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Gdr: Addio sorella e amica.. Addio Danitheripper..

Diego73
Verona 19 Giugno 1457

Citazione:
Tu sei come una terra
che nessuno ha mai detto.
Tu non attendi nulla
se non la parola
che sgorgherà dal fondo
come un frutto tra i rami.
C'è un vento che ti giunge.
Cose secche e rimorte
t'ingombrano e vanno nel vento
Membra e parole antiche.
Tu tremi nell'estate
(Cesare Pavese)
Cannato
Mantua, 19 giugno 1457

Non ci sono parole ne per descrivere il mio rammarico nell'udire una notizia del genere ne per omaggiare una persona come Dani.
Hai lasciato il segno ovunque tu sia stata.. E sono sicuro che lo lascerai anche ovunque tu andrai..

Addio cara amica
Arabell
Parma, accampamento dei Grifoni

Poche luci illuminavan l'accampamento. Solo qualche fuoco, a quell'ora della notte, brillava intorno ad esso.
La luna era al suo primo quarto ed era oscurata da dense nubi, foriere forse, di cattivi presagi. Era questa la sensazione che le davano..
"Squak"..fece eco nel silenzio una piccola anatra che sbucava dalla sacca. Shhh dispettosa! Ti ho dato la mia blusa vecchia da mordicchiare di modo che tu la smetta di prendertela con il mio braccio, ora fammi il piacere di non svegliar nessuno o dovrò dare parecchie spiegazioni e proprio non me la sento. Non che i miei superiori sian all'oscuro, ma molti altri si e giustamente non approverebbero questa mia pazzia...Ma considerato che parlo ad un anatra....La osservò. Il suo musetto riusciva a scacciar i brutti pensieri e a farla sorridere..Andiamo piccola..ci aspetta un lungo viaggio..massacra la blusa e fà silenzio.Lentamente arrivò vicino ad una tenda in cui riposava un cavalier a lei caro. Il bisogno di vederlo ancora un istante era forte. Sapeva i rischi a cui andava incontro. Nessuna risposta ufficiale alle sue richieste di un lascia passare eran pervenute.
Sostò per diversi istanti sulla soglia...immobile..il movimento della sua compagnia di viaggio la ridestò nuovamente...un respiro profondo..un sussurro.. Tornerò te lo prometto..cerca di comprender la mia follia..
Si girò decisa su se stessa senza voltarsi più e nel gioco delle ombre, attraversò l'accampamento, immergendosi nell'oscurità della notte.
Un sentiero scosceso la guidava verso il luogo dell'appuntamento...
Nei suoni ovattati del bosco il verso di un anatra riecheggio..
shhhhhhh
Iceboy84
Ice fu svegliato di soprassalto da un fastidio sulla testa..
credendo fosse una zanzara inizialmente si girò... però la zanzara sussurrava e nel sonno Ice non distingueva chi fosse e pensava sognasse...
Un sogno bellissimo... sognava il suo amore che in realtà stava a Verona e che in realtà avrebbe rivisto chissà quando...
Le scorrerie di Magic non si sapeva mai quanto andavano avanti! Quando ebbe il tempo di realizzare vide la cugina accucciata affianco a se e gli chiese:
"Ti sei forse innamorata di me Magic?? Grazie ma preferisco le giovani donne dal fisico femminile e non le robuste soldatesse!"

Magic gli diede un ulteriore ceffone in fronte e Ice finalmente realizzò che non era una zanzara quel fastidio di prima! Lo esortava ad alzarsi di corsa, a prepararsi per la partenza.. Farneticava di arrivi e di attese..
Ice pensò che Magic quella notte invece di riposare avesse bevuto..

Comunque appena preparate le ultime cose e ancora addormentato Ice facendo un gavettone a Magic con l'acqua rimasta nel secchio esclamò: "In marcia su!!"
Arabell
Raggiungere Magic e Ice fù tutto sommato semplice. Le indicazioni eran chiare ed il luogo terra amica.
L'incontro tra le due sorelle fù un turbinio di emozioni..la felicità di rivedersi dopo tanto tempo, di potersi abbracciare e parlare e la tristezza e il rammarico per le circostanze in cui avvenne.
Senza perder tempo si misero subito in marcia. La destinazione era lontana ed il percorso pericoloso. Dovevan attraversare i confini e ben due eserciti nemici, almeno per Arabell, li presidiavano.
Indossarono abiti civili e passarono per strade poco battute, sostando solo per brevi momenti. Il tempo parve comunque volare...Le due sorelle si raccontarono tutto il possibile, anche argomenti già menzionati nelle missive che si scrivevano, era tutta un altra cosa poterlo fare a voce, esprimer con un solo gesto le proprie sensazioni.
Il tempo trascorse, da quasi due giorni essi eran in viaggio..
Hai..insomma..Magic riprenditi questa..dolcezza di anatra..non la sopporto più..
Arabell non dire così! Senza di lei non ci saremmo potute accordare, è stata un ottima messaggera devi ammetterlo.
Sarà anche così..ma guarda le mie braccia..sono viola! Per non parlare della mia povera blusa..potevi avvisarmi dei suoi gusti..
Ohh ma cosa vuoi che sia..

Ehmehm..Tossi forte Ice per interromperle..Mie belle dame vi devo forse ricordare che meno attiriamo l'attenzione meglio è? Vi consiglierei di abbassar il volume della vostra amabile voce..per buona pace del nostro viaggio....e delle mia povera testa..
Ti annoiamo forse? Perchè se è così basta dirlo..Si risolve subito..Vai avanti e controlla la strada avvisandoci dell'arrivo di chiunque..
Ice scosse la testa rassegnato..D'un tratto si fermo..
..Mie dame....Le due continuavan a parlare..
..Cugine...Niente..
Arabell, Magic!!
Ma ti sembra il modo di urlare? Che succede?
Credo che presto faremo molti incontri..
Si intravedono le mura di Mirandola, siam infine giunti a destinazione..

Il silenzio calò forte e pesante di fronte a quella visione..
La sofferenza, l'angoscia, la tristezza ripresero il soppravvento nei loro cuori. All'interno della città la loro sorella era stata imprigionata e nella sua piazza..giustiziata.
Ora dovevan affrontare la realtà di quel viaggio, le sue motivazioni.
Trovare il corpo di Danitheripper e riportarlo a casa....
Arabell
Eran passati diversi giorni dal loro arrivo in città. Alloggiarono presso una locanda di proprietà de IlBavone, persona meravigliosa, che li aiutò il più possibile nel loro difficile compito ed incontrarono cittadini molto cordiali e gentili che compresero le motivazione che spinsero Arabell ad addentrarsi in terra nemica e mai una volta le fecero pesare la sua appartenenza all'esercito milanese...Bastava evitar l'argomento..ed al gruppo questo fece molto piacere..era da tempo che non passavan serate in locanda in serenità ed allegria.
Una sere di queste, mentre i vari avventori si gustavan una buona birra e parlavan delle prossime elezioni del paese, Arabell capì che non poteva più rimandare una visita, il tempo concessole per restare in città stava per scadere.
Uscì dalla locanda nel buio della sera indossando un lungo mantello.. e coprendosi il capo, si incamminò verso la piazza del paese. Poche persone giravan a quell'ora nelle vie, qualche metro prima della piazza girò in una di queste che la condusse d'inanzi ad un portone in ferro, ingresso di un palazzo scuro e tetro. Poche finestre dotate di spesse inferiate ne adornavan la facciata e qualche fiaccola ne rendevan l'aspetto ancora più lugubre.
Davanti al portone Arabell incontrò due guardie con le quali conferì sotto voce. Bastaron poche parole ed una piccola sacca tintinnante perchè le porte le fossero aperte. Una guardia entrò con lei e salì per delle scale, lasciandola in attesa nell'androne.
Tornò poco dopo con un soldato che le fece cenno di seguirla.
Si incamminarono verso un corridoio laterale e scesero lungo delle scale buie e umide..Arabell sentiva il freddo entrarle nelle ossa, ma non sapeva se era dovuto solo al luogo o alle sensazioni che le trasmetteva. Pensava solamente a giorni addietro, quando una persona aveva percorso quella stessa via e cercava invano, attraveso il contatto della mano con le pareti gelide e viscide, di percepirla in qualche modo e di sentirla cosi vicino a lei.
Arrivarono infine presso un atrio che conduceva in un labirinto di passaggi in cui si trovavan le celle dei detenuti. Ne percorsero alcuni fermandosi di fronte ad una porta in legno scuro, dietro la quale, sembrava non giunger suono alcuno.
La guardia girò la chiave ed aprì..Ci sono visite..svegliati...si voltò verso la dama e disse.. solo pochi minuti aspetterò poco più in là..niente scherzi!
Un cenno del capo di Arabell e la guardia se ne andò.
Senti un brontolio provenire dal buio..prese una torcia dal corridoi, fece un respiro profondo ed entrò.
Sollevò il cappuccio che le copriva il capo ed illuminando l'interno della cella disse ... Buona sera Messer Tergesteo...
Tergesteo
La torcia danzava, rimandando ombre che si rincorrevano come spiriti.
Dentro quella stanza c'era odore di morte lenta, di ferite, di incubi.
Era la fine della notte.
Tergesteo si sollevò, mettendosi seduto sul pagliericcio.

La luce della fiamma gli illuminava parte del viso ma si distingueva chiaramente come stesse fissando il nuovo arrivato.

"Non credo di avere il piacere di conoscervi ..."
Una voce femminile rispose "Sono Arabell Epelfing ..."
"Epelfing ..."
"Si Tergesteo sono ..."

Il Folle la interruppe.
Il solo pronunciare quel nome era fonte di dolore.
Il Folle si passava lentamente la mano sul viso.

"Di dov'è ?"
"Piacenza"
"Capisco"
"E cosa ci fa a Mirandola?"
"Sono arrivata con mia sorella Magic per ... accompagnare ... nell'ultimo viaggio ... Dani "
rispose la dama scegliendo con cura le parole.
"E il viaggio prevede una sosta nella mia cella nel cuore della notte?"
La risposta brusca fece scendere il silenzio.
"Cosa pensavate di trovare , qui, ora?"
Silenzio.
"Vedete però cosa avete di fronte ... "
La voce del Folle si addolcì.
"Chiedete quanto avete da chiedere, mia signora ... giacchè poi toccherà a me farvi una richiesta ..."
Katerina
Ho cercato mille parole dentro me che potessero giungerti dove sei Dany.
Ho trascorso giorni a tentar di capire.
In taverna chiedo "Rossa, oste"...la bionda non scende.

Non ho trovato altro nel mio "conoscere" che queste poche righe:

"...Eres como una mujer
perfumadita de brea
que se añora y que se quiere
que se conoce y se teme...
Ay...
si un día para mi mal
viene a buscarme la parca.
Empujad al mar mi barca
con un levante otoñal
y dejad que el temporal
desguace sus alas blancas.

Y a mí enterradme sin duelo
entre la playa y el cielo...
"


Sarebbe stata la mia canzone d'addio. Oggi è la tua.Adios.
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