edoardo “The_Prince” Cybo-Malaspina, si è scontrato con l’esercito Cavalleria dell’Ordine Mauriziano del Comandante Annina.
La lotta avvenuta poco fuori dalle mura di Massa, lungo la strada fra Massa e Spezia, è stata cruenta. Lo scontro, durato diverse ore, ha visto sangue versato da entrambi gli schieramenti.
Molti modenesi si chiedono come possa essere possibile che, vista la superiorità numerica (stimata come minimo il doppio), lo scontro si sia potuto concludere con un “pareggio” (ossia con quasi lo stesso numero di vittime, e che non comporta la sconfitta totale di uno dei due eserciti) che scontenta entrambe le parti.
Forse solo Aristotele lo sa, ma (e qui forse sono le medicine non farmi ragionare) non può esserci lo zampino di quel Mistero che da sempre avvolge quel tratto di terra? Quel Mistero che fa vedere cose che non ci sono, e crea incomprensioni e falsi pretesti? Chissà …

Vengono di seguito riportati i nomi dei caduti in combattimento:

Per Modena ha scritto:
Luogotenente Miriam Serena di Montefeltro
Soldato Elos
Soldato Volontario Pormy (ferito)



Per Genova ha scritto:
Glicina
Vicaelia
Tidus95


Spostandoci, invece, sull’altro lato del Ducato, viene riportato lo scontro tra l’esercito veneziano “I Draghi Neri dell’Apocalisse” del Comandante Bianca Maria Visconti e l’esercito milanese “I Grifoni di Milano” del Comandante Tancredi.
Non è ben chiaro, in realtà, di ciò che è successo questa notte.
Le fonti dicono che l’esercito milanese abbia tentato di sconfinare a Venezia, ma sia stato respinto dai veneziani, che inspiegabilmente si stavano battendo fra di loro. Il motivo di ciò potrebbe risiedere nella scarsa visibilità dei soldati, che, durante la marcia, avendo visto movimenti su un territorio a loro sconosciuto, hanno reputato avere di fronte il nemico, e hanno ingaggiato battaglia fra loro, riconoscendosi solo troppo tardi.
L’esercito milanese, rispedito verso Mantua si è scontrato con l’esercito alleato del Comandante Bianca Maria Visconti. Lo scontro, durato poco tempo, anche per la stanchezza delle truppe milanesi dovuto alla battaglia precedente, ha provocato caduti da ambo i lati.
Numeri e nomi dei caduti di questa notte a Mantua, non sono ancora ben identificati, essi saranno riportati appena possibile.

Mirandola – 29 Maggio 1457 Tredicesimo giorno dall’inizio del conflitto

Il sangue a Modena continua ad essere versato.
Coloro che pensano che questa sarebbe stata una guerra lampo, si devono ricredere.
Coloro che pensano che questa guerra avrebbe diviso i modenesi, si devono ricredere.
Modena si è unita, le divergenze interne sono state accantonate e tutti si sono uniti per scacciare il nemico, che ha violato la loro pace.

A Massa l’esercito modenese “Modena Delta Force” del Comandante Edoardo “The_Prince” Cybo-Malaspina si è nuovamente scontrato con l’esercito genovese “Cavalleria dell’Ordine Mauriziano” del Comandante Annina.
Lo scontro, avvenuto all’alba, ha registrato un’altra piccola vittoria modenese.
Dalle mura di Massa era costantemente osservato l’esercito nemico e al segnale, lo scontro è iniziato.
Risoltosi in poche ore, ha visto la morte del comandante Annina per mano di Modenesi, che si sono così vendicati per le morti dei loro compagni della notte prima.

Per Modena ha scritto:
Albatrosvola


Per Genova ha scritto:
Annina
Colamonforte
Tintoretto5 (ferito)

Indro
Leggendo pensa: "Ci sono una miriade di pergamene e messaggi sparsi per la bacheca riguardanti la guerra ma nessuno di questi riassume in maniera dettagliata ciò che è accaduto. Questo messaggio credo sia utilissimo e provvederò a fare di persona i complimenti all'autore. Finalmente."

Un pensiero va ai gloriosi soldati modenesi, che con coraggio hanno affrontato un intero esercito! Gloria e onore a voi in eterno!!
Anirama
si...vero!
GRAZIE....

...onore ai caduti!

_________________
Akorgentil
Si fatto davvero bene!!!L'autore del topic lo aggiornasse tutti i giorni grazie!!!Onore ai caduti!!!
Geremia
Onore ai nostri caduti modenesi!Che Aristotele li accolga nel Paradiso.
___________________________________
Geremia Pucci Guerra,Parroco di Mantua
Texwiller7
che i nostri compagni caduti...siano da esempio per tutti noi....

non nascondiamoci....prendiamo esempio....afferriamo le armi e vendiamo cara la nostra vita....

SEMPRE E SOLO MANTUA NOSTRA E DI NESSUN ALTRO
_________________
Indro
La guerra continua a mietere vittime innocenti: anche questa notte è stato versato del sangue. Tornado da una missione ho incontrato un alleato veneziano, Arckaret. Aprendo la sua scheda ho visto che c'era scritto: Arckaret è MORTO.

Queste le sue parole inviatemi con una missiva:

Citazione:
mi hanno ucciso, ottavina ellaccio lelettrico big show spartano8 dottoroby murphy n ecc ecco che cosa hanno fatto miseria nera, ma che cavolo gli e preso non ho fatto nulla di male cavolo


Anche questi morti silenziosi che nessuno magari denuncerà vanno tristemente ricordati
Blascomon
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