Afficher le menu
Information and comments (0)
<<   <   1, 2, 3, ..., 9, 10, 11, 12   >   >>

BalkaniKa

Nefertati


Le tattiche del colonnello si erano rivelate vincenti.

Non avevo potuto combattere quella notte, la ferita non mi permetteva di brandire la spada.
E quella notte ...divenne interminabile.
Mio figlio... forte ...molto forte per la sua giovane età, continuava a combattere una guerra,diventata sua per amore.
Passeggiavo nervosamente fuori dalla tenda, le grida dal campo arrivavano quasi nitide, ma non potevo fare niente ....se non... aspettare.
Le prime luci dell'alba che sfiorarono il cielo, avevano il colore del sangue, tremendamente in sintonia con il mio stato d'animo.

Fui distolta dai miei pensieri negativi da un rumore di ferraglia.
Quanto amavo il fruscio del ferro.....stavano ritornando...
Ero talmente in preda all'ansia da non riuscire a muovermi...stavo li... ferma...in attesa...
Mi sembrava che l'angoscia avesse ramificato la propria potenza all'interno delle mie gambe...


La risata che udii era inconfondibile...
Le parole che seguirono ancora di più...

ahahahahaha mitico abbello de ziooo te sei meritato na serata con svetlana ahahahahahahah

Bembe...
era vivo....

Poi ne udii un 'altra...anche quella inconfondibile...

bello di zioooooo....e....mani nudeeeee e che te dà a magnà mammina????

Anche il mio Colonnello era vivo...


Volsi lo sguardo verso le voci e li vidi abbracciati ad Adriano intenti a ridere .....
...mio figlio...era vivo...non mi serviva sapere altro.



_________________

""....posso resistere a tutto, tranne che alle tentazioni...""
Grevius
ancora quel sapore strano in bocca, stanchezza infinita che paralizza le gambe e la voglia di fare.
Stordito mi rigirai nel letto e vidi che lei era nelle mie stesse condizioni.
Sorrisi, in quella serie di sfortunati eventi, una piccola ricompensa l'avevo ottenuta.

"Buon giorno comandante" le dissi baciandola sulle labbra

Lei sorrise senza aprire gli occhi

"Buon giorno soldato"

Mi abbracciai a lei per assaporarne tutto il calore della notte appena passata, tutta la dolcezza del suo caldo profumo sulla pelle.
La mia ferita ogni tanto tornava a farsi sentire, probabilmente gelosa di quel momento, e sicuramente anche quella della mia comandante si faceva sentire, ma non usammo la cortesia di dar loro importanza.

Una decina di giorni così, e poi avrei potuto uccidere anche un drago a mani nude, mi abbandonai sognante alle sue sevizie di predatrice.
Le battaglie migliori le combattevo con lei

_________________
Giubius
Il plotone procedeva in ordine sparso; Samiro e gli altri si stavano sgolando: “ COLONNELLO!! COLONNELLO!!”

Giubius spuntò dal bosco : “Che succede?”

“Dove cacchio stavi che sei sparito? Pensavamo ti avessero preso!!”

“ E’…che…stavo controllando i serbi e mi….sono addormentato, ma cosa succede? Gli albanesi hanno attaccato?”

“PEGGIO!!! Presto corriamo al campo di Vic”

Raggiunsero l’accampamento di Vic; erano tutti intorno al suo comando; Luca stava bussando alla porta della casupola “ VIC..apri!!”

“Si può sapere che succede?” chiese Giubius facendosi largo tra la folla.

“ Ieri, quando Vic ha letto i termini del cessate il fuoco e che doveva sciogliere l’esercito oggi, è scappato via urlando : E’ mio, E’ mio, non lo voglio sciogliere; e si è chiuso dentro con le insegne del comando”

Giubius si avvicinò alla porta : Vic, dai apri.

Dall’interno una voce spezzata : "No..lo voglio, è mio, non potete obbligarmi”

Morphea spostò bruscamente Giubius “ Zellò gli parlo io, lascia fare a me”

“VIC? VIC? APRI STA CACCHIO DI PORTA MO’ MO’ SENNO’ MI TOLGO LO STIVALE”

“No, no, no, no”

A quel punto morphea iniziò ad elencare i morti della famiglia di Vic risalendo alla quart’ultima generazione “CHITEM@à@è……CHITESTRA@]*@….”

Bembe, Tabac, Grevius e tutti gli altri continuarono a richiamare Vic con espressioni via via sempre più colorite.

Giubius si fece di nuovo avanti: “ VIC, ti rendi conto che questa fragile pace regge su di te? Su..su..apri e fammi entrare”

“no, voglio andare su un nodo, voglio morire col mio esercito..”

“VIC!! Stai sul tu…nell’esercito!!!” urlò Morphea nel mentre lanciava una delle sue proverbiali sputazze.

“Fa niente, muoio da solo!!” si sentì fiocamente dall'interno.

Resosi conto dell’inutilità dei loro convincimenti, Giubius si voltò verso la folla: “Qua ci vuole Legio”

“ Ma è ferito e non può muoversi, come lo portiamo qua?”

“Facciamo così, togliete la santa reliquia di Tergesteo e mettete Legio sul baldacchino e lo portate qua”.

Quando il carroccio con Legio passò tra i contadini albanesi, molti si fecero il segno della croce ortodossa, altri baciarono i drappi pendenti, altri ancora alzarono bambini urlando di benedirli. Legio appoggiato su un gomito dispensava benedizioni e strane parole ai più incomprensibili.

Quando giunse al capanno si fece posare davanti alla porta “ Vic!! Vic!! Sono stato ferito, buttato in prigione, tirato fuori, ferito di nuovo; il mio sangue è sparso per tutti i Balcani; siamo in territorio straniero, odiati dai più. Mi sono fatto portare da te in processione….MI HAI SFRANTUMATO LE UNICHE COSE CHE HO ANCORA INTERE!! APRI ‘STA PORTA E DAMMI LE INSEGNE!!.

Dopo qualche secondo di silenzio, si sentirono aprire le mandate e tirar via i chiavistelli; una mano fece capolino dalla fessura con la bandiera dell’esercito. Non appena Legio l’ebbe presa, la mano sparì e la porta si richiuse….

Tutti ritornarono ai loro posti seguendo il carroccio di Legio, mentre una moltitudine di contadini albanesi si era nel frattempo radunata in seguito allo spargersi della notizia dell’apparizione di un Santo guaritore venuto da lontano e si aggregò a quella processione. Dal fondo si iniziarono a sentire antichi canti religiosi, mentre Legio continuava a benedire urbi et orbi.
_________________
Non potremmo distruggerli, ma gli strapperemmo un braccio e non gli può piacere.

Legio












Piombarono in quattro dentro la stanza.


Giub disse solo....." Ci servi Genera'.... "


Non ebbi tempo neanche di fiatare che mi addobbarono con nastrini , pendenti,
collane e crocifissi.......


Ed eccomi qui' ora.
Empiastro benedicente accatafalcato, riempito di ninnoli e
portato a spasso per le vie della citta' per l'occasione..
Fortuna che la pietosa anima di Addiu, che aristotele l'abbia in gloria, poco prima
che mi posassero sul baldacchino mi ha allungato una fiasca di acquavite.
Eccosi', addobbato come la madonna delle grazie , vago per la citta' come statuina votiva
con un nugolo di anziane e vecchi oranti attorno che mi allungano i bambini per benedirli.....


Floscio sotto la tiara.....impastato come uno yak a ferragosto.....
elargivo benedizioni al mio passaggio.



" L'Anim'e cch'i 't'emm'uort.......ell' Anim'e cch'i 't'emm'uort......"



" A te' e' soret......"



Dopo essermi scolato meta' fiasca le tre dita papali benedicenti, vennero sostituite dal solo medio alzato,
giracchiai con un sorriso ebete per un po' cosi' esibendo il medio , poi giub si accorse e intervenne prontamente.


" Ecco si'.....grazie Generale basta ....va bene cosi'....."
fece zompando veloce sul baldacchino e nascondendomi il medio..


" Ma mo' che me stavo a diverti' colonne'?........Ivanka e Maruska ando stanno? "
biascicai con la tiara pendente.



" MARUSKAAAAAAAAAAAAAAAAA ...."
urlai.




Il popolino credendola l'intonazione di un salmo si inginocchio tutto.




Mi portarono via in un attimo.
Mi ributtarono sul letto nella mia stanza ,
e posarono la fiasca vicino al capo neanche fosse stata un epigrafe funeraria.










_________________
Zippotrippo
Zippo...sentiva un mormorio provenire fuori dalla tenda.

Voci, canti, tramestio di passi....Era curioso...

Allontanò da se le amorevoli cure della generosa infermiera e si avvicinò all'ingresso...

Uno spettacolo sorprendente gli si parò dinnanzi.

Una lunga processione di uomini sudici e truci accompagnava un baldacchino sul quale, seduto papale, stava una figura oscura e fasciata, simile ad una di quelle mummie che aveva visto in uno dei suoi viaggi e che pronunciava strane salmodie, benedicendo il popolo di Lehze con un ben evidente dito alzato.

Citazione:
" MARUSKAAAAAAAAAAAAAAAAA ...." urlò la mummia.


E il popolo tutto si prostrò a terra.

"E questo chi ce lo ha portato qui?", si chiese Zippo..."e dove pensano di andare?"

Il corteo, lentamente si avvicinava alla tenda comando dove Zippo aveva alloggiato fino a pochi giorni prima e dove ora stava Vic...che aveva attaccato un cartello molto esplicito all'ingresso: ARISTOTELE ME L'HA DATO E GUAI A CHI ME LO TOCCA.

"Frrrrr, frrr...cosa stai guardando di così interessante...non ho finito di controllarti le ferite...", fece una suadente voce dall'interno della tenda.

Zippo si apprestò a rientrare in convalescenza, ma non fece a meno di notare la mancanza di generosità dimostrata dal popolo ossequiante:" Questi montanari...neanche un' offerta lasciano ad un così sant'uomo...Eccomi arrivo...gattina!" e chiuse la tenda sul corteo che si allontanava.
_________________
Leenie
Finalmente fuori da quel fienile, tra deliri e schiamazzi non c’era verso di dormire bene.
Silvestra strillava come un’aquila pure incosciente, il Generale puzzava di alcool a due braccia di distanza, che non è proprio l’odore migliore la mattina appena svegli, e Grevius e Mistic tubavano ininterrottamente. Ora, posso capire gli uomini che c’hanno un’unica cosa in testa, ma lei…

E ignorando il trambusto che si era creato fuori mi rintanai nell’antro dove avevano depositato Tergesteo, mi abbracciai le ginocchia accoccolandomi lì di fianco e sussurrai:

Sai, mi sembra che il mondo vada peggio da quando te ne sei andato…

Fortunatamente nessuno mi avrebbe visto piangere.
_________________
Silvestra
Finalmente l'infermiera!!! E che cavolo aveva per la testa sta qua! L'avevo dovuta chiamare quasi gridando, ma non volevo svegliare il mio Generale nel letto vicino. Il mio Generale non nel senso che è mio, ma che ho combattuto con lui, Zippotrippo.
Legio era uscito ancora convalescente, erano venuti a prenderlo, Liriel era guarita ed era andata via sbuffando e lamnentandosi, eravamo rimasti in pochi.
"Infermiera, adesso ho bisogno di essere lavata e cambiata, dovete aggiustarmi i capelli, poi devo mangiare carne, guardate come sono pallida" dissi a voce alta ma dentro di me pensavo "non voglio essere vista in questo stato dal mio Generale".
L'Infermiera, a dirla tutta non mi sembrava propensa, mi guardava truce, un neo peloso vicino al labbro superiore le dava un non so che di felino.
Alla fine collaborò dietro compenso , le dovetti sganciare un poco di ducati, antipatica, con quell'uniforme succinta e quelle tettone ballonzolanti.
Riuscii ad avere un'aria dignitosa prima che il mio vicino di letto si svegliasse, capelli puliti e raccolti, biancheria candida e profumata, non dico che fossi in formissima ma in fondo ero sempre un soldato.
L'infermiera pelosa adesso era tutta affaccendata presso il letto accanto al mio, giusto giusto mentre il Generale si stava svegliando, sfacciata!! Io l'avevo dovuta chiamare dieci volte e dal Generale ci andava alla minima variazione del respiro.
Ora gli stava aggiustando le lenzuola, si abbassava lasciando intravedere la scollatura procace............uffff non avevo speranze che lui si girasse verso di me....come è ingiusta la vita a volte.
Ma Aristotele esite ed è grande, io ne ebbi la prova quel giorno, nell' esatto momento in cui l'infermiera si abbassava per prendere il pappagallo del Generale Zippotrippo.
Si perchè l'infermierona, dovete sapere, non aveva un uniforme scollata e basta, era scollata e corta, indecentemente corta, la qual cosa offrì uno spettacolo particolarmente ricco di prospettive a coloro che rientravano col badacchino del compianto Tergeseo.
La scena che ne conseguì fu ricca di esclamazioni tali che la pelosa fu licenziata in tronco ed adesso si dedica ad altra onorata professione insieme a Maruska e Svetlana.
Certo questo adesso comporterà che io mi dovrò sacrificare ancora convalescente e dedicarmi al mio Generale ferito...e pazienza....
Giubius
Giubius circondato dagli altri, osservava il generalissimo scendere ormai la china.
"Generalissimo mi devi firmare il cessate il fuoco"
Vari tentativi furono fatti di fargli apporre la firma, ma tutti vani.

"Luca, Ste.man voi tenetelo alzato; Tab prendigli la mano e fagli fare almeno un segno, io metto il sigillo"

Riusciti nell'impresa, Giubius consegnò la pergamena a Bembe
"Portala al Principe e finiamo presto questa tarantella"


Citazione:
Kushtet e armëpushimit - Conditions of ceasefire


Në Shqip
Ne, Leka Dukagjini, Princ i Principatës së Kastriotit dhe Legio Gjenerali i "Ordine Brigante"
Dalim përpara nevojave të popullit të Principatës së Kastriotit për të ndalur dhimbjet e tyre për këtë luftë, që të dy vendosim armëpushim të menjëhershëm, mes të gjitha ushtrive në territorinë e Mbretërisë Shqiptare.

Citazione:
Armëpushimi fillon me 27 Mars 1459 nën këto kushte:

1. Ushtritë serbe dhe boshnjake duhet të kthehen në qytetin e Zenices.
2. Hyrja dhe dalja e lirë e civilëve në qytetin e Lezhës është e garantuar.
3. Kur ushtritë serbe dhe boshnjake arrijnë nyjen e gjashtë në veri të Lezhës, "Ordine Brigante" do shpërbëjë ushtrinë e udhëhequr nga Gjeneral Vicvondoom.
4. Gjatë këtyre ditëve, të dy kundërshtarët, Principata e Kastriotit dhe "Ordine Brigante" do të diskutojnë mbi një traktat paqeje në kohën kur ushtritë serbe dhe boshnjake arrijnë në Zenicë.
5. Ushtria "Urdhëri St. Kalorsiak Kostantinian i Shën Gjergjit" do kthehet në qytetin e Lezhës kur ushtritë serbe dhe boshnjake arrijnë në qytetin e Zenicës.


Citazione:
Për Principatën e Kastriotit:
Leka Dukagjini Konti i Shurdhahut dhe Princ i Principatës së Kastriotit




Për "Ordine Brigante":
Legio Generalissimo dello Ordine Brigante





In English
We Leka Dukagjini, Duke of Principality of Kastrioti and Legio Generalissimo dello "Ordine Brigante".
To come forward to the needs of people of Principality of Kastrioti and stop their pains for this war, both decide an immediate truce between all armies on territory of Albanian Kingdom.

The ceasefire starts on 27th of March 1459 under these conditions:


1. Serbian and Bosnian armies will return to the town of Zenica.
2. Civilians are guaranteed and free to enter or exit from town of Lezhë.
3. When Bosnian and Serbian army reach the six node north of Lezha, Ordine Brigante will disband the army leaded by General Vicvondoom.
4. During these days, both opponents, Principality of Kastrioti and Ordine Brigante will discuss in peace treaty to be signed in meantime when Bosnian and Serbian army reach the city of Zenica.
5. Army "Urdhëri St. Kalorsiak Kostantinian i Shën Gjergjit" will return in city of Lezhë when the Serbian and Bosnian armies reach Zenica.


Citazione:
For Principality of Kastrioti:
Leka Dukagjini Count of Sarda and Duke of Principality of Kastrioti



For Ordine Brigante:
Legio Generalissimo dello Ordine Brigante

Citazione:








Citazione:


























Citazione:











E ora pensiamo al Generalissimo, non possiamo lasciarlo solo in questa stanza, mettiamolo nell'altra vicino a Morphea, così almeno tiene compagnia
_________________
Non potremmo distruggerli, ma gli strapperemmo un braccio e non gli può piacere.

Morphea




Comparirono in gruppo, quasi squarciando i drappi della tenda adibita ad infirmitorium, portandolo su una lettiga, che ancora delirava... non si capiva se perchè in preda all'ennesima sbornia o perchè febbricitante;ma, in entrambi i casi, era uno spettacolo a dir poco pessimo.

Lo ancorarono al pagliericcio, come si fa con una caracca da guerra piena di falle in banchina di carenaggio.

" Perchè m stai appiuppann stu prusutt, Giub?" gli chiesi piuttosto innervosita.
Sghignazzava il zelloso, sadicamente.
E quell'altro che gridava...




" MARUSKAAAAAAAAAAAAAAAAA ...."



Avevo gli stivali di fianco al giaciglio, e d'istinto gliene lanciai uno.
" Ebbasta tu e ste mignotte.... ecceccis!"





" YVANKAAAAAAAAAAAAAAAAA ...."





Contrassi i muscoli del viso in un'espressione di sdegno.

" Famm capì... ma mo vorresti fare questo fino a quando non guarisci? Se non t'hanno seccato gli albanesi ci penso io appena ti abiocchi... nel sonno... una bella cosa indolore... ma letale assai!"






" LOGISTAAAAAAAAAA EVVAFFANC.... "





" C' mann semp a frat't... !" eclamai " Maddico io... sta tenda è così grande, ma pecchè proprio vicin a me? Pecchè? " .
Iniziavo a chiedermi se era più forte il dolore fisico o la punizione divina di ritrovarmelo malaticcio di fianco. Loro andavano a baldracche...e a noi toccava ciò che ne restava: corpi quasi esanimi ed inservibili.
" Come stai mo'... altro che Maruska e Yvanka... sì buon giust comm scolapasta, per tutti sti p'rtus ch' tien!"






" A te e soret.... "






Vicvondoom
bah...che gente...manco grazie....tutti preoccupati che facessi altro con il MIO esercito....vabbè, la parola l'ho mantenuta.



Amen.
Legio




C'avevo un retrogusto de grappa da dissuadere le pulci da attaccarmisi alla barba.
Il resto lo tenevo lontano con la spada.....

Mi arzai sui gomiti e impattai pieno contro la luce del giorno.



Mi stropicciai.
Sputai due volte a terra.
Mi stirai e mannai co tutto er fiato che c'avevo er canto de borgo, quello che se usa di' a Roma
quanno hai combinato qualcosa la notte prima.




"FIOR DEEEeeee GENZIANAAAAA..............
...J'AVEMO FATTO UN ....XXXX....... COME NA CAMPANAAAAAAAAAAA




Annai pe solleva' le coperte quanno ce vidi un non so che de famijiare sotto....


...na coscia....




" Aaaaa....A Maruska ...che sei te ?" dissi biscicando inframortito

" Iovanka?....no no troppo magra......"


"...Irina......ma Irina nun era morta?....boh...."


Alzai gli occhi alle pareti , piene di dipinti di santi e di personaggi illustri ,
tutti nelle loro pose da bucare il tempo , ritti , composti , secondo il canone e la consuetudine del tempo.
Tutto relativo.Tutto relativo. Relativo a tempi luoghi uomini e regole che essi stessi si autoimpongono.

Solo le nostre coscienze, solo quelle possono condurci.......

Li fissavo piatti e bidimensionali sul muro, cosi' lontani da quell'idea guerresca che averebbero voluto lasciar trasparire,
quale beffa ,
lasciarli li' immoti e appesi,
testimoni di una menzogna,
di una battaglia a cui non hanno preso parte......
ad una guerra giunta in tempo per l'armistizio.....
ed a tradirli erano li immote,
quelle armature lucenti.


Chi ha fatto una carica a cavallo nel fango sotto il tiro degli arceri nemici sa' bene.....
Che non c'è niente di scintillante , ne' di lucente li'.



diedi due generosi sorsi alla fiasca e me incastrai il cervello sulla mappa corredata dalle missive dei portacoce dei singoli ducati.

Stavo li' co sta specie de incastro multiplo a piu piccioni e gia' stavo a pensa' de squaiammela co maruska pe sta sera quando il solito rompicoglioni busso'. Anzi...sfondo' la porta.

Manco la dogana de ventimiglia m'ha mai trattato cosi'.


Hanno voluto che prendessi na penna e che tracciassi non so' che....
su un fojo co tutti colori appiccicati......
sorridevano e continuavano a dire che era tutto a posto....
poi m'hanno preso l'impronta del pollice perche dicevano che i bastoncini che avevo tracciato erano una cagata, adesso sembravano pure un po' incazzati.


Quando fecero per andarsene bloccai il braccio di giubius.


Feci segno di odorare in direzione del letto ....


"Colonne'.....chi c'azz'è'quest ? e indicai la coscia che sporgeva.





Sembro' per un attimo che si fosse schiantato come suo solito
al fine piegato all'alcolemia che la faceva da padrone,
quando con un sussulto si tiro' su'.


"Signor Giubius.....hic........lo stemma che ho visto......... fa cagare.
sembra un estercorata di un passero, metta sempre e solo il timbro rosso.
Il colorante rosso ultimamente è a buon mercato......

provveda."



Si udi' lo schianto e stavolta non risorse piu.












_________________
Morphea



"FIOR DEEEeeee GENZIANAAAAA..............
...J'AVEMO FATTO UN ....XXXX....... COME NA CAMPANAAAAAAAAAAA"





"eppeppietà" pensai " di primo mattino noooooo!"



Avevo la testa infilata sotto il cuscino quando mi risvegliai bruscamente per quel gracchiare, che avrebbe dovuto ambire ad un canto.
Quando ne riconobbi la provenienza deglutii nella speranza di non essere dove fossi.

Ricordavo di aver bevuto, ma non così tanto... almeno così credevo... ma erò lì...

Sgranai gli occhi, alzando un lembo del cuscino e rendendomi conto che fossi esattamente dove ero la sera prima, ma che non ci fossi da sola... "ummiottio!!!" fu l'unico pensiero che risuonò a gran voce nella testa.
Così infilai la testa più sotto di dove la tenevo.




" Aaaaa....A Maruska ...che sei te ?"

" Iovanka?....no no troppo magra......"


"...Irina......ma Irina nun era morta?....boh...."



Stavo per dargli una ginocchiata nei cojotes, quando sentii sbattere la porta ed intonare un coro di voci assai familiari che gli parlavano di un trattato, di firme e di sigilli.

"Colonne'.....chi c'azz'è'quest ?"

Gli chiese, alzando il lenzuolo e mostrandogli la "mia" coscia! E mentre continuava a parlare, un tonfo sottolineava lo schianto del zelloso che svenuto rovinava al suolo.
Non appena il Colonello e la schiera degli angeli, si accomodò fuori, gli mollai un morso sulla ferita che aveva sul braccio.
E tirandomi su dal letto risposi alla sua domanda... " Ah! per la coscia... vir buon... sarà chell e sor't!" , mentre si contorceva nel pagliericcio per il dolore...
" Uccheppeccato! fa male? a saperlo lo avrei fatto stanotte... così stamattina avrei avuto qualcosa da ricordare!"


" Ma chi sei? Maruska?........ Irina?"

"Nono, semp sor't.... "

" Problema tuo"
replicò lamentandosi.

" Nono, tuo."

" hahahahahaaaaaaaaaaaaa c'ho le lacrime "

"' P' forz... ti ho ciaccato..."

" ahahahahahahaaaaaaaaaaaaa"

" Il problema non è mio... i maschi si buttano, guardati intorno ahahahahahah"

".. se buttano de sotto ahahahahahha"

" nono... si buttano proprio, so' gli uomini che mancano"

" Aò... mica posso fa' tutto io qui' eh ! ahahahahaaaaaa"

" Ehm... a parte il Generale.. issimo, il resto non ti è richiesto eh... "

" ... non buttarti giù dai! ahahahahaha"

" perchè sei maschio?"

"cosi tanto che me faccio paura da solo..."

" perchè sì cretin o perchè sei maschio?"

"so' in via d'estinzione nn te preoccupa'..."

"nono ma tu la prossima volta che vai in processione, urla un po' più forte che vai a letto con le baldracche, così io ti sento meglio... "


" ahahahahahaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa"

" perchè stai peggiorando?"

" ma di chi era quella coscia?"

" semp e sor't!"


"mica abbiamo sfornato 3 gemelli...t'è annata bene...."

" ma non valeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee....."

"io direi che t'è andata bene..... sai perche ? a me puoi sempre dire che ero sbronzo fracico e t'ho collassato addosso, se erano quell'altri che ti attaccano la collazza che facevi?"

che azz è sta collazza?"

"una cosa appiccicosa... quelli che te se incollano"

" ma... ma... che paragone è?"

"se era quell'altro ancora dal romanticismo astemio che facevi?"

" p piacer eh... hai deciso che devo suicidarmi?"

" co me puoi sempre dire che so' morto prima di combinare qualcosa.... ahahahhaaaaaaaaaaaaaaaa"

" c'è un problema però, io sono innamorata di quello che eri a Piombino, non del coj...ne che sei ora...
Dell'uomo... non del maschio...."


" aspe' che lo segno e me metti la firma..."

" ....come l'ho detto qui, posso dirlo pure altrove eh..."

" stai bruciata mo'"

" non è che sia un problema eh..."

" che facevo a Piombino oltre a sbattermi il XXXXX ?"

" qualcosa l'avrai detto, peccato tu non abbia avuto le pallette per farlo..."

" io non ci ho capito niente, e tu?"

" Giacomo Borghese, tu hai capito e pure bene, a meno che tu non ti stia rincitrullendo sul serio, ed io inizio a crederci davvero..."

" ......ma che hai visto mica maruska '? ahahahahah"

" non ci metto niente a.... "

" aò, se vado in polonia pensa che te rimedio....."

"sai... moribonda riesco ad essere più stro..a di te quando sei ubriaco"

" torno con un circo..."

" sì, ma poi come al solito ti rompi le pallette... più tu che io..."

" sì è vero... ma moro tra cuscini e mignotte..."

" eh... ma poi schiatti come al solito, perchè non sono io... "

" mejo che morì come uno str...o su un nodo"

" come uno str...o ci muori uguale, o credi che col letto affollato sia diverso?"

" str...o con baldracche? va bene uguale và..."

"... la costante resta..."

" risparmiami le costanti e fa 'na cosa..."

" la costante la metti tu...non io"

" fai silenzio!"

"stai rosicando generale... issimo? ahahahahahah"


" LOGISTAAAAAAAA VAFFANC....... VA' "



Non ebbi neppure il tempo di rimettermi gli stivali, che gliene lanciai uno in fronte.





--__margaretha_



Sento la rabbia nascere nelle viscere dell'addome, salire fino all'encefalo e tramutarsi in stanchezza mentale.

Ho visto l'uomo trasformare l'assurdo nella sua verità.

Ho la convinzione che ci si barrichi dietro ai propri concetti.
Mettendo poi i paraocchi per paura che i nostri castelli al primo soffio di vento...
vengano sbriciolati.

Non molto tempo fa,
udii una voce chiamarmi.

Ma era già notte ed io fuori dal sogno.
Ascoltai , almeno ci provai.

Ma poco dopo.

La voce taceva nel notturno silenzio.

E tace, tace ancora.

Chissà cosa voleva! Chissà cosa vuole!

Ho accettato quel destino con la più raffinata pazienza.
Ora, dopo aver sublimato anche l'ultimo cristallo...
Esco da sotto la cappa.
L'inizio della reazione sarà come l'acqua che scorre inesorabile, seguendo un'unica direzione.

Da tempo una mano mi viene tesa con pazienza e nell'ombra.
L'afferro.
E come acqua nel fiume dell' oblio mi abbevero per rinascere.


Mistic
L'Alba filtrava giù dal monte,riuscivo a vederla dalla finestra che ieri avevo lasciato spalancata.
Si accendeva piano,strisciando e dando vita al cielo.Scendeva inesorabile colorando vivida il fiume e il ponte.Era la prima volta che notavo che era primavera.
Mi alzai rapita da quello spettacolo.
Respirai a fondo quell'aria nuova,chiusi gli occhi emettendo un soffio caldo.
Con lui uscirono anche tutti i ricordi delle sere precedenti.
Me li ritrovai davanti,come se fossi la spettatrice di quel tratto della mia vita.
Avevano un ordine sparso,nessuna logica di collegamento.Ognuno appariva,sferrava un colpo e poi lasciava spazio al successivo.


"...comprese madri..."

Ecco il primo colpo...diritto allo stomaco.
Avevo amato quell'uomo,mettendo in gioco entrambe le parti di me stessa.Quello era tutto ciò che era rimasto di noi...niente!


"Che me tocca sopportà pe Te...e neanche te ne accorgi!"

Ancora un colpo...forte alla testa.
Sentivo l'esigenza di allontanarmi,ma ogni volta che lo facevo,era come se in realtà,avessi preso la rincorsa per tornare più vicino.


"Non parto.Resto con te!"

Il colpo di grazia...al cuore.
Scossi la testa poi la mano,facendo svanire il tutto.
Respirai,cercando avidamente aria buona.

Mi destò un urlo.Era Sabina.
Mia figlia stava male e la sua guarigione,in quel momento,era la mia priorità.
Corsi da lei.
_________________

16 Ottobre 1460
Zippotrippo


L'infermiera non si era più fatta vedere...Boh, tanto il corpo guariva lo stesso.
Ogni tanto Zippo usciva dalla tenda e ormai le passeggiate diventavano ogni giorno più lunghe.

Silvestra lo accompagnava spesso...Anche lei stava guarendo e, aveva notato, il suo piglio deciso sembrava essersi ammorbidito....

Sembrava...

In uno di questi giri la vide al mercato mentre "sbertucciava" un artigiano locale:

" Ti ho dato ciò che ti meritavi, non dire una parola di più!!"

"Mah...mah...signora, questa cinta è della miglior pelle, non posso venderla a meno..."

"SIGNORA...dillo a tua madre, o a quella santa donna che ti sopporta!!!", sibilò, "...Ora basta, questo è quanto ti devo."


Silvi lasciò qualche moneta nelle mani del pover'uomo, che sconsolato sembrava sul punto di mettersi a piangere, e si girò per rientrare all'accampamento.

Allora mi vide e...sorrise. Ma il suo sguardo non era altrettanto rassicurante.

Continuammo la passeggiata discorrendo tranquillamente

_________________
See the RP information <<   <   1, 2, 3, ..., 9, 10, 11, 12   >   >>
Copyright © JDWorks, Corbeaunoir & Elissa Ka | Update notes | Support us | 2008 - 2024
Special thanks to our amazing translators : Dunpeal (EN, PT), Eriti (IT), Azureus (FI)