Pierluigi68
Il tramonto del sole sul lago è uno di quegli spettacoli che non riesce mai a stancarmi, non importa quante volte lo si veda.
Stavolta però ho altro da fare, chissa che diranno le malelingue di Como, in effetti i termini classici ci sono tutti, la fidanzata è via, il luogo è un posto dove praticamente io solo posso far decidere chi entrare, e l'incontro avviene con il buio.
Apro la locanda dei matti con le chiavi che mi ha lasciato la Mary la taverniera, prima di recarsi in ritiro spirituale, entro e preparo.
Accendo una candela sul candeliere posto sul tavolo e pongo un paio di bottiglie sul tavolo.
La bottiglia accanto al mio posto è piena d'acqua, anche di notte il caldo è soffocante e vorrò bere tanto.
Dopo alcuni minuti sento bussare alla porta, apro e saluto il mio interlocutore:
"Benvenuto a Como, Tergesteo, scusami per l'orario, ma oggi ho lavorato nella mia panetteria e mi sono liberato poco fa.
Avevamo un discorso da finire noi due, da quando ci incontrammo a Milano.
Tanta acqua è passata sotto i ponti, ma io non ho dimenticato e nemmeno tu vedo.
Bene, eccoci qua, siediti pure e serviti, fino a domani mattina qui non ci dovrebbe disturbare nessuno.
A te la parola, carissimo nemico."
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Stavolta però ho altro da fare, chissa che diranno le malelingue di Como, in effetti i termini classici ci sono tutti, la fidanzata è via, il luogo è un posto dove praticamente io solo posso far decidere chi entrare, e l'incontro avviene con il buio.
Apro la locanda dei matti con le chiavi che mi ha lasciato la Mary la taverniera, prima di recarsi in ritiro spirituale, entro e preparo.
Accendo una candela sul candeliere posto sul tavolo e pongo un paio di bottiglie sul tavolo.
La bottiglia accanto al mio posto è piena d'acqua, anche di notte il caldo è soffocante e vorrò bere tanto.
Dopo alcuni minuti sento bussare alla porta, apro e saluto il mio interlocutore:
"Benvenuto a Como, Tergesteo, scusami per l'orario, ma oggi ho lavorato nella mia panetteria e mi sono liberato poco fa.
Avevamo un discorso da finire noi due, da quando ci incontrammo a Milano.
Tanta acqua è passata sotto i ponti, ma io non ho dimenticato e nemmeno tu vedo.
Bene, eccoci qua, siediti pure e serviti, fino a domani mattina qui non ci dovrebbe disturbare nessuno.
A te la parola, carissimo nemico."
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