Misery
Era giunta per prima nella grande arena pronta ad affrontare ciò che l'aspettava...pronta ad abbracciare il suo destino.
Misery si fermò al limite dello steccato che richiudeva la grande piazza osservandone per qualche istante il centro e rivivendo le immagini finali del duello tra Marcolando e il cavaliere scarlatto.
Lentamente si mosse, avvicinandosi, appoggiando un ginocchio a terra e accarezzando una zolla ancora bruna dal sangue rappreso e ricoperto ormai dalla polvere
Il dolore e la rabbia tornarono a far urlare la sua anima squarciando il silenzio che regnava in quel momento. Di nuovo il sapore del sangue le inondò la bocca raggiungendole la gola "Che io viva o muoia, cavaliere scarlatto, tu non mi dimenticherai. Questo te lo giuro" pensò.
Gli occhi le si strinsero fino a trasformarsi in fessure.
In quell'istante un leggero scalpiccio giunse al suo orecchio, poi di nuovo fu silenzio. Qualcuno la stava osservando da dietro le sue spalle, ma Misery non aveva bisogno di voltarsi per sapere chi fosse: Amleto era arrivato.
Si sollevò staccando la cintura che manteneva fisso il fodero al suo fianco e, dopo averne estratto la spada, lo gettò lontano.
Per qualche istante ammirò la lama di Damaris scintillare alla luce della luna "sii forte, questa notte colpirai un cavaliere"
Impugnò saldamente l'elsa mentre l'altra stringeva lo scudo e lentamente Misery si voltò.
Con il gelo nella voce si rivolse all'uomo fermo davanti a lei
Siete pronto...Amleto?
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Misery si fermò al limite dello steccato che richiudeva la grande piazza osservandone per qualche istante il centro e rivivendo le immagini finali del duello tra Marcolando e il cavaliere scarlatto.
Lentamente si mosse, avvicinandosi, appoggiando un ginocchio a terra e accarezzando una zolla ancora bruna dal sangue rappreso e ricoperto ormai dalla polvere
Il dolore e la rabbia tornarono a far urlare la sua anima squarciando il silenzio che regnava in quel momento. Di nuovo il sapore del sangue le inondò la bocca raggiungendole la gola "Che io viva o muoia, cavaliere scarlatto, tu non mi dimenticherai. Questo te lo giuro" pensò.
Gli occhi le si strinsero fino a trasformarsi in fessure.
In quell'istante un leggero scalpiccio giunse al suo orecchio, poi di nuovo fu silenzio. Qualcuno la stava osservando da dietro le sue spalle, ma Misery non aveva bisogno di voltarsi per sapere chi fosse: Amleto era arrivato.
Si sollevò staccando la cintura che manteneva fisso il fodero al suo fianco e, dopo averne estratto la spada, lo gettò lontano.
Per qualche istante ammirò la lama di Damaris scintillare alla luce della luna "sii forte, questa notte colpirai un cavaliere"
Impugnò saldamente l'elsa mentre l'altra stringeva lo scudo e lentamente Misery si voltò.
Con il gelo nella voce si rivolse all'uomo fermo davanti a lei
Siete pronto...Amleto?
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