Cris88
15/03/1457 - 23/03/1457 PER NON DIMENTICARE
Era il 15/03/1457 quando un folto numero di ribelli assaltò il Castello di Milano
Tutto cominciò così
Mai e poi mai Milano avrebbe pensato ad un attacco dai suoi stessi amici dai suoi stessi difensori mai!
Ma la cara Milano, madre di figli valorosi, non ha esitato a riprendersi ciò che era suo
Dalle varie città che la componevano uomini e donne per amor di patria si misero in cammino verso la capitale lì attendeva un enorme atto di coraggio.
Uno squillo di tromba echeggiò nell'aria improvvisamente il castello dal profondo silenzio della notte si animò Milano si riprendeva ciò che era suo!
Un possente esercito schiere di padri e madri si dirigevano presso le mura del castello
Una miriade di frecce piovvero sul castello, mentre più dietro rispetto agli arcieri cerano i trabocchi come le catapulte le fionde o le baliste, armi molto possenti e potenti che lanciando grossi sassi cercavano di sfondare il muro nei suoi punti più deboli.
Dei tonfi sordi si incominciarono a sentire nell'aria... l'ariete si apprestava ad entrare!!!
La notte stava calando, il nemico si era ritirato, e finalmente arrivava il momento di riposare. Milano riabbracciava i suoi figli!
23/03/1457 quella fù lalba di una nuova era
In Fede
Artemide Cristina Ridolfi
Portavoce del Ducato di Milano
_________________
Jhon&Cris
ಠ_ಠ e vorrei consigliare ad alcuni pg di cambiare spacciatore di cacao ಠ_ಠ
Era il 15/03/1457 quando un folto numero di ribelli assaltò il Castello di Milano
Tutto cominciò così
Amsterdam707 ha scritto:
La notte
La quiete della notte, i rumori degli animali notturni, la luce della luna calante, furono interrotti da movimenti furtivi
Come ombre nellombra, figure sinuose scivolarono invisibili per le strette viuzze di Milano, scegliendo apposta i vicoli più oscuri, maleodoranti e nascosti.
Corazze e armi erano state avvolte in stracci, per non rivelare la loro presenza con tintinnii inopportuni o inaspettati baluginii.
Le ombre si radunarono da quattro vie diverse intorno al Municipio e al Palazzo Ducale, e silenziose come pietre aspettarono il segnale convenuto.
Un sordo soffio di corno, proveniente da una conchiglia marina frutto di strani e lontani commerci, era quello che stavano aspettando.
Si scagliarono in avanti
La notte
La quiete della notte, i rumori degli animali notturni, la luce della luna calante, furono interrotti da movimenti furtivi
Come ombre nellombra, figure sinuose scivolarono invisibili per le strette viuzze di Milano, scegliendo apposta i vicoli più oscuri, maleodoranti e nascosti.
Corazze e armi erano state avvolte in stracci, per non rivelare la loro presenza con tintinnii inopportuni o inaspettati baluginii.
Le ombre si radunarono da quattro vie diverse intorno al Municipio e al Palazzo Ducale, e silenziose come pietre aspettarono il segnale convenuto.
Un sordo soffio di corno, proveniente da una conchiglia marina frutto di strani e lontani commerci, era quello che stavano aspettando.
Si scagliarono in avanti
Amsterdam707 ha scritto:
La presa del potere
Le sentinelle esterne furono sopraffatte presto al Municipio e al Castello. Ma mentre la lotta al municipio si limitò allimmobilizzazione di qualche armigero, soverchiato dal semplice numero, penetrare nel Castello e prenderne possesso fu molto più arduo.
Le guardie ducali, anche se poche, si dimostrarono un avversario ostico, esperto e determinato. Alla fine le ombre ne ebbero ragione, ma il sangue aveva bagnato più di unarma.
I feriti di ambo le parti furono portati verso linfermeria, mentre si procedeva ad una ricognizione del Castello e del Municipio per identificare e debellare eventuali ulteriori pericoli. Le poche grida di allarme e il cozzare dei combattimenti non aveva svegliato nessuno al di fuori dei due edifici.
Le ombre si occuparono allora di tutti gli ospiti del Castello e del Municipio: Duca, Consiglieri, Sindaco e Consiglieri municipali furono svegliati, disarmati e lasciati liberi. Agli Ambasciatori esteri fu garantita una scorta. Lo sguardo che scambiarono con tutti loro le ombre, in quei frangenti, fu più esplicativo delle parole. Lo stupore della situazione, montato dal rendersi conto pian piano che tutto era cambiato, li immobilizzò più delle catene. Per qualche ora, non fecero altro che chiedersi cosa fosse successo.
Al primo canto del gallo, prima ancora del sorgere dell'alba, fu chiaro che il potere, nel Ducato di Milano, era dei Porcelli Mannari!
La presa del potere
Le sentinelle esterne furono sopraffatte presto al Municipio e al Castello. Ma mentre la lotta al municipio si limitò allimmobilizzazione di qualche armigero, soverchiato dal semplice numero, penetrare nel Castello e prenderne possesso fu molto più arduo.
Le guardie ducali, anche se poche, si dimostrarono un avversario ostico, esperto e determinato. Alla fine le ombre ne ebbero ragione, ma il sangue aveva bagnato più di unarma.
I feriti di ambo le parti furono portati verso linfermeria, mentre si procedeva ad una ricognizione del Castello e del Municipio per identificare e debellare eventuali ulteriori pericoli. Le poche grida di allarme e il cozzare dei combattimenti non aveva svegliato nessuno al di fuori dei due edifici.
Le ombre si occuparono allora di tutti gli ospiti del Castello e del Municipio: Duca, Consiglieri, Sindaco e Consiglieri municipali furono svegliati, disarmati e lasciati liberi. Agli Ambasciatori esteri fu garantita una scorta. Lo sguardo che scambiarono con tutti loro le ombre, in quei frangenti, fu più esplicativo delle parole. Lo stupore della situazione, montato dal rendersi conto pian piano che tutto era cambiato, li immobilizzò più delle catene. Per qualche ora, non fecero altro che chiedersi cosa fosse successo.
Al primo canto del gallo, prima ancora del sorgere dell'alba, fu chiaro che il potere, nel Ducato di Milano, era dei Porcelli Mannari!
Mai e poi mai Milano avrebbe pensato ad un attacco dai suoi stessi amici dai suoi stessi difensori mai!
Ma la cara Milano, madre di figli valorosi, non ha esitato a riprendersi ciò che era suo
Dalle varie città che la componevano uomini e donne per amor di patria si misero in cammino verso la capitale lì attendeva un enorme atto di coraggio.
Uno squillo di tromba echeggiò nell'aria improvvisamente il castello dal profondo silenzio della notte si animò Milano si riprendeva ciò che era suo!
Un possente esercito schiere di padri e madri si dirigevano presso le mura del castello
Una miriade di frecce piovvero sul castello, mentre più dietro rispetto agli arcieri cerano i trabocchi come le catapulte le fionde o le baliste, armi molto possenti e potenti che lanciando grossi sassi cercavano di sfondare il muro nei suoi punti più deboli.
Dei tonfi sordi si incominciarono a sentire nell'aria... l'ariete si apprestava ad entrare!!!
La notte stava calando, il nemico si era ritirato, e finalmente arrivava il momento di riposare. Milano riabbracciava i suoi figli!
23/03/1457 quella fù lalba di una nuova era
In Fede
Artemide Cristina Ridolfi
Portavoce del Ducato di Milano
_________________
Jhon&Cris
ಠ_ಠ e vorrei consigliare ad alcuni pg di cambiare spacciatore di cacao ಠ_ಠ