Tergesteo
Fra Aix-en-Provence e Brignoles, quattro giorni dopo l'assalto
La strada si snodava nella campagna provenzale, su colline brulle e grigie, vessate dall'inverno e pallido ricordo delle ampie distese di lavanda che in primavera inondano il paesaggio.
I colli digradano dolcemente fino a perdersi in lunghe file di alberi che celavano alla vista l'argine di un fiume.
Il drappelo di guardie di scorta ai cinque membri della Brigata avanzava in un paesaggio d'una dolcezza unica.
"Guardia! Sia paziente : è da Arles che non ca ... che non esleto le mie funzioni!"
Il comandante sospirò e rispose calmo nel suo italiano stentato.
"Quando viaggio con mes fils viaggio più veloce, italien!"
" Si vabbè ... e si vede che avranno l'intestino pigro ... s'il vous plait, pouvons-nous nous arrêter ?"
"Immagino che me lo chiederai almeno fino a Toulon , vero italien?"
"Oui, monsiuer!"
"Come dite voi in Italia ...un qui dérange..."
"Rompiballe?"
"Esatto, vous êtes un rompiballe, monsieur Barbarigò!"
"Oui, c'est moi!"
Il drappello si arrestò.
I cavalieri scesero,poi due guardie si premurarono di incatenare i piedi di Tergesteo.
"Ma è necessario?"
"Siete sotto scorta in attesa di giudizio ... mi pare il minimo..."
"Che gente ..vabbè ... vedo di sbrigarmi"
Tergesteo scese piano piano la collina, sino a guadagnare le fila di alberi.
Si poteva udire lo sciabordio del fiume .
Tergesteo si guardò intorno sino ad adocchiare il cespuglio giusto.
Dispose quanto necessario per lieto evento quando, avanzando lungo il fiume vicini alla sponda, con gli zoccoli che scalpicciavano nell'acqua bassa, sopraggiunsero otto cavalieri.
Dalle armature e dalle spade non dovevano essere in gita di piacere.
Non ci misero molto a individuare la testa di Tergesteo che sbucava dalle frasche e interpretarono la scena nel peggiore dei modi.
"Non un passo o sei morto!"
"Oh caz...! E dove volete che vada? " rispose Tergesteo tentando di risollevarsi le i pantaloni.
"Toh!Un italiano ... e che ci fai nascosto là?"
"Se ve lo dico, mi passereste a fil di spada, mio signore ..."
La squadra di cavalleggeri inquadrò la situazione e si mise a ridere.
Quello con l'aria del capo disse qualcosa agli altri in lingua straniera, mai udita prima da Tergesteo.
"Senti moretto , sei solo?"
"No signore, con i miei compagni e altri gendarmi che ci scortano"
Il capo si rabbuiò.
"Gendarmi?"
"Si, signore, ci scortano a Toulon per il processo."
"Capito ... ascolta, non dire a nessuno che ci hai visto. Se saprai tenere la bocca chiusa, vedrai gli effetti ... come ti chiami?"
"Tergesteo, signore "
"Bene , tieni la bocca chiusa ... e prega Aristotele che ci sia propizio!"
"Non mancherò!"
Il drappello riprese la via del fiume a colpi di sperone.
Tergesteo attese ancora qualche minuto, meditabondo.
Poi, molto più sollevato, si ricompose a risalire la china discesa all'andata.
Le guardie erano visibilmente irritate dell'attesa.
"Pensavamo fossi scappato , italien!"
"Eh son cose lunghe ..."
"Ripartiamo : il giudice ti aspetta!"
"Eh .. vedrai se non ci divertiremo ..."