Eriti
Era scesa dalla nave, il giorno stesso della partenza. Era rimasta al molo, guardando il Ragnarok allontanarsi sempre più fino a sparire. Provava un senso di solitudine per quella separazione forzata.
Sapeva che era necessario, eppure in fondo era triste.
Senza voltarsi o fermarsi, si diresse a sud, fino a raggiungere Barcellona.
La città era semideserta. Nella bacheca del municipio era possibile constatare che le assunzioni era pochissime, anche leggendo i registri passati.
Nessuna ordinanza particolare in vigore, anche se cerano un prezziario consigliato.
Il mercato era disastrato. Non vera pane. Poco mais. Di carne, pesce, frutta o verdura anche in minori quantità. Non cercava nulla in particolare, e i prezzi dei venditori stranieri erano rincarati per un maggior profitto. Come dargli torto.
Uno di loro attirò la sua attenzione. Appena giunta al suo banco, le apostrofò un Credo che siate la persona che stavo attendendo in un italiano imperfetto, marcato dallaccento transalpino.
Istintivamente la mano si serrò allelsa.
Chi siete?
Non un nemico almeno per il momento. Se Voi siete chi cerco, sono allora un corriere per Voi.
Sorrise. In modo enigmatico. Strano. In un certo senso inquietante. Avrà avuto una quarantina danni. I capelli iniziavano a tingersi di bianco. Dava laria di una persona che non ha fatto altro che il mercante per tutta la sua vita. Sembrava sapersi adattare e camuffarsi al mondo attorno a se, solo laccento tradiva le sue origini, a meno che anche quello non fosse che una perfetta imitazione.
Aveva terminato un acquisto con un locale, e presosi una pausa, riportò la sua attenzione sulla donna.
Allora siete Voi chi sto cercando?
Dipende. Dipende da chi state cercando, e per conto di chi - la mano ferma sullelsa, pronta a scattare ad ogni minimo sentore di pericolo.
Sono stato pagato per consegnare una determinata cosa, ad una turista di questa città. Ad una donna, che risponde al nome di Pantasilea e dalla descrizione fattami, sembrate proprio voi colei che cerco
Il nome fece calmare in parte i sospetti di Eriti. Solo i suoi compagni sapevano quel nome da lei usato.
Luomo le lanciò un oggetto. Lo prese al volo con la mano libera. Non era niente di prezioso, almeno per coloro che non ne capissero il senso. Era un sassolino con sopra incise due rune particolari. Non avevano nessun significato, anche per chi comprendeva quella lingua. Aveva però un significato per chi laveva creata e ideata.
Vedo che la riconoscete, dunque questa è Vostra.
Passò una lettera ad Eriti, che la prese mettendola subito in tasca.
Luomo sorrise nuovamente con quel suo sorriso enigmatico.
E stato un piacere Madonna, a presto.
Non prestò più attenzione ad Eriti, e il suo atteggiamento fece chiaramente intendere che per lui non cera altro da aggiungere.
La donna andò via dal mercato, recandosi presso il porto. In pochi lavrebbero notata lì. Arrivò fino ad una banchina vuota, in un lato deserto del porto.
Prese la lettera dalla tasca e ne lesse il contenuto. Poche frasi in codice. Rimase interdetta per qualche secondo. Cerano stati dei cambiamenti improvvisi. Strappò la lettera, e fece volare nel vento i pezzi della pergamena. Rimase a fissare quei pezzetti di pergamena che come petali volavano in cielo. Voleva essere con loro, ma il suo posto era lì, per ora.
Sapeva che era necessario, eppure in fondo era triste.
Senza voltarsi o fermarsi, si diresse a sud, fino a raggiungere Barcellona.
La città era semideserta. Nella bacheca del municipio era possibile constatare che le assunzioni era pochissime, anche leggendo i registri passati.
Nessuna ordinanza particolare in vigore, anche se cerano un prezziario consigliato.
Il mercato era disastrato. Non vera pane. Poco mais. Di carne, pesce, frutta o verdura anche in minori quantità. Non cercava nulla in particolare, e i prezzi dei venditori stranieri erano rincarati per un maggior profitto. Come dargli torto.
Uno di loro attirò la sua attenzione. Appena giunta al suo banco, le apostrofò un Credo che siate la persona che stavo attendendo in un italiano imperfetto, marcato dallaccento transalpino.
Istintivamente la mano si serrò allelsa.
Chi siete?
Non un nemico almeno per il momento. Se Voi siete chi cerco, sono allora un corriere per Voi.
Sorrise. In modo enigmatico. Strano. In un certo senso inquietante. Avrà avuto una quarantina danni. I capelli iniziavano a tingersi di bianco. Dava laria di una persona che non ha fatto altro che il mercante per tutta la sua vita. Sembrava sapersi adattare e camuffarsi al mondo attorno a se, solo laccento tradiva le sue origini, a meno che anche quello non fosse che una perfetta imitazione.
Aveva terminato un acquisto con un locale, e presosi una pausa, riportò la sua attenzione sulla donna.
Allora siete Voi chi sto cercando?
Dipende. Dipende da chi state cercando, e per conto di chi - la mano ferma sullelsa, pronta a scattare ad ogni minimo sentore di pericolo.
Sono stato pagato per consegnare una determinata cosa, ad una turista di questa città. Ad una donna, che risponde al nome di Pantasilea e dalla descrizione fattami, sembrate proprio voi colei che cerco
Il nome fece calmare in parte i sospetti di Eriti. Solo i suoi compagni sapevano quel nome da lei usato.
Luomo le lanciò un oggetto. Lo prese al volo con la mano libera. Non era niente di prezioso, almeno per coloro che non ne capissero il senso. Era un sassolino con sopra incise due rune particolari. Non avevano nessun significato, anche per chi comprendeva quella lingua. Aveva però un significato per chi laveva creata e ideata.
Vedo che la riconoscete, dunque questa è Vostra.
Passò una lettera ad Eriti, che la prese mettendola subito in tasca.
Luomo sorrise nuovamente con quel suo sorriso enigmatico.
E stato un piacere Madonna, a presto.
Non prestò più attenzione ad Eriti, e il suo atteggiamento fece chiaramente intendere che per lui non cera altro da aggiungere.
La donna andò via dal mercato, recandosi presso il porto. In pochi lavrebbero notata lì. Arrivò fino ad una banchina vuota, in un lato deserto del porto.
Prese la lettera dalla tasca e ne lesse il contenuto. Poche frasi in codice. Rimase interdetta per qualche secondo. Cerano stati dei cambiamenti improvvisi. Strappò la lettera, e fece volare nel vento i pezzi della pergamena. Rimase a fissare quei pezzetti di pergamena che come petali volavano in cielo. Voleva essere con loro, ma il suo posto era lì, per ora.