Lutetiae
La contessa uscì dalle sale del Consiglio con in mano un comunicato, doveva portarlo in Cancelleria affinchè i suoi ambasciatori potessero inviarlo ad ogni Ambasciata;
Erano stati giorni di intensi dialoghi, di discorsi atti a scongiurare quelche invece era ormai accaduto;
Qualcuno diceva "La diplomazia ha fallito, è tempo di imbracciare le armi.."
A tutte quelle persone lei avrebbe voluto dire che la Diplomazia fallisce laddove negli interlocutori non vi è la medesima volontà
di trovare una soluzione, fallisce quando viene usata come paravento per nascondere altre verità, altri piani ed obbiettivi..
Fallisce quando chi si siede al tavolo ha già deciso e non ha nessuna intenzione di tornare indietro, neanche quando si dimostra che ha torto o che le soluzioni esistono;
Ma Marianna era cresciuta nelle Ambasciate straniere, e già una volta nella sua vita aveva avuto la dimostrazione che con la Diplomazia un solo uomo basta a scongiurare una guerra..
Il tavolo di pace a Palazzo Apostolico era ancora aperto, nonostante i Signori di Milano e Genova non avessero avuto neanche la cortesia di dirlo apertamente in quella sede, il consesso non era stato sciolto, perchè la speranza è l'ultima a morire, perchè al dialogo non si pongono dei limiti...
Marianna aveva reagito con sdegno alla dichiarazione di guerra arrivata in piena notte ed continuava a pregare affinchè Aristotele illuminasse le loro menti...
Venezia non vuole la guerra, Venezia cerca il dialogo, ma non esiterà ad imbracciare le armi per onorare l'amicizia che la lega a Modena...
Stingeva quel comunicato con la speranza che quelle poche righe potessero cambiare le cose:
Citazione:
La Serenissima Repubblica di Venezia
comunica ufficialmente che:
- considerato che la motivazione per cui la Repubblica di Genova e il Ducato di Milano hanno dichiarato guerra a Modena è venuta a cadere e pertanto non si è verificata nessuna violazione né del diritto internazionale né del normale svolgimento delle relazioni diplomatiche
- considerato che un tavolo di mediazione tra i Paesi del Nord Italia è aperto su iniziativa della Santa Chiesa Aristotelica, tavolo di mediazione a cui hanno accettato di partecipare la Repubblica di Genova, il Ducato di Milano, il Ducato di Modena e la Serenissima Repubblica di Venezia
Si richiede la chiusura del conflitto in atto tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Genova contro il Ducato di Modena.
Conseguentemente si chiede il ritiro di tutti gli eserciti del Ducato di Milano e della Repubblica di Genova dal territorio tradizionalmente definito del Ducato di Modena e la restituzione del Castello di Modena allunico Duca legittimo, Giovanni Marcolando Borromeo, Marchese di Carrara.
Tali manovre andranno iniziate entro 24 ore e entro tale termine si richiede una dichiarazione pubblica di chiusura delle ostilità da parte della Repubblica di Genova e del Ducato di Milano.
Se tali azioni non avranno luogo entro il termine stabilito, la Serenissima Repubblica di Venezia adotterà tutti i mezzi di cui dispone al fianco e al sostegno dellalleato ed ingiustamente aggredito Ducato di Modena contro gli invasori Repubblica di Genova e Ducato di Milano.
Il Doge della Serenissima Repubblica di Venezia,
Cangrande III della Scala, Barone di Ripafratta
comunica ufficialmente che:
- considerato che la motivazione per cui la Repubblica di Genova e il Ducato di Milano hanno dichiarato guerra a Modena è venuta a cadere e pertanto non si è verificata nessuna violazione né del diritto internazionale né del normale svolgimento delle relazioni diplomatiche
- considerato che un tavolo di mediazione tra i Paesi del Nord Italia è aperto su iniziativa della Santa Chiesa Aristotelica, tavolo di mediazione a cui hanno accettato di partecipare la Repubblica di Genova, il Ducato di Milano, il Ducato di Modena e la Serenissima Repubblica di Venezia
Si richiede la chiusura del conflitto in atto tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Genova contro il Ducato di Modena.
Conseguentemente si chiede il ritiro di tutti gli eserciti del Ducato di Milano e della Repubblica di Genova dal territorio tradizionalmente definito del Ducato di Modena e la restituzione del Castello di Modena allunico Duca legittimo, Giovanni Marcolando Borromeo, Marchese di Carrara.
Tali manovre andranno iniziate entro 24 ore e entro tale termine si richiede una dichiarazione pubblica di chiusura delle ostilità da parte della Repubblica di Genova e del Ducato di Milano.
Se tali azioni non avranno luogo entro il termine stabilito, la Serenissima Repubblica di Venezia adotterà tutti i mezzi di cui dispone al fianco e al sostegno dellalleato ed ingiustamente aggredito Ducato di Modena contro gli invasori Repubblica di Genova e Ducato di Milano.
Il Doge della Serenissima Repubblica di Venezia,
Cangrande III della Scala, Barone di Ripafratta
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