Braken
Fornovo, luglio 1456 presso l'accampamento delle armate milanesi.
Braken non era mai stato uomo di molte parole. In genere riteneva che ascoltare fosse molto pù utile, interessante. Ma quel giorno, complici gli accadimenti avvenuti durante la visita alla Torre abbandonata di Fornovo*, aveva voglia di dire la sua. Così andò dritto al centro dell'accampamento, balzò su un tavolaccio e a gran voce iniziò a richiamare l'attenzione.
"Soldati, amici, sorelle mie e fratelli miei nella guerra. Ascoltatemi vi prego.Tutti noi abbiamo udito voci che annunciano l'arrivo della pace. E so bene che molti aspettavano questo momento con ansia. Io per primo ritengo che questa guerra avrebbe dovuto e potuto finire molto tempo prima.
Eppure nei nostri cuori c'è rabbia e delusione. Non per l'arrivo della pace, come qualcuno vuole far credere, ma per il modo in cui questa pace sembra dover arrivare.
Ma la realtà è diversa e ora ve lo spiegherò. La realtà è semplice e unica: noi siamo degli stupidi!
Lo so, lo so, lo so...... pare che le condizioni di questa pace corrispondano ad una vera e proria sconfitta per Milano. Ma pensateci bene. Ci vuole coraggio per ammettere di aver sbagliato e i nostri governanti lo stanno facendo. Ammettono che la guerra fu un errore e accettano di risarcire chi è stato vilmente e ingiustamente attaccato da noi.
Certo qualcuno di voi potrà obbiettare che in pratica in questo modo l'attuale Duca Skioppo lancia un'accusa nei confronti della precedente Duchessa Dama Propezia, che sino a prova contraria questa guerra l'aveva voluta.
Ma come ho detto noi siamo semplici soldati. Noi siamo degli stupidi e quindi non possiamo capire la raffinata abilità politica di chi è stato legittimamente eletto!
Lo so, lo so, lo so..... voi siete convinti di non aver perso questa guerra. Il vostro orgoglio vi porta ad essere ciechi di fronte alle pesanti sconfitte subite. Quali siano state queste sconfitte, beh nemmeno io ve lo saprei dire.
Ma persone molto più intelligenti e informate di noi lo possono fare e quindi accettate questa sacrosanta verità! Noi abbiamo perso sul campo di battaglia in maniera netta ed inequivocabile, solo che nella nostra infinita stupidità non ce ne siamo accorti.
Lo so, lo so, lo so...... molti di noi pensano di essere stati traditi. Molti di noi pensano che chi ha giurato fedeltà ad un Ducato non possa poi nel corso di una guerra passare sul fronte opposto. Molti di noi pensano che chi ha la pretesa di governarci, decidere per noi, darci lezioni dall'alto della sua onniscenza dovrebbe evitare ogni possibile traccia di collusione con chi siamo in guerra. Ma lo sapete bene. Io per una settimana fui Duca illegittimo, traditore e usurpatore. Che diritto ho io di parlare?"
Una folla silenziosa di soldati si era radunata intorno a Braken, quando il Colonnello si sedette e abbassando il tono di voce continuò.
"Fratelli miei, sorelle mie. Tutti noi abbiamo udito quelle voci. Voci che dicono che qualcuno a Milano non sarebbe estraneo a quelle strane aperture di processi contro i nostri soldati. Voci che dicono che qualcuno non sarebbe estraneo a quanto successe a Danitheripper.
Voci, nient'altro che voci, ma è difficile farle tacere.
E' difficile non credere che i nostri peggiori nemici non siano mai stati nè a Modena nè a Venezia.
E tutto questo perchè? Perchè siamo degli stupidi! Semplicemente perchè non siamo in grado di comprendere chi è molto più intelligente di noi.
Poveri, stupidi soldatini.
Miei poveri, stupidi, amati soldatini.
Ora gettano sterco sulle vostre bandiere. Vi irridono per le sconfitte, anche per quelle solo presunte. Oltraggiano la memoria dei vostri caduti.
Io, vecchio soldato, vi chiedo solo una cosa: marciate sempre a testa alta, non rinnegate mai voi stessi e chi ha combattuto al vostro fianco. Guardate sempre negli occhi le persone con cui parlate.
VOI potete farlo. LORO no."