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Mala Tempora...

Kurtz
Il colonnello girava per le porti e torri controllando lo stato della difesa; quella sarebbe stata la prima di una lunga notte e bisognava vigilare da subito. Un guaito richiamò la sua attenzione; legato ad un palo riconobbe Argo, il fedele cane di Ardelon; scese da cavallo e gli si avvicinò : "che c'è cucciolo? dov'è il tuo padrone". Argo continuava ad inquietarsi. Kurtz lo sciolse e l'animale corse via verso la porta chiusa della città e lì continuò a guaire. Kurtz salì sugli spalti e chiese ad una guardia "Chi è uscito dalla città". "Sono appena usciti alcuni mercanti ed altri che avevano chiesto il permesso. Il generale Legio ha dato disposizione di far uscire chiunque volesse andare via". Kurtz potè vedere il gruppo di Ardelon staccarsi da quello dei viandanti e dirigersi verso la foresta. La guardia tese l'arco "sono ancora a tiro". "NO" urlò il colonnello " Chiunque poteva uscire se voleva, ed è meglio così. Torneranno e ci rivedremo qui su questi spalti". Scese a prendere Argo, "Avrai fame cucciolo, vieni ti terrò io finchè non torna il tuo padrone, perchè in un modo o nell'altro, tornerà".
Ardelon
Correvano nella foresta gli uomini...la luna sembrava aiutarli, grazie ad essa riuscivano a far correre veloce la distanza da Udine.
Ardelon si fermò di colpo.

"Arde che fai? sei già stanco?"
"Devo tornare indietro!"
"Cosa?"

Strinse i pugni

"Ho lasciato tutti i miei affetti a Udine...Edel è braccata...Argo non sono riuscito a trovarlo...e tutti gli amici Pier... devo tornare per lottare!"

Un pugno arrivò in pieno volto ad Ardelon

"Non fare lo stupido! se torni da solo sarai sicuramente ammazzato!"

Rabbia, frustrazione, impotenza...questo sentiva nel suo cuore...
Si voltò verso la città in lontananza, ancora si vedevano le mura tra gli alberi, da lontano gli sembrò di sentire un ululato lontano.


"Aspettatemi...presto tornerò...anche da solo se necessario...."

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Morphea
Il Sindaco di Udine aprì i battenti delle finestre del Municipio, l'aria viziata che c'era in quelle stanze e la puzza di tanfo di cui erano impregnati i muri nonvoleva andarsene.
" Le' siediti al posto mio" disse Morphea...
" Dici?" sghignazzando al solito suo " Famme vede' come si sta sui scranni degli imparruccati... !"
" Le' ... guarda un po' tra le scartoffie sti mandati ch'hanno fatto... manco una lira ci sta... allò è vero che stanno inc....i neri solo perchè li abbiamo cacciati a calci in c... da queste stanze fetose!!!???"
" Marfy siediti e facciamoci una partita a carte " disse ridendo di pancia.
" E bruciamo tutta la Repubblica" continuando a come non faceva da mesi.
" Devi inviare una lettera al Consiglio Le' " aggiunse Morphea.
" Gia' fatto Marfy, già fatto... stai serena! Mettimi apposto sti capelli... nun se ponno guardà! E' na vita che non lo fai... " il ghigno che aveva stampato sulla faccia da quando era entrato in Municipio quella mattina, così sparì.
Mentre gli metteva apposto i i riccioli color oro gli disse " I pidocchi potevi farteli togliere da qualcun altro... li potevi far mettere nei mandati che hanno fatto insieme agli 87 ducati che ci stanno... così ci davano la colpa anche di quello!!!"
" Marfy... mettimi apposto sti capelli... che c'ho da fa!!!"
Giub e Perfilippo entrarono nell'ufficio sbattendo la porta.
" Siete i soliti animali" gli disse Morphea scoppiando a ridere...
" Ci hanno aperto un processo preventivo" disse Giub indignato.
" Questi lasciano scappare gli assassini e ci denunciano per tradimento!!! Che avremmo fatto mai? " aggiunse Perfilippo.
" Processi preventivi" ... ripetè Giub...
" Marfy apri i processi a caso! Vogliono anche questa di guerra? L'avranno!!!" Legio prese le carte e le sbattè sul tavolo.
Marfy riprese i mandati fra le mani...
" Edelvais... fidanzata di Ardelon... Mandato numero '604261'... qualcuno avvisasse la dama che se entro il tramonto non chiuderà quel mandato lasciandolo intatto sarà chiusa nelle carceri cittadine!!! E che non provasse a far sparire la merce, che ho la documentazione necessaria!!!
Ardelon in pubblica piazza mi da della traditrice.... che dici lo denuncio per diffamazione visto che abbiamo affrancato?"
" Se non archivieranno quelle denunce e chiuderanno i processi in corso, ne processeremo altri!"
aggiunse il Generale " Che qualcuno glie ne desse notizia!!!"
Morphea poi guardò Giub sorridendo " Giub, fammi una cortesia... avvisa il Doge, che trovasse il modo di rimettere Sign sullo scranno e fai sapere anche a Sign, che se accettasse gli garantiamo gnocche a vita!!! Insegnasse a sti niubbi come si lavora.... E fai trova il modo di far sapere anche al Barone Sbabbuz... che lasciando Venezia s'è portato via le spade, lasciando i foderi a combattere!!!!".

Mentre la partita a carte continuava...
" Marfy qui ce giochiamo tutto..." disse Legio... " Beh! Almeno ce lo giochiamo a carte scoperte... sto pizzico mi piace... assai pure... qualcuno riferisce che c'è chi gioca a rosik e continua a perdere colpi!!!" controbattè Morphea seduta sulle gambe di Tab. " Morph... ma che te frega? Lasciali perdere... se anche fosse come dicono hai me... so er mejo!!!"
Lo adorava quando sdrammatizzava su tutto, così si voltò per dargli un bacio. Legio sembrava divertito: " Che hai Le'? " gli chiese...
" Marfy diamoje foco a tutto... manco le rubinetterie devono trovà!!!"
" Neppure un asciugamano? " controbattè lei...
E mentre Tab continuava a ridere... " Le' ma mi dispiace" .... lui aggiunse " A Le', nun è ancora del tutto brigante... daje tempo!!!" entrambi ridevano di gusto e poi Legio aggiunse " A catenaccio... daje!!! Questi ce stanno a fa la festa e a te ancora te dispiace... Leviamoje tuttooooo!!!!"
Excult
e cosi passavano i giorni e sia rufio che excult ogni sera si dirigevano sul muretto della città

Falcia
Udine, 02 ottobre 2009

la macina lavorava costantemente, matteo stava lavorando le sacche rimaste dall'ultimo raccolto pensando al da farsi.

intorno al suo mulino il silenzio più totale, udine era spettrale.

molti abitanti erano riusciti a fuggire, i pochi rimasti si vedevano bene dal girare per la città e si rinchiudevano nelle loro botteghe o si aggiravano furtivamente per i campi a controllare che bestie e raccolto fossero in buono stato.

le taverne erano semideserte, tranne qualche impavido cittadino gli unici che si esponevano ad entrarvi erano gli appartenenti all'Ordine.

stava per aprire l'ultimo sacco di grano rimasto quando una voce interruppe il suo lavoro:

"ehi, che stai facendo? non ti prepari? guarda che stanotte sarai sulle mura con noi, direi che te ne se stato già abbastanza fuori dai guai e dai pericoli dopo l'assalto, no?"

un sorriso sorse sul viso dell'uomo fermo sull'uscio della bottega, c'era molta ironia in quella frase e anche matteo ne era consapevole

a quel punto poggiò in terra la sacca e si scrollo un pò di farina di dosso, guardò l'uomo e rispose:

"sei simpatico, non credevo avessi ancora voglia di scherzare arrivati a questo punto. Comunque sono pronto, lo sono da molto tempo, ci vediamo là"

l'uomo annuì e lasciò matteo solo.

tornò in casa, prese spada scudo e indossò la cappa per proteggersi dall'umido della notte e uscì in strada

in lontananza si vedevano le mura, intorno nessuna anima viva, solo la luce del tramonto che rendeva la città ancora più pallida.

matteo si incamminò verso le mura
Subzero
Excult ha scritto:
e cosi passavano i giorni e sia rufio che excult ogni sera si dirigevano sul muretto della città



John vista questa immagine non potè altro che ridere a crepapelle...

"si,ogni tanto qualche risata ci vuole"
Excult
excult si preparò alla sanguinosa battaglia che lo attendeva quella notte

Fly91
4 ottobre,portogruaro....

l'esercito uscì dalla porta orientale della città...a ranghi compatti e ordinati si mosse lungo la direttrice verso udine....

gli esploratori battevano ogni centimetro di terra tra porto e udine...a ritmi regolari ed intensi facevano ritorno e rapporto al generale e al capitano,per poi risparire nella nebbiolina sottile.
fly marciava nella lancia della nipote lilith,che fiera camminava a cavallo dando ordini e disposizioni ai suoi uomini,il consigliere,non avvezzo ne a ordini ne agli strani movimenti dell esercito si sentiva impacciato e soffocato da quell'armatura,cosi poco consona ai suoi abituali vestiti...quella grossa latta di ferro lo faceva quasi sorridere,mentre a paso cadenzato marciava verso la città.
arrivarono a udine in tarda serata del 4 ottobre 1457,un mare di fiaccole e luci infuocata accompagnava l'esercito...il leone dorato sullo sfondo rosso era illuminato a giorno dai fuochi....

venezia era arrivata per liberre i suoi cittadini....

vi furono alcuni scambi di missive e lettere fra i messi del doge e del capitano e del brigante legio...fly sapeva,dato che lo aveva potuto visionare che era stato consegnato un ultimatum ai briganti nelle mura...la resa incondizionata a venezia e alla sua giustizia...il consigliere entrò nella sua tenda sapendo che quello era solo l'ultimo atto formale...prima della battaglia....
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