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[GDR] La Sala delle Udienze

Jansolo
Dunque Eccellentissimo Portavoce mi pare di capire che tutto è accaduto perchè.....poteva accadere e.....perchè non accadesse più era necessario che accadesse.
Non è una grandissima motivazione, piena di pensieri elevati ma è una giustificazione e a me adesso basta.
Una domanda. Fra poco si terranno le elezioni. Dopo le elezioni il nuovo Duca potrebbe volere la Vostra eccellentissima testa, e quella dei Vostri alleati naturalmente, proprio per restaurare quella dignità, quell'autorità, quella potenza che Voi auspicate per il principato.
Quello che Vi chiedo è Voi accetterete di sottopori al giudizio del nuovo Duca?
Amsterdam707
"Virusnagh,

carissimo, confido che potrete avere una risposta leggendo altrove.

Nel caso non siate soddisfatto vi aspetto per chiarire meglio.

Buona serata a voi!"
_________________
Amsterdam707
"Jansolo,

sono felice di incontrarvi qui.

Abbiamo già detto che non istituiremo nessun processo su noi stessi. Questo a ulteriore riprova della cristallinità delle nostre intenzioni.

Ciò lascerà spazio al futuro Consiglio di adottare le misure che riterrà opportune.

Non ci immoleremo per la gioia degli spettatori, ma nemmeno fuggiremo come banditi di strada.

Tornate pure a trovarci.

Buonasera"
_________________
Virusnagh
Virusnagh lesse con perplessità la risposta del Portavoce nonchè concittadino Amsterdam e dubbioso si ripose innanzi al suo scrittoio congedando il messaggero con qualche moneta di mancia.

Eccellentissimi Consiglieri,
la Vostra risposta conferma le voci che si rincorrono nei miei pensieri... Ma perchè ancora tanto mistero?... Forse il pericolo non è scongiurato?...
Le accuse che voi muovete sono gravi e non accusate solo il precedente governo ma l'intera classe politica ducale!
Or dunque, onorevolissimi Signori, cosa vi fa credere che con le imminenti elezioni tutto sia cambiato?... Siete uomini di mondo di sufficiente esperienza da intuire che molto probabilmente il Vostro atto rimmrrà voce di chi grida nel deserto...
Perchè non mi persuado nel credere che basti questo magro bottino a ripagare le Vostre fatiche?...
I pericoli che voi paventavate alla vigilia dell'assalto forse saranno più lontani il giorno dopo l'elezione del nuovo Consiglio?... E se il nuovo Consiglio inizialmente si manterrà guardingo per quanto credete lo rimarrà?...
E il nemico che attendeva all'ombra il momento di azzannare il nostro amato ducato forse agiva coperto da qualche milanese?... E se così fosse avete agito per porre fine a tale perverso sodalizio?
Avete ricacciato "quegli esseri abbietti che ci volevano morti nelle loro grotte?"
Quante lame danzano ancora nei silenzio della notte?...
Dalla Vostra reticenza capisco che il nemico non è morto... E quindi il mio scrivere rimarrà allegorico perchè il vaso della prudenza ha il fondo bucato e la misura non è mai colma.
Vi pongo solo una domanda a cui potrete rispondere semplicemente con un si o un no: "Avrete saldato il conto entro il giorno delle elezioni?"


Virusnagh arrotolò la missiva legandola con una cordicella che non prese la briga di sigillare certo che diversi occhi avrebbero comunque letto le sue parole prima di giungere al castello.
Consegnadola al messaggero di ritorno dalla taverna gli disse: "un tempo remoto qualcuno diede forma ai lamenti dei demoni del proprio animo ...ma questi non hanno mai parlato la lingua corrente... ma sempre attraverso incubi..."
Il messaggero perplesso fissò in silenzio il rotolo di carta stretto nella mano del contadino. Notò l'assenza del sigillo e sentì un leggero brivido scorrergli lungo la schiena.
Finalmente presa la missiva l'infilò rapidamente nella borsa quasi temendo che potesse bruciargli la mano e voltandosi per andarsene udì virusnagh pronunciare oscuri versi...

« Ed io, la sventurata, che rifiuto le nozze tra le mura
della mia cella verginale di pietra senza tetto,
io, inabissata in una casa senza copertura, in un carcere oscuro,
io che respinsi dal mio letto di nubile
il dio che mi voleva ardentemente,
il dio dei semi, Ptoo, delle stagioni,
per conservare intatta la verginità
fino all'alta vecchiaia
sull'esempio di Pallade, la Lafria, dea delle porte,
che detesta l'unione delle nozze,
io sarò tratta con violenza dal becco-forma adunca
al letto del rapace sanguinario,
come una colomba impazzita,
mentre invoco a gran voce, perché mi aiuti,
la Signora dei buoi e dei gabbiani, vergine che difende dagli stupri »
Ottaviana
Virusnagh ha scritto:
Virusnagh lesse con perplessità la risposta del Portavoce nonchè concittadino Amsterdam e dubbioso si ripose innanzi al suo scrittoio congedando il messaggero con qualche moneta di mancia.

Eccellentissimi Consiglieri,
la Vostra risposta conferma le voci che si rincorrono nei miei pensieri... Ma perchè ancora tanto mistero?... Forse il pericolo non è scongiurato?...
Le accuse che voi muovete sono gravi e non accusate solo il precedente governo ma l'intera classe politica ducale!
Or dunque, onorevolissimi Signori, cosa vi fa credere che con le imminenti elezioni tutto sia cambiato?... Siete uomini di mondo di sufficiente esperienza da intuire che molto probabilmente il Vostro atto rimmrrà voce di chi grida nel deserto...
Perchè non mi persuado nel credere che basti questo magro bottino a ripagare le Vostre fatiche?...
I pericoli che voi paventavate alla vigilia dell'assalto forse saranno più lontani il giorno dopo l'elezione del nuovo Consiglio?... E se il nuovo Consiglio inizialmente si manterrà guardingo per quanto credete lo rimarrà?...
E il nemico che attendeva all'ombra il momento di azzannare il nostro amato ducato forse agiva coperto da qualche milanese?... E se così fosse avete agito per porre fine a tale perverso sodalizio?
Avete ricacciato "quegli esseri abbietti che ci volevano morti nelle loro grotte?"
Quante lame danzano ancora nei silenzio della notte?...
Dalla Vostra reticenza capisco che il nemico non è morto... E quindi il mio scrivere rimarrà allegorico perchè il vaso della prudenza ha il fondo bucato e la misura non è mai colma.
Vi pongo solo una domanda a cui potrete rispondere semplicemente con un si o un no: "Avrete saldato il conto entro il giorno delle elezioni?"


Virusnagh arrotolò la missiva legandola con una cordicella che non prese la briga di sigillare certo che diversi occhi avrebbero comunque letto le sue parole prima di giungere al castello.
Consegnadola al messaggero di ritorno dalla taverna gli disse: "un tempo remoto qualcuno diede forma ai lamenti dei demoni del proprio animo ...ma questi non hanno mai parlato la lingua corrente... ma sempre attraverso incubi..."
Il messaggero perplesso fissò in silenzio il rotolo di carta stretto nella mano del contadino. Notò l'assenza del sigillo e sentì un leggero brivido scorrergli lungo la schiena.
Finalmente presa la missiva l'infilò rapidamente nella borsa quasi temendo che potesse bruciargli la mano e voltandosi per andarsene udì virusnagh pronunciare oscuri versi...

« Ed io, la sventurata, che rifiuto le nozze tra le mura
della mia cella verginale di pietra senza tetto,
io, inabissata in una casa senza copertura, in un carcere oscuro,
io che respinsi dal mio letto di nubile
il dio che mi voleva ardentemente,
il dio dei semi, Ptoo, delle stagioni,
per conservare intatta la verginità
fino all'alta vecchiaia
sull'esempio di Pallade, la Lafria, dea delle porte,
che detesta l'unione delle nozze,
io sarò tratta con violenza dal becco-forma adunca
al letto del rapace sanguinario,
come una colomba impazzita,
mentre invoco a gran voce, perché mi aiuti,
la Signora dei buoi e dei gabbiani, vergine che difende dagli stupri »



Otta aveva ascoltato ogni parola con gli occhi brilluccicanti di chi non vede e non ode una voce amica da tempo ..
e nonostante non ci avesse capito granchè di quella poesia corse ad abbracciare Virus sperando che il rancore non avesse resistito all'emozione..
rimase un attimo solo a desiderare che i demoni di virus e i suoi cricetini potesserò festanti tornare a fare il girotondo.
rimase a guardarlo soltanto e a pensare: Caro Virus, onorata...
Virusnagh
Ottaviana ha scritto:

Otta aveva ascoltato ogni parola con gli occhi brilluccicanti di chi non vede e non ode una voce amica da tempo ..
e nonostante non ci avesse capito granchè di quella poesia corse ad abbracciare Virus sperando che il rancore non avesse resistito all'emozione..
rimase un attimo solo a desiderare che i demoni di virus e i suoi cricetini potesserò festanti tornare a fare il girotondo.
rimase a guardarlo soltanto e a pensare: Caro Virus, onorata...


Virus rimase incredulo nel veder giungere la sua adorata Otta di gran carriera da Milano apposta per dargli un breve saluto! E si sciolse nel suo abbraccio rassicurandola che mai la traccia di alcun rancore aveva albergato nel suo animo!
Attento a non calpestare i criceti festanti la strinse a sè sentendo un emozione sconosciuta farsi largo prepotentemente dentro di lui... Cos'è mai questa gioia improvvisa che scoppia nella mia testa, nel mio petto, nelle mie membra ora che stringo te? ... Il profumo dei tuoi capelli... che inebria il mio spirito... quale prodigio... Quale meraviglia tutto questo?...
E i miei occhi ora ti guardano come mai avevano fatto prima!
Virusnagh fu colto da un improvviso imbarazzo come se si fosse ritrovato nudo in mezzo ad una folla... Tanto era sicuro che il suo nuovo sentire fosse leggibile a tutti e soprattutto a Otta!
Confuso fece per allontanarsi da lei e nel mentre stesso in cui il suo corpo abbandonava quello di lei una fittà dolorosa all'animo lo afflisse!...
... Poi nel turbine delle emozioni e dei pensieri sentì riecheggiare parole circa un presunto rancore... che si legarono alla sua provenienza da Milano... al suo Casato... alle tromentate vicende politiche del ducato e prima ancora di rendersene conto un spiritello dispettoso nella sua mente disse: "Quale ruolo potrà aver mai avuto questa ragazza davanti la quale ogni mia difesa è improvvisamente inerme nell'intera faccenda?..."
Ma le sue labbra non proferirono parola... In quel momento null'altro che non fosse la presenza stessa della ragazza aveva importanza per lui!

Giunto il momento di accomiatarsi, perchè l'ora s'era fatta tarda ed ella doveva tornare a Milano, Virus capì che con la partenza di Otta se ne sarebbe andata anche molta parte della sua felicità!
"Nessun rancore... "sussurro ai cricetini festanti che incolonnati s'incamminavano dietro la ragazza "...Nessun rancore ma solo amore!" Certo che la ragazza fosse già troppo lontana per aver potuto udire le sue parole.
Mak13
Sbuca tra la folla un giovine alessandrino che con fare misurato si portò al cospetto dell'emissario del nuovo consiglio insediatosi in Milano:

"Salve Messere,
il mio nome é Mak, non sono di nessun casato e nessuna famiglia, sono solo con me stesso e sto cercando di vivere nel miglior modo possibile in Alessandria, cercando di farmi coinvolgere nella vita cittadine e nelle mansioni minime che un giovane coltivatore di verdure può esercitare."


il ragazzo porta fuori dalle tasche un lungo scritto e lo mostra ad Amsterdam... un miliziano prende in custodia le carte e le consegna al consigliere...



"Come potete evincere da queste carte il sindaco Nisha ha portato in città la questione mossa dall'alto della Camera dei Mestieri, ma dopo candidatura, nessuno di dovere ha più fatto sapere nulla a me, indicato come rappresentante per le verdure, né al Sindaco Nisha, né a chiunque altro scritto su queste carte, come muoversi ed a chi riferirsi per avere novità in merito, sulla fattività della cosa e per di più sulle nostre competenze, obblighi e doveri..."

Il giovane s'interrompe un momento...

"Io dunque vi chiedo se, tra le numerose problematiche ducali, anche questa della Camera dei Mestieri é o sarà all'ordine del giorno in brevi tempi, per capire la sua efficienza, validità e presa in considerazione da parti delle autorità competenti... vi ringrazio..."

il giovane s'inchinò, poi con fare lento e pacato si riportò tra le linee
Fulmine1
Killua, che era tra la folla semplicemente per ascoltare le discussioni e non per porre domande personalmente, si fece avanti per aiutare il suo concittadino Mak.
Si avvicinò a lui e gli sussurrò:
>
Detto questo Killua fece un passo indietro e tornò ad ascoltare le risposte del portavoce del Consiglio
Ottaviana
Virusnagh ha scritto:

Virus rimase incredulo nel veder giungere la sua adorata Otta di gran carriera da Milano apposta per dargli un breve saluto! E si sciolse nel suo abbraccio rassicurandola che mai la traccia di alcun rancore aveva albergato nel suo animo!
Attento a non calpestare i criceti festanti la strinse a sè sentendo un emozione sconosciuta farsi largo prepotentemente dentro di lui... Cos'è mai questa gioia improvvisa che scoppia nella mia testa, nel mio petto, nelle mie membra ora che stringo te? ... Il profumo dei tuoi capelli... che inebria il mio spirito... quale prodigio... Quale meraviglia tutto questo?...
E i miei occhi ora ti guardano come mai avevano fatto prima!
Virusnagh fu colto da un improvviso imbarazzo come se si fosse ritrovato nudo in mezzo ad una folla... Tanto era sicuro che il suo nuovo sentire fosse leggibile a tutti e soprattutto a Otta!
Confuso fece per allontanarsi da lei e nel mentre stesso in cui il suo corpo abbandonava quello di lei una fittà dolorosa all'animo lo afflisse!...
... Poi nel turbine delle emozioni e dei pensieri sentì riecheggiare parole circa un presunto rancore... che si legarono alla sua provenienza da Milano... al suo Casato... alle tromentate vicende politiche del ducato e prima ancora di rendersene conto un spiritello dispettoso nella sua mente disse: "Quale ruolo potrà aver mai avuto questa ragazza davanti la quale ogni mia difesa è improvvisamente inerme nell'intera faccenda?..."
Ma le sue labbra non proferirono parola... In quel momento null'altro che non fosse la presenza stessa della ragazza aveva importanza per lui!

Giunto il momento di accomiatarsi, perchè l'ora s'era fatta tarda ed ella doveva tornare a Milano, Virus capì che con la partenza di Otta se ne sarebbe andata anche molta parte della sua felicità!
"Nessun rancore... "sussurro ai cricetini festanti che incolonnati s'incamminavano dietro la ragazza "...Nessun rancore ma solo amore!" Certo che la ragazza fosse già troppo lontana per aver potuto udire le sue parole.






Otta si allontanava da Virus e nonostante non fosse riuscita a dirgli quasi nulla iniziò a sventolare la bandierina con scritto:


LA VITA FA CRESCERE A VOLTE TROPPO IN FRETTA
LA VOGLIA DI VERITA' E DI GIUSTIZIA TI RUGGISCE DENTRO E NON ASPETTA
E COSI' SI TENDONO SCUDI E SI IMPUGNANO SPADE
SI GUARDA NEGLI OCCHI UN UOMO CHE CADE

IL GIORNO FINISCE DOVE INIZIA LA NOTTE
LA SORTE NON GHA PIETA' NELLE INNUMEREVOLI LOTTE
CI SI TROVA DONNA SPIETATA E GUERRIERA
SI INGOIA OGNI PAURA, SI ASPETTA IL NEMICO, SI SCUTA LA FRONTIERA

IL CALORE DI UN ABBRACCIO, DI UNA CAREZZA FUGACE
FA RIBOLLIRE IL SANGUE MA LA MIA BOCCA TACE
E IL MIO SGUARDO CAREZZA LA TERRA
SI! ANCH'IO PORCELLO MANNARO IN QUESTA INTIMA GUERRA

VIRUSNAGH HAI MODI DA PRINCIPE, IMPETO RIBELLE
BRUCIA COME TIZZONE ARDENTE IL TUO SGUARDO SULLA MIA PELLE
MA SARA' IL VENTO E L'INVERNO A DOMARE IL FUOCO
A SPEGNERE LE GOTE ACCESE DA QUESTO INTRIGANTE FUOCO

NON SONO PIU' BAMBINA MA IL CUORE E' SINCERO
IL MIO SGUARDO E' FERMO E LONTANO MA CERCA IL VERO
NON TI SPAVENTARE DI MA SONO SEMPRE PAZZA E ANCORA IN RISATE SONORE MI SCIOLGO
IL TUO INCONTRO COME UN BUCANEVE ANTICIPO DI PRIMAVERA OGGI COLGO

TU ORA LOTTA PERCHE' NON VINCANO LE PREFICHE E I BUONISMI SCONTATI
CHE IL TUO PENSIERO RIMANGA LIBERO E NON DIA RETTA A FALSI ALLEATI
RICORDA CHE L'UOMO E' QUELLO PER CUI LOTTA E PENSA
MEGLI PERDERE LA VITA CHE DI PAROLA E OPINIONE RIMANERE SENZA

VOGLIO UNA VITA CHE RUGGISCA E SPAVENTI
LA VOGLIO PIENA DI EMOZIONI, PRIVA DI FACILI LAMENTI
IL TUO SGUARDO E' VIVO E SINCERO
MANTIENILO TALE E RESTANE FIERO

SE ANCHE IL TUO GIUDIZIO CONTRO DI ME SI DOVRA' SCAGLIARE
RICORDA CHE HO AGITO CON ARDORE SENZA PAURA DI LOTTARE
ACCETTERO' ANCHE DA TE UN ADDIO PIENO DI DELUSIONE
MA IO SONO ANCORA UNA VOLTA STATA ME STESSA SENZA NESSUN TRUCCO, SENZA NESSUNA ILLUSIONE
Ippolita
anche se le carte che portate messere risultano illegibili forse per il lungo viaggio e per aver preso troppa pioggia, a qualcosa posso rispondeVi io.
Il castello è molto grande messere... e molte stanze hanno passaggi segreti tali da consentire solo a chi le conosce di entrarci.
Purtroppo alcune di queste sono rimaste occupate dal vecchio consiglio, incurante del fatto che non portarci a conoscenza di esse non giovasse davvero all'evoluzione del ducato.
Mi scuso a nome di questo consiglio... ma di questa famosa stanza di cui ora parlate siamo venuti a conoscenza solo un paio di giorni fa...e Vi assicuro messere, la stiamo ancora cercando!
Un'altra stanza di cui non abbiamo avuto le chiavi è la stanza dove il vecchio consiglio riceveva gli ambasciatori, faceva i trattati, e concertava gli scambi... sappiamo dov'è... vedete messere?? vedete quella grande quercia?? vicino potete vedere quell'imponente costruzione...è lì che gli ambascaitori vengono ricevuti...è nel giardino del castello... fa parte del castello...ma... ci hanno detto che non ci avrebbero dato le chiavi...perchè è solo una depandance... si narra addirittura che i vecchi consiglieri si siano riuniti lì per concertare un assalto...si narra che gli ambasciatori non vengano fatti parlare con nessuno.... se non con il vecchio consiglio... certo questo non è giusto...ma possiamo noi rischiare il bene e il futuro del ducato per la nostra gloria?? Possiamo noi spaventare tutti questi onorevoli signori stranieri e rischiare di rompere gli equilibri così sapientemente creati dai consigli precedenti??
Possiamo solo prendere atto..e lasciar fare al vecchio ciambellano di cui questo consiglio ha grande stima...sapendo che non farebbe mai nulla per nuocere al ducato.
Scusate se mi sono dilungata nella risposta, so di non essere brava come il nostro portavoce ma spero di essere stata esaustiva.
_________________
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