Ciò che avvenne in seguito lo ricordai sempre in maniera confusa e slegata, come la mescolata di un mazzo di carte. Appartengono tutte allo stesso mazzo, ma si presentano in disordine. Scene casuali, passato e presente, sogno e veglia che si mescolavano, mentre io assistevo impotente.
E in qualche modo mi ricordarono una canzoncina che la balia mi cantava da bambina.
Era una filastrocca, ma aveva un finale triste.
La donnina che semina il granoAgnese mi tiene sulle ginocchia e mi spazzola i capelli. Mia sorella, con le trecce belle lucide, gioca con un gattino scovato chissà dove. No, aspetta, sono sicura che questo sia un sogno o un ricordo, sono adulta ormai
Mi dimeno, non voglio essere pettinata. Allora lei canta per tenermi tranquilla. Io un po imbronciata mi lascio pettinare, le gambe che dondolano sulla sedia e quando ha finito
Volta la carta e si vede il villanofango freddo e duro sotto la schiena, è viscido sotto le dita. Mi sollevano le spalle e la mia testa ciondola, senza che io posso farci nulla. Dolore. Vivi che parla e io non posso risponderle vorrei dirle
Il villano che zappa la terraormai ho perso il conto ma il bicchiere è nero come linchiostro. Lamaro in gola mi toglie il fiato. No, no, non devo farlo. Non so perché ma me ne pentirò. Il laudano non è la soluzione lui
Volta la carte e viene la guerraDovevi riportarmelo, me lo avevi promesso! Stento a riconoscere Tiwaz nella ragazzina con le trecce scure che stringe la mano a Tergesteo. Ma non può essere che lei, se no perché dovrebbe tenergli la mano? Porta sempre il suo vestito azzurro ma ha almeno dieci anni di meno della prima volta che lho vista
E la guerra con tanti soldatiLa sensazione di essere sollevata da terra: Lavativa! per un graffietto vuoi anche la carrozza ora? No Giub, ma mi fa male tutto e non riesco aprire gli occhi e dirtelo dove siamo cosa
Volta la carte e vedi i malatinon cè più il fango piuttosto delle assi di legno. Starà bene vero?. La voce è preoccupata ma le mie preoccupazioni vanno alla pulsazione sorda mi pare di aver visto
I malati con tanto doloremio marito, ma perché non è con me? Però se mi concentro mi pare di ricordarlo disteso e a occhi chiusi? Che gli è successo, perché nessuno me lo dice? Dove diavolo
Volta la carta e viene il dottoree improvvisamente cè solo lui e il suo sorriso sghembo che è solo per me, e come mi ha abbracciata in Francia dopo che lo avevo schiaffeggiato
Il dottore che fa la ricettaZio Illimino avresti dovuto rapirmi il giorno che ti ho passato il comando della Ragnarok, ricordi? Lo vedo disteso a letto, ancora troppo malato per alzarsi ma un attimo dopo ecco che è luomo dallo sguardo sfuggente che
Volta la carta e viene Mariettauna donna dai capelli scuri vestita di bianco tiene in braccio una bambina, le somiglia tanto ma in qualche modo somiglia anche a me
madre
piccola mia
E Marietta che fila il suo linola brezza della sera entra dalla finestra aperta mentre io leggo ad alta voce qualcosa e padre Dean annuisce, approvando. Perché ho la sensazione che non debba chiamarlo padre? Lui è solo
Volta la carta e viene ArlecchinoPotete tenerli al sicuro per un po, vero? Mettiamoli a letto, è meglio Ancora la sensazione di essere sballottata e poi qualcosa di più morbido
Arlecchino che salta e che ballala notte invernale è piena di stelle, Edoardo intirizzito e affamato ha già raggiunto la porta della cambusa prima che io possa urlargli di non
Volta la carta e cè una farfallaquesto me lo sto proprio sognando sono sicura non è mai successo, Legio e Morphea in genere si tirano stivali o stoviglie, non di certo ballano abbracciati, lei ha gli occhi chiusi e unespressione pacifica sul volto che non le si vede spesso ma penso
La farfalla che vola sui fioriIlsebill ride e fa le smorfie mentre Samiro gocciolante sputacchia sul ponte della nave. Io soddisfattissima tengo il secchio ormai vuoto e mi auguro che abbia imparato a
Volta la carta ci sono i signoriuna locanda in un luogo che non rammento, forse la Spagna, Tergesteo si gratta la testa con la penna e io portando da bere la birra ai tavoli domando: Memnone
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I signori che vanno a braccettolaria è polverosa ormai è quasi buio. Devo essere in un letto o qualcosa di simile perché ho meno freddo, sento qualcosa di vagamente morbido e scricchiolante sotto di me e il peso leggero e confortante delle coperte. Si china su di me un volto è Vivi che
Volta la carte si vede un gallettoFerenç Petrus con la camicia di fuori in quella locanda a Nimes mi guarda e ride, amaro come solo lui riesce a fare. Voglio confortarlo e dirgli che andrà tutto bene eppure non oso
Il galletto che canta più fortemi passa sul viso un panno bagnato. Lui dovè? Perché non è qui? In risposta, solo un gesto per fare il silenzio; voglio replicare ma
Volta la carta e viene la morteFirenze come lho vista la prima volta. Non ero mai stata tanto lontana prima dora, perché ho la sensazione che sia vicinissimo? Madonna Chikka e Madonna Arcadia in una taverna insieme
le ho mai viste a Firenze nello stesso momento?
E la morte che falcia la gentee Gualtiero moribondo lultima volta che lho visto, a Pisa, e penso che forse anche io ora sono in una situazione simile e checché ne pensino gli altri non penso di voler morire
Volta la carta, non si vede più nienteFinalmente il mazzo di carte si fermò.
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