Amsterdam707
Città di frontiera
Le città di frontiera sono molto particolari: sono al tempo stesso cariche di opportunità e di preoccupazioni.
Sono composte in maggioranza di gente chiusa e al tempo stesso ospitale, di quell'ospitalità un po' burbera ma sincera di chi sa che ogni nuovo venuto può portare un pugnale d'oro da commerciare o da piantarti alla schiena alla prima disattenzione.
Le città di frontiera ospitano da sempre viaggiatori, umanità diversa e multiforme, colorata e pittoresca, genti di ogni razza e tipo che riesce a superare con qualche agilità anche le punte di lancia di molti eserciti e guardiani.
Nella Taverna e per le strade di Fornovo passavano molti personaggi, diretti verso e fuori dal Ducato, che avessero lasciapassare o meno. Il rischio era loro.
Con loro viaggiavano matrimoni, merci, reati e storie. Notizie.
Da queste fonti ad Amsterdam giungevano all'orecchio, dai territori di guerra, molte voci, e poche di queste radicalmente nuove.
La gente continuava ad urlare e a scannarsi in piazzae non sui campi di battaglia, su concetti e parole fumosi e pieni di interrogativi, minacciando di trafiggere persone così come concetti. Ognuno si crogiolava nel proprio brodo di narcisismo.
Amsterdam guardava ad est: i suoi amici in marcia, qualcuno di loro, gli era stato riferito, aveva addirittura conquistato la capitale Modena: lui non aveva alcun dubbio che ci sarebbero riusciti, conosceva bene i Porcelli...
L'amministrazione cittadina in questi tempi difficili doveva essere attenta e oculata: nulla lasciato al caso, perchè anche il diavolo, quando avesse voluto metterci la coda, avesse avuto a scottarsi prima di riuscire nei propri intenti.
Eppure avrebbe voluto partire, andare con i commilitoni sul campo di battaglia, mettere alla prova sul serio le proprie capacità con la spada, oltre che con la penna...
Lo storico che era in lui pensò che in fondo tutto era già stato scritto, nelle storie passate, nelle guerre passate, nelle persone passate. Pensò ai grandi scrittori che non c'erano più, a quello che di loro rimaneva nei suoi libri in biblioteca, e si ritrovò a pensare con un tranquillo sorriso:
"Grazie a loro, anche stavolta, so come andrà a finire..."
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