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L'inizio

Pirata83
Federico, ascoltate le domande del Giudice, rispose:

Citazione:
"Generale, secondo l'art. 4 della Carta dell'Esercito le cito quanto segue:

Articolo 4
Sergente
1. E' il responsabile del reclutamento e dell'organizzazione dell'esercito
2. Fa da tutor alle reclute
- Notifica la consegna delle armi via mandato
- Notifica la consegna della divisa via mandato
- Le orienta appena entrate
3. Deve notificare la lista dei mandati, completi della documentazione (screen) relativa al contenuto e alle modalità di impiego degli stessi, in apposito tread in tesoreria e/o in armeria
4. E' il responsabile della sicurezza del forum degli eserciti
- rilascia i lasciapassare
- ritira i permessi di ingresso
5. E' il logista dell'esercito repubblicano
- distribuisce i fondi stanziati dallo Sceriffo alla tesoreria dell'esercito repubblicano per le paghe
- rifornisce il magazzino dell'esercito repubblicano per il rancio
6. Da supporto consultivo nello stato maggiore per la pianificazione delle missioni
7. Gestisce L'Armeria
8. E' il Luogotenente dell'Esercito Regolare Repubblicano se è presente all'interno dell'Esercito


    Lo conosco, Le evidenzio il punto due: "Le orienta appena entrate"; è quello che avveniva, il Sergente disponeva l'assegnazione a questo e quello e ne curava le comunicazioni, i volontari in arrivo venivano organizzati da lui man mano che davano disponibilità , non certo da me che avevo, e risulta agli atti, l'organico pieno e non avrei ricevuto nessuno.


Citazione:
Articolo 2 - dell'Obbedienza
Un militare deve sempre obbedire ad un ordine proveniente da un suo superiore se in forma scritta e ufficiale.
In caso riceva ordini discordanti da più persone e non vi sia modo di chiedere ulteriori spiegazioni, egli obbedirà al più alto in grado.
Se riceve un ordine che disobbedisce alla legge, egli deve conformarsi se l’ordine è firmato e controfirmato dallo Stato Maggiore.
Se l’ordine è orale e non proviene dallo Stato Maggiore egli si deve rifiutare o ne subirà personalmente le conseguenze.


    Lo conosco: analizziamolo.
    L'ordine scritto del Doge di movimento esiste, questo non contiene i settaggi ed è agli atti in sala tattica.
    Non ci sono stati ordini discordanti, l'ordine del Doge era avanzare, l'ordine richiesto e ricevuto dal Sergente era in settaggio aggressivo con la comunicazione nel caso di coloro che si sarebbero mossi insieme che poi non è arrivata. L'uno è una specifica dell'altro non una contraddizione. In ambo i due i casi l'unico membro dello Stato Maggiore presente era il Sergente in quel momento. Il Capitano fece una fugace apparizione solo piu tardi e non modificò quell'ordine anche se non so dire se ne fosse al corrente.
    L'ordine ricevuto dal Doge e dal Sergente non violano alcuna legge della Repubblica almeno che io sappia.


    Citazione:
    Capitolo IV
    Lo Stato Maggiore

    Articolo 1
    Lo Stato Maggiore è composto dal Doge, dal Capitano, dal Sergente e dai Generali.


    L'ordine ricevuto era orale ma proveniva dallo Stato Maggiore (il Sergente ne è parte ed è superiore in grado al Generale) per cui non mi era dato disubbidire, peraltro aspettavo la comunicazione delle liste che non è mai arrivata, e non me ne sono preoccupato allo spasimo perchè le lancie non era obbligatorio che viaggiassero con noi, in quanto, per arruolarle, l'esercito avrebbe dovuto cambiare lo status all'arrivo (da marcia a reclutamento), perdendo un giorno; le lancie avrebbero anche potuto viaggiare il giorno dopo, cosa che sarebbe stata più sicura e più professionale: quella notte, infatti, erano inutili, visto che se ci fosse stato lo scontro con Tancredi, non essendo dentro l'esercito non ci avrebbero dato alcun aiuto e sarebbero state macellate.

    Ad ulteriore acclaramento della sostanza dei fatti, specifico altresì e risulta agli atti degli ordini impartiti che alle ore 17.21 del 27 maggio ho fatto diretta richiesta alla sala tattica di avere disposizioni sui settaggi, ed alle 17.45 dello stesso giorno ho ricevuto assicurazioni relativamente a settaggi ed alla trasmissione della lista dal Sergente che, ripeto resta la più flagrante dimostrazione visibile dell'assetto scelto. No assetto aggressivo = no lista, assetto aggressivo = si lista. Quella lista non è stata trasmessa successivamente ed io non ho potuto mettere in sicurezza i viaggiatori ma solo rimanere sul rispetto degli ordini.

    Quanto poi al perchè dello scegliere uno stato aggressivo rispetto a uno non aggressivo andando in battaglia, dovete farvelo spiegare dai consiglieri: io so che c'è una differenza di risultato nella battaglia che si va a tenere ma non ve ne saprei quantificare l'entità.


Detto questo, Federico attese di ricevere ulteriori domande o di essere congedato.






Sign84
"Mi perdoni Barone Pirata" interruppe il Doge...
"Ma lei deforma le parole e quindi i concetti..."

"E' bene che lei riporti alla nostra attenzione il ruolo del Sergente secondo la Carta dell'Esercito...ma lei cita questo punto..."

Citazione:
2. Fa da tutor alle reclute
- Notifica la consegna delle armi via mandato
- Notifica la consegna della divisa via mandato
- Le orienta appena entrate


"Insomma, le parole non sono mica un gioco...sono un'arte...
Qui si sta parlando di reclute...Lei era una recluta? Cosa centra questo con la lista che doveva esserle recapitata?"

"E già che ci siamo...le indico un'altro punto delle mansioni del Sergente...
Citazione:
6. Da supporto [b]consultivo nello stato maggiore per la pianificazione delle missioni

In sostanza...che sia scritta bene o male...ma il concetto è questo...E' vero che nello Stato Maggiore c'erano Doge, Capitano, Sergente e Generali, ma solo Doge e Capitano avevano poteri esecutivi, gli altri no.
Solo Doge e Capitano potevano emettere Ordini (scritti o orali), invece il Sergente (Diego e chi lo seguì dopo le sue dimissioni) e Voi Generali, potevate solamente aiutare il Doge e il Capitano con le Vostre idee sulle tattiche militari. Nessun Ordine poteva essere dato. Nessun Ordine pertanto doveva essere eseguito.

Le faccio un esempio...Il Doge parlò di un certo "ghost"...anche lui era nello Stato Maggiore...Ecco, diciamo che ascoltare il Sergente era come ascoltare e obbedire a Lui...Un pò surreale non le pare?"

"Inotre Lei continua a parlare di questa lista, ma tutte le prove non sono attendibili e non sono valide ai fini di questo processo (Gdr off : non sono IG Gdr On)
Il Generale Swantz è arrivato a Mantua in assetto amichevole e il Doge Cangrande non sa neppure dell'esistenza di questa lista...
Insomma, mi sembra molto "La Parola di Pirata" contro "La Parola di Diego"...[/b]

Poi il Doge si girò verso il Giudice e disse : "Per me possiamo proseguire oltre...Lei ha altre persone da richiamare alla sbarra?"










Morphea
" Si Doge" rivolgendosi a Sign" vorrei convocare dinuovo Cangrande, per conoscere l'identità di Ghost ed eventualmente chiamarlo alla sbarra dei testimoni! Se non fosse possibile, per me possiamo concludere."
Cangrande
Sentendo il suo nome, Cangrande riprese posto al centro dell'aula, di fronte al grando banco dietro i quali i giudici conducevano gli interrogatori:

Come già riferito nella dichiarazione precedente, tale Ghost era messer McEwan, esperto di arte militare e reduce della guerra tra Siena e Firenze. La sua posizione presso la sala che coordinava gli stati maggiori modenesi e veneziani era quello di consulente militare, date le sue conoscenze in merito al funzionamento degli eserciti.
Tale McEwan era scomparso mesi fa e fu l'ex Sergente Diego73 a caldeggiarmi il suo ingresso presso lo stato maggiore appunto come consulente. Data la fama, acconsentii.
Finché sono rimasto Doge egli aveva accesso alla sala suddetta, ma non so dirvi poi che fine abbia fatto.
Forse qualche informazione in più in merito potreste ricavarla convocando l'allora Gran Ciambellano Lutetiae, se ben ricordo i due erano molto legati.


Cangrande terminò di parlare e lentamente ritornò al suo posto...
Scilaii
Dal suo posticino in fondo alla sala mangiucchiava di nascosto la crostata ciliegiosa mentre ascoltava...alle parole di Cangrande sul conto di McEwan si alzò e chiese al Doge:

Scusate Mio Doge Sign, ma da quando i Consiglieri Militari di Venezia sono fantasmi? Ma soprattutto gli ordini venivano impartiti tramite sedute spiritiche? Perchè in questo caso siamo di fronte ad un eretico

Chinò poi la testa in segno di rispetto al Suo Doge, rimanendo in attesa di una risposta.
_________________
Morphea
Morphea richiamò all'ordine la Contessa, seppur pensasse che aveva ragione. " Generale Scilaii, cortesemente astenetevi da commenti non richiesti!!!".
Poi rivolgendosi a Cangrande " Conte, le mie orecchie le hanno sul serio udite tutte in quest'aula... ma questa le ha superate di gran lunga...
McEwan è morto mesi orsono, molto prima che colonizzassimo questa Repubblica e se vi siete riuniti intorno ad un tavolo incociando le mani per invocare uno spirito per farvi consigliare in merito alla difesa delle Nostre terre e l'organizzazione del nostro esercito... non fate altro che confermare la mia ipotesi!!! Vi arrostirei sul rogo ad esclusione di nessuno, ma non è in mio potere farlo."

Ancora si rivolse agli altri membri della Corte: " Questo Processo, per me si conclude con queste parole. Io non ho altri testimoni da convocare... altre presenze in quest'aula lo renderebbero più penoso di quanto non sia. Chiedo ufficialmente che emettiate un verdetto!".
Scilaii
Chiedo scusa Giudice Morphea, ma il mio non voleva essere un commento ma una semplice domanda...

Ritornò poi a sedersi in silenzio per continuare a mangiucchiare di nascosto la sua fetta di crostata ciliegiosa..sentire certe amenità da un ex Doge che pur di discolparsi e salvarsi le chiappette metteva addirittura in mezzo morti, le metteva un certo languorino....certo che Venezia aveva visto un periodo davvero buio durante il governo di Cangrande....ora pure i fantasmi...magari al posto di Lutetiae visto che c'era, perchè non convocare direttamente una seduta spiritica con il suo compianto padre Arlecchino....tanto fantasma più fantasma meno...magari ci scappava pure qualche numero buono per la prossima lotteria ...
_________________
Cangrande
Cangrande sentì ancora una volta il Giudice farsi prendere dai suoi isterismi e un ex generale modenese farneticare come al solito. Spazientito, si alzò e prese la parola:

Se posso, Signor Giudice, di penoso trovo solo la sua gestione di questo processo.
Il primo processo nella storia dei Regni di cui all'inizio del processo non si conoscono bene gli accusati, senza tra l'altro rispettare la lettera della legge su cui questo stesso processo si basa.
Il culmine ovviamente è stato quando il Giudice ha abbandonato l'aula strepitando, al tempo stesso proclamando a tutti che io sarei il maggior colpevole di quello che è successo, pur ammettendo di non avere prove in merito e non ascoltando neppure la mia testimonianza.
Signor Giudice, la sua inesperienza e la sua incapacità di gestire situazioni difficili e complicate, che vadano più in là di un mero processo di schiavismo da pochi ducati, sono chiaramente palesi.
Senza contare la barbara usanza da voi applicata di decidere le sentenze in Consiglio, rendendo di fatto ogni decisione relativa alla giustizia una decisione politica: probabilmente non vi rendete neppure conto del danno che avete fatto e state facendo alla giurisprudenza e al diritto veneziano.
Dovreste assumervi le vostre responsabilità: un giudice indipendente, autonomo del potere esecutivo e legislativo, è la base di qualsiasi repubblica e il principio su cui si fonda una giustizia equa.
Ritengo che lei, Signor Giudice, sia altamente prevenuta e del tutto parziale, mostrando la sua inesperienza nel condannare comportamenti che sono prassi e consuetudine in tutti i Regni, dal Portogallo alla Russia.
Ora Aristotele voglia che questo processo-pagliacciata troppo lungo da lei guidato termini in un modo o nell'altro, e per fortuna che Venezia nei prossimi due mesi non avrà più voi come Giudice, ma -sempre ad Aristotele piacendo- qualcuno che conosce la prassi dei Regni, le leggi e i basilari principi della giustizia da lei ignorati.


Detto questo, Cangrande tornò a sedere, aspettando il verdetto che sperava fosse emesso a breve per tornare ai suoi affari...
Morphea
Morphea ancora più spazientita per gli interventi non richiesti e fuori luogo si rivolse all'ex- Doge:

" Prima di tutto siete in un Aula di Tribunale, e non potete arrogarVi il diritto di prendere parola quando più Vi aggrada... se non avete rispetto per me... abbiatelo almeno per quello che rappresenta.In merito alla vostre affermazione sugli isterismi, preferisco non pronunciarmi... altrimenti dovrei denunciarVi e sinceramente? Non mi va di cadere ogni volta in queste provocazioni spicciole... Se per difenderVi non avete altro modo che offendere l'altrui persona accomodatevi pure... non sarò certo io ad impedirvelo.
Per quanto riguarda il Consiglio e le Vostre affermazioni in merito alla Giustizia, mi sa che Vi confondete con quello che è accaduto durante il Vostro mandato da Doge... vi faccio due nomi: Killaloth e Folgor...
Sentenze decise a tavolino, messaggi privati divulgati senza autorizzazioni, contenuti degli stessi messaggi stravolti pur di raggiungere i vostri scopi.... prove non messe agli atti ma citate perchè coperte dalla privacy...
Conte... avete la memoria che vacilla mi sa...
Non è la mia inesperienza che ha portato alla morte di vittime innocenti, ma il Vostro menefreghismo, la Vostra superficialità e la Vostra non curanza dei dettagli...
Il fatto che sia prassi consuetudinaria un comportamento scorretto, non vuol dire che non sia modificabile... se vi rassegnate agli eventi siete destinato ad essere schiacciato come una formichina da un masso.... e questo non lo augurerei neppure al mio peggior nemico... forse Voi sì, ma io no...
Forse Vi rode il fatto che per me non sono esistiti intoccabili, e che me ne sono altamente fregata della politica... dei titoli e di quello che gli altri hanno provato ad impormi dal primo giorno senza mai riuscire a farlo...
Ve lo possono confermare tutti i Consiglieri quanto errate nell'affermare ciò che avete appena detto... ma questa non è la sede opportuna per discutere di queste cose...
Inoltre Vi chiedo, in base a quanto affermate ciò che dite? Che ne sapete Voi di quanto accade in Consiglio?
Questa Corte Marziale è una farsa e ribadisco il concetto... se non vi piace, non lo gustate a cena stasera... il mio giudizio non cambierà in funzione delle Vostre parole!!!"


Così si rivolse ai gendarmi... " Accompagnate tutti fuori e chiudete le porte, questa Corte deve ritirarsi per deliberare!"
Scilaii
Il tempo passava nell'attesa del verdetto, mangiucchiava crostata ciliegiosa offrendola a chi come lei attendeva, mentre osservava l'Assassino Cangrande che parlottolava da solo....che continuasse a parlar con i fantasmi?
_________________
Cangrande
Aspettando il verdetto, per potersi finalmente dedicare ai suoi affari dopo un mesetto di processo, guardando l'ex generale modenese pensava: Ammazza quanto rosica...
Sign84
Ruppe così il silenzio il Doge...
"Cortesi astanti e imputati, perdonate il ritardo per questa Corte...
Sono giorni molto concitati in consiglio e la decisione è davvero difficile.
Entro questa sera il Giudice parlerà a Voi.

Grazie per l'attesa."
Morphea
Dopo giorni di silenzio le porte della Corte Marziale vennero aperte. Era giunto il momento di giungere ad una conclusione. Morphea entrò in aula stringendo nel pugno della mano la Carta dell'Esercito.
Prese posto e chiese a tutti di accomodarsi.
Si schiarì la voce e cominciò a leggerla:




Regolamento degli Eserciti della Serenissima Repubblica di Venezia

PRINCIPI E IDEALI

L’Accademia dell'Esercito Veneziano di"di Sirmione" e’ unita attorno ai seguenti ideali:
1. Difesa del territorio veneziano e degli interessi della Serenissima Repubblica di Venezia.
2. Guida e riferimento per i cittadini a garanzia della loro sicurezza e prosperità.
3. Organizzazione, Efficienza e Dedizione come elementi basilari per il conseguimento di un sistema militare adeguato.
4. Gruppo capillare integrato nel territorio addestrato alla reazione in caso di crisi strutturato e gerarchicamente governato
5. Gruppo duraturo gestito sia da una componente consiliare che una prettamente militare
6. Fedeltà alla repubblica e alle sue istituzioni come presupposto alla stessa esistenza dell'Accademia

STATUTO

Capitolo I
L'Accademia dell'Esercito

Articolo 1
I membri dell' Accademia dell'Esercito Veneziano sono tutti coloro che sono già iscritti al forum omonimo.

Articolo 2
1. Tutti coloro che condividono i fini e i principi dell'Accademia dell'esercito Repubblicano e che godono della fiducia del Sergente e del Doge possono essere presentati o presentarsi come candidati
2. L’ammissione di una persona nell'Esercito Regolare della Repubblica è effettuata tramite decisione da parte del Sergente.
3. L'ammissione di una persona negli Eserciti Ausiliari dei Generali è effettuata tramite decisione del Generale in capo dell'esercito di pertinenza. Il Sergente è comunque tenuto ad un controllo delle condizioni cui al comma 1. Il generale diventa responsabile delle azioni del candidato e il candidato viene assegnato alla divisione del generale che lo ha presentato.
4. Lo Stato Maggiore, su richiesta di uno dei suoi membri, tramite votazione a maggioranza può revocare entro un mese senza ricorso alla Corte Marziale l'ammissione di qualsiasi soldato, sia dell'Esercito Regolare della Repubblica sia degli eserciti ausiliari.
5. Il Sergente ufficializza le ammissioni e ha cura che il soldato ottenga i dovuti accessi.

Articolo 3
Un membro dell'Accademia che abbia agito in contrasto con i fini e i principi dell'Accademia o che abbia disobbedito ad un ordine può essere allontanato con giudizio da parte della Corte Marziale su proposta di almeno un Ufficiale dell'Accademia o da un membro dello Stato Maggiore.

Articolo 4
1. Fanno parte della Corte Marziale i membri dello Stato Maggiore più il Giudice
2. Il Generale che ha eventualmente presentato un soldato non partecipa alla Corte Marziale qualora lo stesso soldato si trovi imputato.
3. La partecipazione alla Corte Marziale è altresì esclusa qualora un membro della stessa sia parte in causa nel processo come imputato.

Articolo 5
Fanno parte dello Stato Maggiore Il Doge, Il Capitano, Il Sergente e I Generali

Articolo 6
Fanno parte del Direttivo Il Doge, Il Capitano, Il Sergente e Il Prefetto

Articolo 7
La presenta Carta abroga il precedente Regolamento dell'Esercito in vigore.

Capitolo II
Organi
Articolo 1
Sono istituiti quali organi principali dell'Accademia Il Direttivo, Lo Stato Maggiore, La Truppa, La Logistica e la Corte Marziale


Capitolo III
Il Direttivo

Articolo 1
Il Direttivo è composto dal Doge, dal Capitano, dal Sergente, e dal Prefetto e corrisponde alla Commissione di Difesa del Consiglio della Serenissima Repubblica di Venezia.

Articolo 2
Ha la responsabilità di gestione del corpo militare repubblicano quando la questione esula dalle competenze e responsabilità di un singolo membro della Commissione Difesa.

Articolo 3
Le decisioni vengono prese a maggioranza salvo la nomina e la revoca dei generali che devono avvenire per unanimità.

Capitolo IV
Lo Stato Maggiore

Articolo 1
Lo Stato Maggiore è composto dal Doge, dal Capitano, dal Sergente e dai Generali.

Articolo 2
Doge
1. Il Doge è a Capo degli Eserciti della Serenissima Repubblica di Venezia, i quali vengono gestiti tramite le istituzioni della presente Carta.
2. Il Doge, in qualità di primo rappresentante della Serenissima Repubblica di Venezia, è l'unico a detenere il potere di dichiarare lo Stato di Guerra.
3. In caso di Stato di Guerra i suoi ordini valgono più di quelli del Capitano.
4. Tutti gli organi militari gli devono obbedienza

Articolo 3
Capitano
1. Comanda l'Esercito Regolare della Repubblica
2. Decide circa lo schieramento e l'apertura degli Eserciti dell'Accademia sul territorio veneziano
3. Rende noto preventivamente allo Stato maggiore quali azioni intende compiere e si confronta con i membri dello stesso al fine di individuare le tattiche e le strategie migliori.
4. Deve tenere alto il morale della truppa e segnalare criticità e problemi al riguardo
5. Disloca i generali sul territorio
6. In situazioni particolari di emergenza ha la facoltà di prendere decisioni autonomamente senza informare prima lo Stato Maggiore.
7. E' il responsabile del suo Esercito e risponde dell'operato dei suoi uomini
8. Non è perseguibile per le decisioni prese sul campo salvo contravvenire a ordini espliciti
9. Tutti i soldati gli devono obbedienza
10. Può richiedere esercitazioni per i suoi uomini le quali possono essere retribuite se approvate dal Direttivo. E' tenuto ad informare lo Stato Maggiore di tali esercitazioni con un anticipo di 48 ore

Articolo 4
Sergente
1. E' il responsabile del reclutamento e dell'organizzazione dell'esercito
2. Fa da tutor alle reclute
- Notifica la consegna delle armi via mandato
- Notifica la consegna della divisa via mandato
- Le orienta appena entrate
3. Deve notificare la lista dei mandati, completi della documentazione (screen) relativa al contenuto e alle modalità di impiego degli stessi, in apposito tread in tesoreria e/o in armeria
4. E' il responsabile della sicurezza del forum degli eserciti
- rilascia i lasciapassare
- ritira i permessi di ingresso
5. E' il logista dell'esercito repubblicano
- distribuisce i fondi stanziati dallo Sceriffo alla tesoreria dell'esercito repubblicano per le paghe
- rifornisce il magazzino dell'esercito repubblicano per il rancio
6. Da supporto consultivo nello stato maggiore per la pianificazione delle missioni
7. Gestisce L'Armeria
8. E' il Luogotenente dell'Esercito Regolare Repubblicano se è presente all'interno dell'Esercito

Articolo 5
Generali
1. Vengono Nominati dal Direttivo per unanimità
2. Comandano un esercito Ausiliario
3. L'apertura di tale Esercito è subordinata all'ordine del Capitano
4. Restano in carica fino alla revoca da parte del direttivo o fino a pronunciamento della Corte Marziale
5. Il dislocamento sul territorio è deciso dal Capitano
6. Una volta entrate nel suo esercito, tutte le lance, anche se non assegnate alla loro divisione, si trovano sotto il loro comando.
7. Sono i responsabili del loro esercito e rispondono dell'operato dei loro uomini
8. Gli uomini a loro assegnati devono seguire le loro direttive
9. Si coordina con gli altri generali e consulta lo Stato Maggiore per pianificare le strategie militari
10. Possono richiedere truppe al furiere per le assegnazioni
11. Possono richiedere scorte al magazziniere per il rancio
12. Possono richiedere mandati monetari al tesoriere per le paghe
13. Notifica le promozioni per gli uomini a lui assegnati
14. Possono richiedere esercitazioni per i loro uomini le quali possono essere retribuite se approvate dal Direttivo. E' tenuto ad informare lo Stato Maggiore di tali esercitazioni con un anticipo di 48 ore

Capitolo V
La Truppa

Articolo 1
1. E' formata da tutti gli effettivi in forza all'Accademia che non operano nella Logistica.
2. E' Organizzata per Gradi ed è divisa Comandanti, Ufficiali, Fanti
3. E' tenuta a rispettare gli ordini dei superiori.

Articolo 2
Vengono istituiti i seguenti Gradi per la Truppa

1.Comandanti

1.1 Luogotenenti (solo su nomina):
- E' il logista dell'esercito di un Generale ed è nominato dal Generale stesso
- Nell'Esercito Regolare il ruolo di logista viene ricoperto dal Sergente se presente all'interno dell'Esercito
- Se il Sergente non è presente all'interno dell'Esercito il Capitano nomina autonomamente un logista che prende il grado di Luogotenente
- Le truppe fanno riferimento a lui per avere informazioni sulle missioni
- deve tenere alto il morale della truppa e segnalare criticità e problemi al riguardo facendo da filtro
- è il portavoce del generale verso la truppa e vice versa
- partecipa con il suo generale alla definizione delle missioni in modalità consultiva
- coordina i tenenti dell'esercito del generale di riferimento e gli assegna gli ordini del generale
- sono i responsabili della gestione delle licenze, chiedono al generale l'approvazione e la fanno notificare dal furiere

1.2 Tenenti (solo su nomina):
- deve essere nobili IG
- deve essere un ufficiale
- E' il responsabile di una lancia (reggimento da 8 )
- Sono al massimo 7 per città e sono sotto il comando del Generale incaricato per la regione
- Nel momento in cui entrano in un esercito, assieme alla sua lancia passa sotto il comando del Generale dell'Esercito in cui sono entrati
- Gestiscono il loro reggimento
- Eseguono gli ordini dei luogoteneti del generale in comando
- Sono nominati del Generale incaricato per la regione

1.3 Maggiore Comandante 8cc

2.Ufficiali
Dragone 7cc
Marescialli 6cc
Alfiere 5cc
Caporale 4cc

3.Fanti
Fante Scelto 3cc
Fante 2cc
Tamburino 1cc
Recluta

Articolo 3
Vengono istituite le seguenti Tipologie di Truppa
- Regolari
- Ausiliari
- Volontari

Articolo 4
Un'ulteriore divisione è costituita dagli Ordini Militari riconosciuti. Essi possono dotarsi di un'organizzazione interna propria secondo i loro statuti e regolamenti.

Articolo 5
Regolari
1. Sono le truppe Regolati della Serenissima Repubblica di Venezia
2. Devono Pronunciare il Giuramento dei Regolari
3. Restano in ferma obbligatoria per il mandato Consiliare pena processo per Tradimento
4. Possono confermare l'appartenenza alla formazione del nuovo Consiglio eletto o lasciare le fila senza conseguenze
5. Ricevono una paga commisurata al grado e alle responsabilità
6. A rotazione devono restare a disposizione dei Tenenti fino alle ore 12:00 senza intraprendere attività pena denuncia alla corte marziale
7. Devono comunicare al Tenente di riferimento licenze e congedi pena denuncia alla corte marziale per diserzione
8. Devono comunicare al Furiere gli aggiornamenti delle statistiche che prevedono una modifica di cc (passaggi chiave, acquisto spade, bastoni, scudi)
9. In periodo di guerra devono passare a castello almeno una volta al giorno e lasciare in un foglio firma la loro presenza, salvo congedi, licenze o deroghe particolari richieste allo Stato Maggiore

Articolo 6
Ausiliari
1. Sono le truppe della Serenissima Repubblica di Venezia che appartengono ad un particolare Esercito Ausiliare
2. Devono Pronunciare il Giuramento degli Ausiliari
3. Comprendono i privati che giurano fedeltà alla repubblica
4. Restano in ferma obbligatoria per il mandato Consiliare pena processo per Tradimento
5. Possono confermare l'appartenenza alla formazione del nuovo Consiglio eletto o lasciare le fila senza conseguenza
6. Ricevono una paga da concordare tra il Direttivo e Generale dell'Esercito Ausiliare
7. Devono comunicare settimanalmente al furiere gli aggiornamenti delle statistiche che prevedono una modifica di cc (passaggi chiave, acquisto spade, bastoni, scudi)

Articolo 7
Volontari
1. Sono le truppe Volontarie della Serenissima Repubblica di Venezia
2. Devono Pronunciare il Giuramento dei Volontari
3. Possono interrompere la loro collaborazione in qualsiasi momento
4. Non ricevono retribuzione
5. Devono comunicare al tenente di riferimento licenze e congedi

Articolo 8
Ordini Militari
1. Sono gli ordini di Sperone che hanno un trattato con la Repubblica o gli ordini di Collana della Repubblica stessa.
2. Ricevono una paga da concordare tra Direttivo e i comandanti dell'ordine.
3. Giurano fedeltà alla repubblica
4. Modi e termini della collaborazione tra gli ordini e la Repubblica sono sanciti dai trattati tra i due soggetti.

Capitolo VI
La Logistica

Articolo 1
La Logistica si compone di tutti i membri dell'Accademia il cui ruolo è quello di sostenere attraverso la fornitura di Servizi Lo Stato Maggiore.

Articolo 2
Fanno parte della Logistica L'Armeria, La Fureria, La Tesoreria, Il Magazzino, L'Araldica.

Articolo 3
Armeria: assegnata al Sergente
1. E il responsabile del reperimento di armi limitatamente all'esercito repubblicano
- Ricerca tramite bando pubblico i Fabbri per la fornitura di armi
- Ricerca tramite bando pubblico i Tessitori per la fornitura di scudi
- Ricerca tramite bando pubblico i Carpentieri per la fornitura di bastoni
2. Gestisce l'armamento dei soldati tramite mandati
- prestiti
- assegnazioni
- mobilità delle armi
- le armi distribuite si considerano comunque in prestito e vanno restituite al sergente alla fine della ferma
- nel caso di mancata restituzione il militare verrà processato dalla corte marziale
3. Riceve fondi dalla Tesoreria per l'acquisto delle armi
4. Deve garantire una scorta di
- 8 Spade
- 8 Scudi
- 8 bastoni
5. Per ordinazioni in caso di emergenza, può ricevere ordini solo dal Direttivo
6. Deve notificare l'assegnazioni di armi in apposito tread in Armeria

Articolo 4
Fureria: assegnata al Furiere
1. Deve essere nominato dal direttivo tra i componenti dell'esercito repubblicano regolare
2. Costituisce e tiene aggiornato il registro dell'esercito inteso come insieme delle divisioni dell'accademia
- Aggiorna le caratteristiche dei soldati
- Richiede gli aggiornamenti settimanali
- Aggiorna l'anagrafica
- Fa richieste al Sergente di reclutamento su richiesta dei Generali
3. Notifica le licenze per conto dei generali
- tread stikkato in fureria
4. Notifica le assegnazioni alle divisioni
- tread stikkato in fureria
5. Richiede sanzioni ai generali
- in caso di mancato aggiornamento
- in caso di licenza non autorizzata
- in caso di mancata presentazione al corpo di assegnazione
6. E' supervisionato dal Sergente
7. Può avvalersi dell'aiuto di massimo due vice-Furieri da lui nominati

Articolo 5
Tesoreria: assegnata allo Sceriffo
1. Gestisce la tesoreria è il contabile
2. Gestisce il conto economico dell'esercito inteso come insieme delle divisioni
- Avalla le spese coordinandosi con il Direttivo
- Stanzia i fondi al Sergente per le paghe il rancio e l'armamento dell'esercito repubblicano
- Fa mandati ai Generali per le paghe delle divisioni dopo l'approvazione del Direttivo
3. Deve notificare la lista dei mandati, completi della documentazione (screen) relativa al contenuto e alle modalità di impiego degli stessi, in apposito tread in tesoreria

Articolo 6
Magazzino: assegnata al TM
1. Gestisce il magazzino è il magazziniere
2. Gestisce l'inventario dell'esercito inteso come insieme delle divisioni
- fornisce Uniforme (Vestiario)
- fornisce Rancio (Cibo)
- Avalla la fornitura di scorte coordinandosi con il Direttivo
3. Distribuisce le scorte
- rancio ai generali dopo approvazione del Direttivo
- uniformi alle reclute dopo approvazione del Direttivo
4. Deve notificare la lista delle distribuzioni in apposito tread in magazzino
5. Deve notificare la lista dei mandati, completi della documentazione (screen) relativa al contenuto e alle modalità di impiego degli stessi, in apposito tread in magazzino

Articolo 7
Araldica: assegnata all'Araldo
1. Gestisce il corpo di Araldica
2. E' il responsabile dell'intelligence e ne organizza mezzi e metodi
3. Ha il compito di tenere informato il Direttivo
4. Può scegliersi un corrispondente per città
5. Tiene riservati i suoi contatti, non è tenuto a dichiarare le fonti tranne che su espressa richiesta del Doge e del Giudice nel caso in cui siano rilevanti per procedimenti in corso presso la Corte Marziale o il Tribunale Civile.
6. Gestisce i Blasoni e tiene i rapporti con il Collegio di Araldica Italiano per conto dell'Esercito
8. Mantiene un Diario dell'Accademia con la sua Storia e le sue imprese
9. E' il gestore della Biblioteca dell'Accademia

Articolo 8
Ogni assegnatario ha la responsabilità e il compito di organizzare il proprio ufficio logistico, ne risponde direttamente davanti alla Corte Marziale


Capitolo VII
La Corte Marziale

Articolo 1
E' Formata dal Giudice, dal Doge, dal Capitano, dal Sergente e da tutti i Generali in carica, i quali compongono il Collegio giudicante

Articolo 2
Ha la responsabilità di giudicare i reati commessi dai militari durante la loro permanenza in esercito

Articolo 3
Si definiscono militari tutti coloro hanno prestato Giuramento alla Repubblica.

Articolo 4
Le decisioni prese dalla corte marziale vengono attuate dal giudice in carica, il Collegio giudicante delibera a maggioranza.

Articolo 5 - Iter del processuale (GDR)
Ogni processo viene svolto seguendo questi passi:
- Ingresso del Carceriere/Esecutore che accompagna alla sbarra l’imputato e successivo ingresso dell’Accusa e della Difesa.
Come ultimo, ingresso del Collegio giudicante.
- L’Accusa inizia il processo vero e proprio indicando i capi d’accusa al Collegio, fornendo le prove che dimostrino la colpevolezza dell’imputato.
- La Difesa può controbattere e fornire prove a discolpa.
- Finita questa prima fase, possono susseguirsi richieste dalle due parti di presentazione di un massimo di due testimoni per accusa e difesa,
al fine di non rallentare troppo il processo.
- Il Collegio quindi, dopo aver ascoltato le arringhe finali di Accusa e Difesa, deciderà la sentenza che verrà comunicata al Capitano.
Questi dovrà interpellare il Giudice Consigliere della Repubblica per approvare il processo.
Se il Giudice considera valido il processo e adeguata la pena secondo i canoni della Carta dei Giudici, si procede con la pronuncia “in aula” della sentenza da parte del Giudice.
- L’esecuzione della sentenza avviene IG tramite il Giudice Consigliere in carica.
Possono assistere al processo tutti i militari ma non potranno interferire in alcun modo.


Capitolo VIII
Giuramenti

Articolo 1
Per diventare militare occorre essere almeno di livello uno e bisogna prestare il seguenti giuramenti allo Stato Maggiore:

Articolo 2
Citazione:
GIURAMENTO DI LEALTÀ
Io, __________________________, giuro solennemente di servire sempre La Repubblica , sacrificando, se necessario, la mia vita per la sua difesa.
Giuro di servire fedelmente, lealmente, e in buona fede la Serenissima Repubblica di Venezia e le sue Istituzioni.
Giuro di rispettare la gerarchia militare e di obbedire agli ordini dati dai miei superiori.


Articolo 3
Citazione:
GIURAMENTO DEL SEGRETO
Io, __________________________, giuro solennemente che, salvo autorizzazione regolarmente concessa, non rivelerò né comunicherò ad alcuno che non ne abbia legittimamente diritto le informazioni che verranno a mia conoscenza o che otterrò in ragione delle mie funzioni presso
l’Esercito della Serenissima Repubblica di Venezia.


Capitolo IX
Diritti e Doveri Fondamentali

Articolo 1 - della Gerarchia
Un militare deve sempre rispettare la gerarchia militare e rivolgersi ai suoi superiori in maniera adeguata nei contesti ufficiali e pubblici.

Articolo 2 - dell'Obbedienza
Un militare deve sempre obbedire ad un ordine proveniente da un suo superiore se in forma scritta e ufficiale.
In caso riceva ordini discordanti da più persone e non vi sia modo di chiedere ulteriori spiegazioni, egli obbedirà al più alto in grado.
Se riceve un ordine che disobbedisce alla legge, egli deve conformarsi se l’ordine è firmato e controfirmato dallo Stato Maggiore.
Se l’ordine è orale e non proviene dallo Stato Maggiore egli si deve rifiutare o ne subirà personalmente le conseguenze.

Articolo 3 - della Disposizione
In caso di Stato d'Allerta, un militare deve essere pronto a partire in qualsiasi momento dall’istante in cui ha ricevuto il suo ordine di mobilitazione, per questo motivo non potrà compiere azioni di alcun tipo
(lavorare, esercitare la professione, pescare, raccogliere …) se non a fine giornata quando sarà ormai palese che per quel giorno non si è reso necessario il suo apporto.

Articolo 4 - della Diserzione
Ogni membro dell'Esercito Repubblicano Veneziano è sottoposto al codice penale militare e ogni sua mancanza alle consegne si configura come reato di Tradimento

Articolo 5 - dell'Immunità
I militari della Repubblica, che commettono reato all’interno di azioni autorizzate dallo Stato Maggiore non sono soggetti a processo.
I Generali sono sempre responsabili di eventuali reati commessi da eserciti da loro guidati all'interno di azioni non autorizzate dallo Stato Maggiore.

Articolo 6 - dell'Esonero dal servizio
Un militare che ricopra ruoli amministrativi di rilevanza nelle città del Ducato o nel Consiglio, può essere esonerato dall'ordine di mobilitazione per poter continuare a occuparsi del suo lavoro se risultasse altrimenti impossibile da svolgere.

Articolo 7 - del Segreto Militare
Un militare non deve mai trasmettere informazioni confidenziali riguardanti l'organizzazione dell'Esercito e la sua "forza",
numero dei componenti, ordini o direttive prese. Non si devono comunicare ad "estranei" anche tutte le proposte in discussione nel forum del tello, fino a loro approvazione da parte dello Stato Maggiore

Articolo 8 - dell'Appartenenza
Ogni membro dell'Accademia si impegna a non appartenere a nessun altro Gruppo Militare che non sia tra gli Associati dell'Accademia stessa, conl'esclusione delle milizie cittadine volontarie.
Gli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Accademia sono preminenti rispetto a quelli derivanti dalle milizie cittadine volontarie.

Articolo 9 - della Responsabilità individuale
Un militare ha il dovere di tenersi informato e mantenere controllate le sezioni riguardanti la sua Condotta, oltre che la sezione generale del
forum del Castello dedicato all'Esercito, senza aspettare che sia indirizzato dal suo comandante.
La mancata frequentazione del forum, e la conseguente mancanza di aggiornamenti relativi all’Esercito della Repubblica di Venezia,
non saranno tollerati soprattutto nel caso in cui impediscano al soldato di svolgere le proprie mansioni e di compiere il proprio dovere.
Nel caso in cui si venga a conoscenza di notizie/dati/eventi/avvistamenti di possibile interesse per l'Esercito e la sicurezza della Repubblica,
ogni militare ha in dovere di avvisare i suoi superiori o direttamente lo Stato Maggiore in via ufficiale.
Informazioni ufficiali volutamente falsificate e/o fuorvianti potrebbero portare a provvedimenti anche gravi nei riguardi dell'informatore.
Lo Stato Maggiore si riserva il diritto di giudicare la validità di tali informazioni.

Articolo 10 - del Comando
Ogni Luogotenente deve tenersi informato presso il proprio Generale di Condotta in maniera periodica, in via non ufficiale,
e a sua volta deve informare i propri soldati circa eventuali ordini o chiarimenti.
E' diritto e dovere dei Tenenti creare e gestire i gruppi armati o reggimenti di appartenenza dell'Esercito nelle proprie città,
nei modi che ritengono opportuni.
Ogni creazione o modifica deve essere comunicata in via ufficiale al Capitano.
E' dovere dei Tenenti controllare e segnalare arrivi "sospetti" nella propria città o nodo di controllo.
E' possibile agire d'iniziativa per la difesa della città d'appartenenza in maniera preventiva, qualora mancassero organi di controllo volontario.
E' diritto dei Generali riprendere disciplinarmente i propri soldati in via ufficiale o meno.
Può scegliere, a seconda della gravità, di fare rapporto e comunicare quanto avvenuto allo Stato Maggiore, il quale prenderà provvedimenti.

Articolo 11 - della Licenza
E' diritto di ogni militare avere un periodo di riposo/viaggio/assenza forzata/ecc...
E' dovere comunicare tale intenzione nell'apposito spazio indicando il motivo, la data di inizio e la durata della licenza.
Sono esonerati da questo obbligo Capitano e Sergente i quali possono spostarsi liberamente per il Ducato e i Generali se compiono spostamenti
tra le città del proprio Contingente.
Lo Stato Maggiore si riserva la possibilità di respingere la licenza nei casi di Stato di Allerta qualora la richiesta sia stata fatta per futili motivi (es. commercio, viaggio di piacere). Lo Stato Maggiore si riserva altresì la possibilità di allertare i propri soldati anche durante il periodo di licenza, in qualsiasi città della Repubblica di Venezia essi si trovino, in modo che possano essere di supporto alla Condotta territoriale più vicina.

Articolo 12 - della Comunicazione
E' dovere di ogni militare, in particolare per i Luogotenenti, prestare attenzione ai modi con cui si redigono i rapporti e le comunicazioni ufficiali.

Articolo 13 - dell'Esternazione del pensiero politico
E' fatto divieto per tutti i militari di intavolare discussioni politiche di qualsiasi genere all'interno del forum dell'Esercito o utilizzare l'elenco dei soldati per fini elettorali. L'Esercito è uno strumento al servizio della Repubblica e delle sue Istituzioni.

Articolo 14 - dell'Accusa
E' diritto di ogni ufficiale militare, in presenza di prove irrefutabili considerate come tali, rivolgersi alla Corte Marziale per portare un'accusa verso un altro componente dell'Esercito, di grado qualsiasi. Sta alla Corte Marziale decidere di intervenire nei modi e nei tempi che ritiene più opportuni.

Articolo 15 - delle Paghe
E' diritto di ogni militare ricevere una paga in seguito alla mobilitazione. Il calcolo della paga spetta ai Luogotenenti delle Condotte.
Questi dovranno comunicare tramite rapporto ufficiale allo Stato Maggiore, l’ammontare della paga per ogni soldato nel modo più dettagliato possibile, riportando i giorni di mobilitazione compresi di viaggio. La paga sarà definita in seguito all'approvazione della legge finanziaria che destina i fondi per l'esercito.

Articolo 16 - della Condanna
Ogni militare che trasgredisce ad un qualunque articolo della Carta dell'Esercito, può essere oggetto di provvedimenti o condanne che variano dal semplice richiamo fino a processi per Alto Tradimento.

Capitolo X
Dislocazione ed organizzazione strategica

Articolo 1
La struttura militare dell’Esercito Repubblicano Veneto si sviluppa su due aree, le unità di combattimento dette "Condotte" e le unità territoriali delle "Guardie Dogali".
Le Condotte sono 4, dislocate nelle città di Verona, Padova, Udine e Parenzo.

Articolo 2 - Le Condotte
Le condotte sono unità tattiche da battaglia, composte di n.6 militari, unità su cui strutturare lo sviluppo e la gestione di un esercito in caso di necessità con un tempo di risposta operativa pari a 5 giorni, tempo minimo per l’allestimento di un esercito.
In caso di necessità e su richiesta del Doge possono operare con funzioni di polizia secondo il funzionamento IG della gendarmeria.

Articolo 3
Ogni Condotta deve comprendere nel suo organico, un generale (liv.3 nobile IG con un anno di vita) e un luogotenente con le stesse caratteristiche per la costituzione dell’ufficio di comando e manovra, due consiglieri militari con corso di laurea nelle materie militari e dotazione personale di almeno punti esercito 20 cadauno per garantire il massimo spiegamento logistico immediato, nonché uno scout con funzioni di vedetta e raccolta informazioni da tenere in territorio nemico.

Articolo 4 - Le Guardie Dogali
A fianco delle unita tattiche da battaglia operano le unità territoriali, in tempo di pace alle dipendenze del Prefetto, in tempo di guerra agli ordini del Generale che le ingloba nel proprio contingente.

Articolo 5
In ogni città è operativo un reparto detto Guardia Dogale, un contingente di 10 elementi agli ordini di un Tenente. Il Tenente che deve essere nobile IG così da poter costituire un reggimento, deve avere un CC personale pari a 4 con obbligo di possesso personale delle armi da battaglia. Viene nominato dal Prefetto

Articolo 6
Il tenente cura il ruolino della guardia, cura la formazione ed il reclutamento degli uomini si da ottenere le lance più qualificate possibile e settimanalmente fa rapporto al Sindaco e al Prefetto sulle condizione ed il valore di battaglia degli uomini. Opera concedendo le licenze agli uomini che necessitano assentarsi mantenendo il ruolo della guardia sempre su un livello minimo di almeno 8 uomini.

Articolo 7
Quindi ogni cittadina in ogni momento deve essere in grado di fornire una lancia completa ed operativa in caso di mobilitazione.
Nelle città di confine per opportunità bellica, la figura del tenente prevede quella affiancata di un secondo tenente, ovvero nelle città di Verona, Udine e Parenzo i reparti della Guardia devono tendere ad operare su due lance per necessità di difesa e mobilitazione.

Articolo 8
I militari facenti parte delle Guardie dogali ricevono rancio e soldo militare secondo le possibilità della Repubblica, il servizio dell’esercito si configura come "munus publico" quindi da effettuarsi anche in maniera non retribuita se necessario, per quanto la Repubblica provvederà con la massima cura possibile agli uomini che offrono il loro braccio ed il loro sangue in favore della difesa della patria.

Articolo 9
In caso di mobilitazione le lance delle guardie Dogali devono convergere sul punto di arruolamento stabilito secondo il piano di mobilitazione preparato dal Capitano

Articolo 10
Qualsiasi membro dell’esercito non risponda ad un ordine di adunata incorre nel reati di tradimento e se si tratta di un ufficiale con l’aggravante dell’alto tradimento.
Ogni cittadino veneziano che operi in un esercito straniero senza diretta autorizzazione pubblica o segretata del Doge incorre nel reato di alto tradimento.


Poi rivolgendosi agli altri due membri della Corte Marziale:

" Secondo l'art. 5 di detta Carta vi ricito:




Articolo 5 -
- Il Collegio quindi, dopo aver ascoltato le arringhe finali di Accusa e Difesa, deciderà la sentenza che verrà comunicata al Capitano.
Questi dovrà interpellare il Giudice Consigliere della Repubblica per approvare il processo.
Se il Giudice considera valido il processo e adeguata la pena secondo i canoni della Carta dei Giudici, si procede con la pronuncia “in aula” della sentenza da parte del Giudice.
- L’esecuzione della sentenza avviene IG tramite il Giudice Consigliere in carica.
Possono assistere al processo tutti i militari ma non potranno interferire in alcun modo.


Chiedo pertanto al Capitano Sbabbuz di comunicare la Vostra sentenza in maniera tale che io possa esprimermi in merito e convalidare in Primis questo Processo e rendere esecutivo il Vostro verdetto."
Sbabbuz
Il capitano un po' insonnolito dopo tutto quel parlare un po' noioso, guardò il giudice che gli dava la parola... Un rapido sguardo a chi era presente guardandoli negli occhi...

si alzò e disse...

Noia... noia e senso di nausea, sono le uniche due sensazioni che provo a sentire tutto questo parlare lanciandosi accuse l'un con l'altro.. nessuno di quelli chiamati ha dimostrato l'onestà intellettuale di accettare i propri errori e prendersi la propria responsabilità...

Io mi sono altamente stancato di partecipare a questo teatrino di marionette... a Partire dal più alto in carica all'ultimo, per me siete tutti in colpa... la figura meschina di fronte a Venezia l'avete fatta tutti.. che vi rimanga sulla coscienza per tutta la vita.. altro non lo agiungo perchè le parole che mi vengono in mente non sono pronunciabili in pubblico...


finito di parlare non si sedette, guardò Il Doge e il Giudice e disse..

scusatemi, sono stato in silenzio fino ad ora, ma volevo essere sicuro dell'idea che mi ero fatto... ora posso tranquillamente dire che possiamo chiudere la corte visto che l'hanno ridotta ad una buffonata


Si mosse verso l'uscita e sparì dietro la porta.
Scilaii
La Contessa si rivolse al Doge


Vogliamo giustizia per i nostri morti
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