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15/03/1457 - 23/03/1457 Per non dimenticare

Cris88
dopo il lunghissimo cenone, dame e messeri scesero in pista per smaltire un pò delle tante prelibatezze gustate in giornata...


Musica e gran ballo







In Fede
Artemide Cristina Ridolfi
Portavoce del Ducato di Milano

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Jhon&Cris
ಠ_ಠ e vorrei consigliare ad alcuni pg di cambiare spacciatore di cacao ಠ_ಠ
Tombina
Tombina arrivò alla festa con un ritardo incredibile. Era stata indaffarata tutto il giorno tra la famiglia ed il lavoro e non era riuscita, nonostante l'impegno, ad arrivare in orario al ricevimento. Si avvicinò a Criss e le disse: Scusami Criss per il ritardo...è tutto meraviglioso!
Poi si mise a girare nel salone ascoltando qua e la i discorsi delle persone intervenute al ricevimento...girò e rigirò da un gruppetto all'altro, assaggiando qua e la i buonissimi manicaretti preparati da Criss...poi si fermò in mezzo alla sala e scoppiò in una fragorosa risata:

Madame e Messeri qui intervenuti - disse - ascoltare i vostri discorsi è un vero e proprio sollezzo per le mie orecchie! Parlate di tradimenti, parlate della necessità di non fidarsi e affermate che non c'è nessun motivo per festeggiare (e quindi mi domando che ci fa qui chi la pensa così...un invito è cortesia ma partecipare non è un obbligo!!).
Forse è vero che non c'è un motivo per rallegrarsi nonostante tutto...ma penso fortemente che non sia il caso di parlare ancora in questo luogo di tradimenti e di fiducia quando, a mio modesto parere, gli avvenimenti che hanno caratterizzato gli ultimi giorni sono accaduti per colpa di elementi del VECCHIO CONSIGLIO (democraticamente eletto) e degli assalitori in ugual misura.
Con questo non voglio assolutamente dire che hanno ragione "loro" nel dire che il vecchio consiglio non teneva alla sicurezza del ducato.
Quel che penso è che nel vecchio consiglio, ed in quello transitorio di adesso, c'è qualche elemento che fa il doppio o il triplo gioco.
Troppe cose già si sapevano, troppi intrighi e troppi accordi vengono fatti in nome di interessi personali di persone che per mantenere il deretano su comode poltrone ammazzerebbero anche la propria madre. Troppa politica si fa fuori dalle porte del castello, lontano sui Monti Solitari Nordici
. Decisioni prese allo scuro di tanti...di troppe persone che ignorano quel che veramente succede nel Ducato di Milano.
Quel che è successo, secondo me, è da ricordare solo per un motivo: L'assalto è stata solo una mossa politica, abilmente gestita da mani di abili giocatori di scacchi...non crediate che sia stato frutto del cervello dei "soli 12 che si sono ribellati", se fosse così sarebbe stata un'azione nobile e coraggiosa, magari non democratica ma eroica di sicuro...ma...Aristotele solo sa quante altre persone vi erano alle loro spalle!!


Finito il discorso bevve un bicchiere di buon vino ed uscì fuori a passeggiare e a guardare le stelle...
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Licio_da_correggio
Licio notò come la festa era giunta a sera senza decollare evidentemente gli ulrimi eventi avevano spossato il popolo milanese povero e senza nula da mangiare...

Ma non ill consiglio usurpatore legigferante che invece procedeva come il consiglio eletto a gozzovigliare del suo cibo vi era poche gente alla festa ed anche chi protestava all'esterno...era scemato bnon reputando importante una festa dove si davano targhe a 10 persone quando avrebbero dovute darle a nessuno o a mille poiché chi era milano contava ma pure chi era la fronte pure chi era rimasto a vendere al consiglio" sbagliato" e non aveva impoverito...ma si sa le targhe servon per far sfoggio e molti preferivano un buon governo ad una bella targa
Tombina
Frontaliero ha scritto:


Frontaliero sentiva chiara la confusione proveniente da Palazzo, mentre se ne allontanava.
Sentiva le musiche strillate, le urla sguaiate, le grasse risate.

"Proprio come Nerone suonava la Lira mentre Roma bruciava", pensò in quel momento.

Si fermò un istante, si voltò verso quel Palazzo e gli vennero in mentre i litri di vino versati, il miele e le altre prelibatezze consumate a spese del Ducato, a spese dei Milanesi, alla faccia dei Milanesi.
E gli venne in mente la sua trincea, i suoi commilitoni, il suo pezzo di carne benedetto che saziava e dava forza.

Pensò che la festa doveva ricordare il ritorno in carica dei Consiglieri eletti, ma era stata organizzata da un sedicente ed arrogante portavoce del Ducato che mai aveva ricevuto il voto popolare ed occupava quel posto per aver assaltato.
E pensò nuovamente alla sua trincea, al suo battaglione, dove i gradi si conquistavano sul campo, con il sacrificio e l'onore.

"No, Capitano Tancredi" pensò, "non c'è proprio nulla di divertente in tutto ciò!!!"
E proseguì il suo cammino, scuotendo la testa.


Tombina vide uno strano ometto che parlava parlava parlava...ma indossava una maschera per non farsi riconoscere...guardando bene questa strana figura pensò tra se e se che poteva anche essere una donna ben travestita...lo/la fissò ancora un pò e poi chiese: Messere o Madama...perchè parlate mascherando il vostro volto? le vostre parole potrebbero essere anche ben condivise...ma chi può FIDARSI di una persona che pur dicendo cose che possono avere anche una certa logica, non ha, ahimè, il coraggio e l'onestà intellettuale di firmare i suoi pensieri con la sua faccia??
Allora Tombina si incamminò verso l'uscita pensando: Che strana gentaglia che c'è in giro stasera!
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Propezia
Dama Propezia come sempre arrivo' con il suo consueto ed elegantissimo ritardo....vide molti volti noti e accorse a salutarli chi con un bacio chi con un abbraccio fraterno....
L'aria che si respirava al castello era una lama a doppio taglio piccoli gruppetti appartati fafugliavano tra di loro chi era felice e spensierato altri se ne stavano in disparte con in viso crucciato...
-ma non doveva essere una festa?-si chiese la dama trotterelando verso i giardini-se la gente non voleva festeggiare poteva restarsene a casa-
Arrivata al meraviglioso giardino
arruffo' il pesante vestito e si mise sotto ad un albero chiuse gli occhi e respiro' a pieni polmoni l'aria

Un ricordo le penetro'la mente come un raggio di sole...il suo melo preferito al frutteto di Milano....per sette giorni era diventato il suo migliore amico....
aveva pensato e riflettuto sotto a quel melo...aveva pianto dalla rabbia di non poter far niente...riso delle false speranze....

Chiuse gli occhi e torno a quel pomeriggio ormai lontano e vivo

Era appena tornata da una breve vacanza e tutto era cambiato...le porte del suo ufficio erano state barricate...in piazza la gente gridava a pien i polmoni la rabbia lo sdegno,la paura....
Appena capito il fatto corse nella sua piccola dimora a Pavia e raccolse i pochi averi in un sacco pronta per partire per Milano...bussarono alla porta...erano tre sindaci accorsi da lei:Texus,Poveromafelice e Boscimano.

Chi aveva negli occhi la rabbia,chi lo stupore...avevano domande a cui lei non sapeva rispondere.
-Ragazzi-Disse con tono deciso-non posso dire cosa dovete fare ma ascoltate il vostro cuore...io so cosa voglio fare...sto partendo per milano con Romualdo.
Un gigno d'odio affioro' sul viso di Boscimano-vengo anchi'io!
-Pazzo!-disse la dama accarezzandogli il viso -devi restare a Novara per i tuoi concittadini devi restare con loro!! non fare boiate mi raccomando...
-Io vorrei venire-disse Poveromafelice-ma non posso lasciare la mia citta'..la foresta....
-Texus non disse nulla...la rabbia gli aveva bloccato la parola....

Dama Propezia fisso' una stella in cielo...iniziava a sentire freddo....le immagini di quelle giornate le saltellarono davanti agli occhi la pazienza dell'attesa il continuo scrutare dell'orizzonte cercando di vedere visi amici...fino al giorno della volta ...un piccione le era pervenuto
"Il sindaco Boscimano arrivera' con i suoi concittadini domani e' il giorno atteso"

La Dama si ricordo di quella strana sensazione che provo' sulla pelle...gioia ansia paura.....
Finalmente tutto sarebbe tornato alla legalita'...avremmo avuto il nostro lieto fine...avremmopotuto continuare i nostri obblighi...ringraziare chi ha appoggiato il Duca...primis in tutto le tre citta' che lo avevano appoggiato...avremmo potuto difendere il loro appoggio...invece siamo qui...beviamo e festeggiamo a una vittoria che non e' nostra ma del popolo che ci ha sostenuto e amato...

Una nuvola passo'nel cielo stellato...la Dama abbasso' gli occhi .....perdonatemi cari amici sindaci se sapevo che il consiglio legittimo si sarebbe comportato cosi' con voi vi avrei detto di seguire la ragione del soldo e non del cuore.....
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Ciacco
Ciacco pensò

Patetici..

e inziò a tirare ortaggi, pietre e tutto ciò che gi capitava per le mani ai quattro gatti, compresi assaltatori dell'ultimora che erano stati ministri il tempo di un peto e i portaborse che avevano lasciato le borse a casa, intervenuti alla più indegna festa che il Ducato Milano aveva organizzato da quando esisteva...

... avevano persino cambiato la maniera festeggiante per fotoromanzare le loro porcate...bah !!!!!!!
Edoard1
arrivò per ultimo al Castello,
in pochi lo videro in giro per le taverne in quei giorni di attesa,
dai grandi saloni i gruppetti di messeri e gentili dame si voltarono
sorpresi al suo arrivo,
ma lui non disse nulla...... a nessuno.....

si avvicinò al Portavoce del Ducato e le disse mentre la osservava affascinato come sempre dai suoi occhi...dal suo viso....

Piccola non sono qui per la festa,nè per cenare o giudicare,
non è il momento
sono qui per sognare....
.....solo per te....


a quel punto il nobiluomo fece un cenno all' orchestra Ducale che di colpo riprese a suonare, http://www.youtube.com/watch?v=clfePiGjjAU
un ballo, uno solo, prima di scomparire fra la nebbia con uno strano sorrisetto in viso
--Frontaliero


Frontaliero, mentre si allontanava da Palazzo disgustato dallo sfarzo ostentato, ancor più colpito dalla buffonata delle medaglie senza onore e delle targhe di guerra senza battaglia, incontrò Madama Tombina che lo apostrofò e lo redarguì accusandolo di mascherare il proprio volto.

"Lady Tombina" le disse, "chi le parla è Frontaliero, PNJ Soldato di Confine che non nasconde la propria identità ma al contrario la rivendica".
"Se ritenete che le mie parole meritino attenzione o addirittura condivisione, concentrate la vostra attenzione sui concetti che esprimo" proseguì, "altrimenti confutate gli argomenti, non chi li propone".

"Giorni fa incontrai uno strano viaggiatore di ritorno dalle terre del Sol Levante, che mi raccontò che in quelle lande lontanissime sono soliti dire "Quando il Saggio indica la Luna, lo stolto osserva il dito", invito anche Voi a riflettere su tale aforisma" terminò.

E proseguì la sua strada verso il Confine.
Xunzul
Xunzul era da quelle parti a farsi una passaggiata, il suo primo pensiero rivolto a quella festa ovviamente era in disaccordo più assoluto ma rimase in silenzio girovagando da quelle parti... ad un tratto sentì una dama di nome Tombina fare un discorso...finalmente qualcuno che aveva avuto la sua stessa sensazione pensò Xunzul... così gli venne anche a lui la voglia di fare una dichiarazione del suo pensiero in quel luogo addobbato al quanto "fuori luogo":

Signori...qualcosa di marcio da tempo ormai si fa sentire dalle parti delle mie narici e non sono io... mi lavo spesso ve lo posso assicurare... Dopo la battuta ironica Xunzul proseguì con il suo discorso... Gli usurpatori che in precedenza avevano "illegalmente" preso il Ducato, ancora oggi sono a piede libero, anzi, per di più da domani saranno anche in consiglio e per assurdo oggi alcuni di loro sono qui con "voi" a festeggiare...Non è stato aperto nessun processo, non è stato preso nessun provvedimento... non è stato fatto nulla. La verità è che sono aiutati da quello che vedo dai politici "leggittimi" perchè è l'unica spiegazione logica che tenga e questa non è una mia supposizione ma sono fatti reali verificabili da chiunque. Permettetemi di portare al vostro banchetto un po' del mio disprezzo che provo per voi tutti che ancora oggi con le mani in mano permettete all'illegalità di averla ancora una volta vinta sulla giustizia... Romualdo100 fu incolpato di tradimento, ma nessun processo è stato aperto ora che non è più duca, i porcelli mannari sono stati appuratamente dei traditori assaltando il castello e ora che non regnano più nessun processo è stato aperto... ma anzi vedo che siete riusciti ad "aprire" una festa. La nostra legalità è morta, ora sappiamo che noi del popolo siamo soli, che nessuno ci aiuterà, chi regna porta solamente acqua al suo mulino e se ne infischia della giustizia... i 12 assaltatori dissero che l'hanno fatto per risanare un'ingiustizia e oggi si trovano qui in mezzo a "voi" a festeggiare proprio grazie a quella stessa ingiustizia che hanno cercato di risanare... ipocriti loro... ipocriti "VOI"!!! Mi dissocio da questa festa che non serve a nulla ma solamente a "voi" per ingrassare la vostra immoralità e il vostro perpetuare nell'illegalità. Io sono un sostenitore del partito Agorà e nemmeno nelle nostre sedi si parla di giustizia contro gli usurpatori e traditori perciò mi ritrovo qui a parlare da semplice cittadino senza nessuna remora andando contro anche ai miei compagni di partito... perchè io credo e combatto per la giustizia, io non voglio il bene dei miei compagni ma voglio il bene per tutto il ducato e questi accadimenti sono scandalosi. Cominciarono a venirgli delle lacrime agli occhi man mano che Xunzul andava avanti con la sua discussione e la voce si fece sempre più tremolante: Che mondo stiamo costruendo per i nostri figli? Che penseranno di noi le generazioni a venire? Come si fa a festeggiare mentre c'e' del lavoro urgente in sospeso da fare? Dignità ne avete? A cosa serve avere qualcuno che ci governa se poi non ci governa? Perchè vengono puniti solo quelli che non contano nulla e coloro di alta fama invece riescono a cavarsela nell'illegalità? Credete che questo sia un gioco e che potete fare quello che vi pare? La verità è che non ve ne importa nulla a nessuno degli altri e siete solo disposti ad aiutare quelli che tifano per "voi" lasciando indietro il resto delle persone che hanno diritto a vivere la loro vita come tutti del resto...ma a quanto pare avete formato una casta di privileggiati...è uno schifo, non ce la faccio più a continuare, devo andarmene da questo posto, MI FATE SCHIFO, VERGOGNATEVI!

Xunzul cominciò a correre con lo sguardo intriso di rabbia e le lacrime che gli uscivano dagli occhi... non sapeva dove andava... ma per lui la cosa più importante era allontanarsi da quel banchetto di ipocriti da cui si era sentito tradito profondamente.
Cicers
Cicers passeggiando per i corridoi aveva udito finalmente due discorsi che l'avevano profondamente impressionato..forse perchè avevano fatto affiorare nella sua mente qualcosa di già presente nelle sue più recondite riflessioni..

Quelle parole erano state pronunciate dalla stimabile Tombina e dall'irruento, ma sempre sincero Xunzul...

E Cicers sentiva di non poter dar completamente torto a quei ragionamenti...
Come non pensare infatti che infide e mascherate menti non avessero dall'interno del Consiglio, nelle cui sale si era poi scoperto alloggiavano anche tanti non eletti, tramato, aiutato e favorito i 12 congiurati ?
E poi.. perchè si attardavano i Processi ?
Come si poteva tollerare ancora che certi ceffi fossero ancora liberi per le strade di Milano ?
Avrebbero mai pagato il male da loro fatto ?
Il prossimo imminente Consiglio avrebbe compreso l'importanza, come primo suo atto, di far capire a tutti, in maniera esemplare, che certe azioni non si possono compiere impunemente ?
I vari Partiti avrebbero avuto la dignità di non scendere a compromessi e non offrire riparo ai Traditori ?
Il nuovo Duca avrebbe onorato il precedente con un apposito Decreto di allontanamento dal Palazzo e dal Ducato dei traditori ?

Quante domande... in cuor suo si augurava proprio che Tombina e Xunzul fossero in torto..ma come non dubitare ?

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Imalhe_deveraux
Imalhè non poteva non approvare il discorso di Tombina e sugli stessi punti quello di Xunzul, aveva sperato molto che l'amarezza e l'indignazione dell'assalto mannaro non svanisse dalle menti dei consiglieri, sperava ancora invero che il discorso atteso per quella festa vertisse proprio su questo, che ci fosse la volontà almeno di aprire i processi, che poi a giudicarli fosse pure il consiglio successivo, ma andavano almeno denunciati!
Sospirò con lo sguardo cercava gli altri consiglieri, aspettava di sentire quelle parole...
Poi sentendo alcuni presenti dubbiosi per l'opportunità di quella festa si fermò e disse loro




Messeri e dame, stiamo festeggiando il popolo, stiamo festeggiando la capacità di esso di unirsi per il bene comune, questi giorni hanno dimostrato che anche chi non andava d'accordo poteva lottare fianco a fianco superando i problemi personali per il bene del ducato... siamo qui per dare l'esempio ai nostri consiglieri, per dimostrare loro che si può fare, che noi ne siamo stati capaci e che anche loro dovrebbero pensare a questo, non ai loro rapporti di amicizia o inimicizia, dovrebbero pensare a ideali di giustizia, perseguirli aldilà della stima o del disprezzo che provano gli uni verso gli altri...


In quei giorni di festeggiamenti aveva potuto meglio notare chi appoggiava chi, ne era rimasta delusa, lei non aveva esitato a dire in faccia ai propri amici che non apprezzava il loro operato, non aveva esitato ad agire contro di loro sebbene per lei restassero cari, allo stesso modo non aveva esitato a contattare persone con le quali altrimenti non avrebbe neppure scambiato il saluto pur di ripristinare la legalità rendendo dignità ad un ducato scosso... sorseggiò ancora la sua bevuta e rimase in attesa del meeting.
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Mutuuu
Mutuuu era in ritardissimo.. l'università l'aveva massacrato ed era riuscito solo adesso a raggiungere la festa.. Molti pensieri gli turbinavano in testa.. Era felice, ma era triste..

Come non mai era stato attaccato al suo ducato quando un sacco di cittadini da tutte le città si erano riuniti per togliere il potere a degli usurpatori, tutti avevano mostrato che il nostro ducato non è fatto da persone inerti, ma persone attive, partecipi.. Questo lo riempiva di gioia..

Di contro era indubbio che questo, suo primo consiglio, era stato fallimentare sotto molti punti.. Non voleva accusare nessuno, ma la rabbia era tanta. E quando si è una squadra è logico che siamo tutti colpevoli, anche se si sentiva libero d'animo. Sapeva che scelte aveva fatto, le avrebbe rifatte cento volte. Niente rimpianti, è obbligatorio imparare dagli errori. Solo chi persevera mostra di essere stolto. Si doveva cambiare pagina e le elezioni venivano a fagiolo.

Tutti erano scossi, lui in primis. Non si lavora bene dopo un fatto come un assalto. Non si lavora bene con agitazione e polemiche continue, ti mandano in confusione, ti inducono in ulteriori sbagli. La fretta sa essere tiranna. Ma sapeva che il prossimo consiglio sarebbe stato maggiormente libero di lavorare, il cambiamento giova sempre. La fiducia sarà rinnovata e il consiglio libero di lavorare con la testa sgombra.

Non cercava affatto attenuanti, analizzava freddamente la questione.

Ma mai piangersi addosso, questo era imperativo. Sapeva bene che le guerre non si vincono solo con una battaglia, e una battaglia persa non significa aver perso la guerra. Ripeteva come una cantilena:

Imparare dagli errori.

Solo questo era sicuro di voler fare, e il programma di molti partiti avevano risentito di queste necessità. segno di cambiamento. Il prossimo consiglio sarebbe stato il suo ultimo in caso venisse eletto. Si sarebbe spremuto l'anima di nuovo, anche solo per avere polemiche. Ma non si sarebbe permesso e non avrebbe permesso a nessuno di sbagliare nuovamente dove erano stati commessi errori.

Guardò le persone alla festa, come al solito un gruppetto di persone che cavalcavano il malumore, che polemizzavano sempre e comunque..

Non sanno quanto facciano peggio invece di migliorare le cose.. Ma le polemiche erano meritate.. Non aveva nulla da dirgli, anzi si..

Chiamò verso di se Ciacco:


Ciacco, sai bene quanti errori ci sono stati in questo consiglio. Da domani si cambia pagina, dobbiamo imparare dagli sbagli. Un cittadino così attento al ducato e così volenteroso e ricco di idee lo ammetterei fossi duca in consiglio. Sei uno di quelli che lo merita di più per voglia di fare e idee espresse.

Sono qua a subire le critiche e non mi difendo , so che molte sono fondate. Spero solo che te e molti altri aiuteranno il prossimo consiglio ad imparare dagli errori, a far bene per il ducato.

Ti stimo, molti dovrebbero imparare dalla tua voglia di fare e dalle tue idee.


Non aveva voglia di festeggiare.. Gli era venuto un groppo alla gola.. Chiese congedo.. Sarebbe andato a casa, da solo, a riflettere.
Ikki_of_phoenix
Lupaski ha scritto:
Sante lesse il comunicato, pensò a come erano andate le cose, quindi disse.

Se volevano fare una festa potevano trovare una ragione migliore.




Nella mente di Ikki echeggiava un solo pensiero:

"Non capisco cosa vi sia da festeggiare.
Gli usurpatori sono rimasti impuniti ed anzi si sono candidati alle elezioni ed avranno l'incolumità.
Molte altre persone invece si stanno organizzando per assaltare nuovamente il Castello, una volta scoperto una strada è facile seguirla."

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Edoard1
il neo eletto consigliere Ducale ritornò al Castello,
ancora aria di festa nei grandi saloni,
congedò l' orchestra che smise di suonare di colpo appena lo vide entrare


era giunta finalmente la nuova alba sul Ducato....


Dolci Dame,

gentili messeri,

questa far.. ehm festa è finita,

vi prego di lasciare il Castello,

i veri festeggiamenti inizieranno appena eleggeremo un Duca fedele al ducato e

amato dal popolo, quando l' ipocrisia sarà fuori dal nostro Castello e il Ducato

sarà veramente protetto


detto questo andò a cercare le chiavi della sua nuova residenza, molto aveva da leggere in poche ore......
Mutuuu
Mutuuu ascoltò le sagge parole di Edoard e gli disse

Adesso sei dalla parte di chi fa e non chi critica, vedremo se ti mostrerai altrettanto abile e porterai tutte ste novità, sicurezza, ricchezza.. insomma farai diventare il ducato migliore.

Dopo le tue affermazioni sono sicuro di si, ma mi arrabbierei in caso contrario.


Mu gli strinse la mano e chiese congedo.
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