Amsterdam707
Il matrimonio
I preparativi del matrimonio erano arrivati al termine.
Ora, le persone si stavano spostando verso il luogo in cui sarebbero state celebrate le nozze più in vista del Ducato di Milano.
Carrozze affluivano verso la residenza dove avrebbero trovato accoglienza tutti gli invitati.
Lala est era riservata alla sposa e ai suoi parenti e invitati. Un corteo festante di dame e damigelle continuava ad arrivare, e i servitori e i lacchè non sapevano più né come scaricare le carrozze dalla miriade di bagagli portati dalle graziose fanciulle, né soprattutto dove altro metterli
Lala ovest era destinata a lui, il condottiero, il soldato per antonomasia, e a tutti i suoi amici e conoscenti. Uomini darme, di scienza e di commercio scendevano dai cocchi e dai calessi nei loro ricchi abiti, nelle loro pratiche vesti e nelle loro scintillanti armature, tirate a lucido più che se si fosse trattato di una parata di fronte al Duca in persona.
La giornata ed il pomeriggio trascorsero così, con la frenesia tipica dei grandi eventi, e con il brusio che saliva, saliva e saliva sempre più, fino a raggiungere il suo apice allora della cena, tenuta rigorosamente separata tra lala est e lala ovest. Questo diede modo alla confusione di essere raddoppiata e di pervadere tutte le aree circostanti.
Finalmente, la decenza e la stanchezza consigliarono anche i più festanti tra gli invitati di accomodarsi verso i loro alloggiamenti, e la quiete scese pian piano, nellattesa della festa del giorno dopo.
I preparativi del matrimonio erano arrivati al termine.
Ora, le persone si stavano spostando verso il luogo in cui sarebbero state celebrate le nozze più in vista del Ducato di Milano.
Carrozze affluivano verso la residenza dove avrebbero trovato accoglienza tutti gli invitati.
Lala est era riservata alla sposa e ai suoi parenti e invitati. Un corteo festante di dame e damigelle continuava ad arrivare, e i servitori e i lacchè non sapevano più né come scaricare le carrozze dalla miriade di bagagli portati dalle graziose fanciulle, né soprattutto dove altro metterli
Lala ovest era destinata a lui, il condottiero, il soldato per antonomasia, e a tutti i suoi amici e conoscenti. Uomini darme, di scienza e di commercio scendevano dai cocchi e dai calessi nei loro ricchi abiti, nelle loro pratiche vesti e nelle loro scintillanti armature, tirate a lucido più che se si fosse trattato di una parata di fronte al Duca in persona.
La giornata ed il pomeriggio trascorsero così, con la frenesia tipica dei grandi eventi, e con il brusio che saliva, saliva e saliva sempre più, fino a raggiungere il suo apice allora della cena, tenuta rigorosamente separata tra lala est e lala ovest. Questo diede modo alla confusione di essere raddoppiata e di pervadere tutte le aree circostanti.
Finalmente, la decenza e la stanchezza consigliarono anche i più festanti tra gli invitati di accomodarsi verso i loro alloggiamenti, e la quiete scese pian piano, nellattesa della festa del giorno dopo.
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