Afficher le menu
Information and comments (0)
<<   <   1, 2, 3, 4   >   >>

[Gdr chiuso] Dal tramonto all'alba.

Pierluigi68
Pierluigi fece uno grosso e lungo sbadiglio.
"Scusami Terge, ma la stanchezza comincia a farsi sentire.", disse, poi fece un paio di respiri lunghi e profondi e riprese.
"Bah, alla fine tu chiami le cose in una maniera, io in un altra, ma il concetto è chiaro.
Tu combatti perché fondamentalmente ti piace, ti diverte, hai quello che i greci antichi chiamavano il "furor", ossia il furore tipico di certi popoli, ai quali aggiungi concetti che di nobile hanno solo l'apparenza, in quanto la storia dei concetti e dei valori alla fine si riduce a : "voglio toglierti tutto quello che tu hai, debole.
Sono concetti che capisco perfettamente, tanto è vero che si perdono nella notte dei tempi.
In quanto alla risposta, penso che la tradurrei circa in : Tergesteo se è in battaglia si sente vivo, fuori da essa non sa che fare, è tutto tanto noioso.
Il mio concetto di guerra invece è molto più semplice : prima regola vincere e guadagnare, seconda regola vincere a qualsiasi costo, terza regola vincere con qualsivoglia mezzo, quarta regola, se non sei sicurissimo di vincere non si fa la guerra; come ti ho detto, dentro di me ho l'animo del mercante."
_________________
Tergesteo
Trasalisco.

"E vai fiero di questo modo di pensare e concepire un'arte nobile come la guerra? A me sinceramente fa ... perdona il termine ... schifo.
E' utilitarismo. Tornaconto.
E'..e'.. triste.

Si è vero in battaglia mi sento vivo.
Mi sento vivo a giocare con la morte.

E tu? Lo sei a mercanteggiare?"
Pensaci"


Chiudo gli occhi. Mi puntello la fronte con la mano.
Per Aristotele.
Costoro sono morti e non lo sanno.
Lo dissi, lo dico e lo dirò.

Parole ignote mi sgorgano dalla testa, antiche , future, eterne.
Una visione.



"Siamo gli uomini vuoti
Siamo gli uomini impagliati
Che appoggiano l'un l'altro
La testa piena di paglia. Ahimè!
Le nostre voci secche, quando noi
Insieme mormoriamo
Sono quiete e senza senso
Come vento nell'erba rinsecchita

Figura senza forma, ombra senza colore,
Forza paralizzata, gesto privo di moto"
Pierluigi68
Pierluigi replicò senza variare il tono di voce :
"A te può fare schifo, la cosa non mi da nessun fastidio.
Per me la guerra non è una attività nobile, è un modo di sopraffare un avversario per imporgli le condizioni che piacciono a te; sempre che tu riesca a vincere, perché sai, il risultato differisce dalle aspettative più in guerra che in qualsiasi altra attività, come forse avrai imparato.
Tu parli tanto di ideali, di codici del guerriero e ti un mucchio di altre cose, che per me sono tutte balle, se vuoi rischiare la vita per gioco, rischia la tua, in quanto a me, ho troppo rispetto e paura della morte per mettermi a giocare con essa se non è assolutamente necessario.
Questa è la maggiore differenza fra me e te, tu ti diverti, io voglio vincere, perché ci sono tanti modi di divertirsi, ma non conosco alternative piacevoli alla sconfitta."
_________________
Tergesteo
"Beh ... Visconte .. anche la sconfitta è preferibile a certi tipi di vittorie.
Anzi non le chiamerei vittorie ...le chiamerei risultati.
Potrai ottenere certo grandi risultati così operando, ma non vittorie.

Non credere che un potente signorotto sia un vincente, e un militare battuto sul campo sia un perdente.

Ma mi pare inutile continuare.
Siamo su due sponde diverse del fiume, inconciliabili.
Io continuo a preferire le mie balle alle tue certezze ... di gran lunga.

Ma dimmi : ti piace la vittoria ma non vuoi rischiare, fai il moralista e mi parli della vittoria con ogni mezzo , più o meno lecito.... per Aristotele : deciditi una buona volta! "


Rido.
Io sarò pure pazzo ma lui mi pare confuso.
Pierluigi68
Pierluigi sorrise :
"Vedi Tergesteo, se parliamo di argomenti fuori dalla guerra ci stà perdere in modo onorevole piuttosto che vincere con mezzucci, purtroppo in guerra chi perde di solito è morto e non è una sensazione piacevole.
In quanto alla spiegazione, è molto semplice, in guerra devi prenderti dei rischi e devi ottenere dei risultati.
Capire quali sono i risultati massimi che puoi ottenere cercando di rischiare il meno possibile.
Come dicevo tempo fa, in guerra chi muore è sfortunato, chi non programma e calcola è incompetente, chi perde è solo un perdente.
In guerra tutto è lecito, in quanto per me la guerra si basa in gran parte sull'inganno e li ingannare, mentire, depistare è lecito e persino, scusa la parola molto brutta, onorevole, ma solo li.
Sono stato chiaro? spero di si, ma se non fosse così, dimmelo che spiego meglio."
_________________
Tergesteo
Sorrido.

"Ma va? C'ero arrivato da parecchio Pier ... non occorre che ti spieghi.
Hai già spiegato tutto benissimo.
Ingannare, depistare ... chiama le cose col loro nome : tradire!
Ma se tu ne vai fiero ... "
Pierluigi68
Pierluigi rispose calmo:
"Come ho detto prima, chi perde è solo un perdente.
Chi vince festeggia, chi perde spiega, ma chi non capisce le ragioni della propria sconfitta, continuerà a perdere.
Dimmi, è stato il mio tradimento ad impedirti di tenere il potere a Modena? ed è mia la colpa se 3 fuggiaschi presero la strada sbagliata e finirono contro gli eserciti modenesi?
Fu il mio tradimento a mandare sulle mura decine di modenesi?
Non sapevo i piani, non c'ero eppure ho fatto tutto questo?
Ti ringrazio Terge, Aristotele deve avermi dato poteri assolutamente incredibili, così incredibili che manco sapevo di averli, ma se lo dici tu deve essere così.
Comunque visto che ho questo incredibile dono, la prossima volta te lo metterò a disposizione, a pagamento si intende."
_________________
Tergesteo
"Ma allora se non sapevi e non sai una mazza ..ma che ti atteggi?
E smettila di fare il santone .... che cosa dai lezioni se non sai mai niente!!
Dici che non sai e fai il maestro... e smettila no?"


Sorrido.
Che sonno però...


"Però ancora non mi hai specificato bene che caspio ci facevi con Swantz e Scila ..il tresette col morto? Ah no scusa imparavi ... eh giusto .. nun sai mai una mazza!"
Pierluigi68
Pierluigi replicò :
"Io non mi sono atteggiato a niente a dire il vero, anzi ho cercato di riportare le cose con i piedi per terra, spiegandole.
Poi se mi ritieni solo un millantatore, vabbè, troverò qualche altro pollo da spennare.
Per quanto riguarda l'imparare, la risposta è si.
Perché vedi, per quante cose io sappia, c'è sempre qualcuno più furbo di me e c'è sempre qualcuno che ha qualcosa da insegnarmi ed a me piace tantissimo imparare cose nuove, se poi riesco ad imparare senza seri rischi, meglio ancora.
Fra parentesi, è uno dei motivi per cui sono qui stanotte, per imparare, sai Terge, credo che tu abbia moltissime cose da insegnarmi."
_________________
Tergesteo
Rimugino

"Però ... in effetti quando parlavo di tradimento mi riferivo ai tuoi incontri coi generali modenesi e veneziani ... in verità non pensavo a quanto accadde a me e agli altri a Modena ... curioso che tu ci abbia pensato... ma non importa... "


Per Aristotele, se non mi muovo scoppio.


"Senta, Visconte , prima di continuare il discorso ... mi indicherebbe mica la porta della toilette? Sa com' è .. con tutta quest'acqua chi si è bevuto..."
Pierluigi68
Pierluigi replicò sorridendo :
"Mica siamo nel palazzo ducale di Modena.
Troverai la ritirata nel cortile sul retro, lo sgabuzzino di legno."
Pierluigi si alzò, prese le chiavi e apri la porticina che dava sul retro della locanda.
"Fai con calma Terge, ti aspetto."
Detto questo si rimise con calma a sedere.
_________________
Tergesteo
Le nuvole cominciano a rischiararsi, un nuovo giorno si avvicina.

Rientro nella locanda dalla porta sul retro.
Mi stiracchio un pò ... in fin dei conti sono tutta la notte seduto.
Se non altro mi sono allegerito : dicono che a vescica sgombra si ragioni meglio.


"Allora Vis ... mentre ero assorto in profonde e fisiologiche meditazioni, m'è sovvenuta una frase che hai detto prima.
Soltanto mi sfugge - sarà l'ora tarda - che cosa possa averti insegnato ... in fin dei conti, a tuo dire, appartengo alla sfera dei "perdenti" ...
Deh ... non vedo proprio cosa tu possa aver imparato da me , stanotte ..."


Io la vedo così.
Pierluigi68
Pierluigi rispose concedendosi l'ennesimo sorriso.
"Tergesteo, ovviamente non mi aspettavo certo trucchi bellici o lezioni di strategia.
Quello che volevo fare era principalmente conoscerti meglio, come ti ho detto prima.
Anche se saremo spesso avversari Tergesteo, sappi che ti stimo, forse perché sei vero e non è una caratteristica molto comune di questi tempi e la mia stima debbo dire credo sia ben riposta.
Spero tanto che un giorno, anzi, spero che quando ci sarà ancora da menare le mani, perché credo che ci saranno ben presto altre guerre, deciderai di schierarti dalla parte dei deboli e di chi non vuole essere vessato."
Tornando serio Pierluigi aggiunse :
"Mio piacerebbe per una volta combattere ed averti al fianco.
Ora però tocca a me farti una domanda molto vanitosa, resta fra te e me, che opinione si è fatto tuo padre del sottoscritto?""
_________________
Tergesteo
Sorrido.

"Visconte ... non la facevo così vanitoso ... in ogni caso le riporto le parole di Marco Barbarigo.
Lui non è mai particolarmente prodigo di elogi - esclusion fatta per le sue amate nipoti , ben inteso - ... tuttavia ha detto "non lo conosco tanto da farmi un'idea precisa tuttavia ... in effetti qualcosina ne capisce".
Penso che puoi interpretarla positivamente, Pier..."


Osservo la mia mano e la lunga cicatrice che la percorre.
Un taglio trasversale, che a chi abbia solo alcuni rudimenti di chiromanzia, salta subito agli occhi : attraversa sia la linea del cuore che quella della ragione , attraversandole e nel contempo mettendole in comunicazione.
Il significato è chiaro. Sentimento e ragione che si mescolano e si dissolvono l'uno nell'altra, indistinti.
Questa è la follia.


Osservo la mia mano e rammento.
"Riguardo a guerre future ... direi che escludo possiamo trovarci fianco a fianco ... ho una naturale e intima predisposizione per le cause perse o per dirla in altri termini ... per le schiere di perdenti.

"Come hai visto, i deboli li difendono tutti, sia pure convinzione o una scusa banale ... è una cosa scontata ... i cattivi chissa perchè non li vuole mai nessuno e siccome si combatte sempre in più di uno e inevitabilmente uno dei due ha ragione ... io preferisco sempre la parte del torto."

Sorrido.

"E poi ... ho una promessa da rispettare ... e in virtù di quella non cerco solo la vittoria e la vendetta ma l'annientamento ... mio o dell'avversario non importa.
E' pericoloso starmi forse più al fianco che di fronte ... chi lo ha sperimentato , lo sa ..."
Pierluigi68
Pierluigi ascoltò quello che diceva Tergesteo molto assorto.
"Credo di aver capito.
Questa cosa però, temo andrebbe bene in teoria ma sia difficile in pratica.
Per non alimentare altre tensioni, vorrei farti una domanda particolare.
Mettiamo che fra qualche tempo riscoppi una guerra fra Siena e Firenze, che cosa farebbe il guerriero Tergesteo, cosa il duca Tergesteo e come piacerebbe finisse quella guerra al folle Tergesteo.
Sappi che qualsiasi risposta mi darai, ci sarà sempre del male e del bene, perché le cose raramente sono solo di un colore."
_________________
See the RP information <<   <   1, 2, 3, 4   >   >>
Copyright © JDWorks, Corbeaunoir & Elissa Ka | Update notes | Support us | 2008 - 2024
Special thanks to our amazing translators : Dunpeal (EN, PT), Eriti (IT), Azureus (FI)